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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Neurofisiopatologia clinica<br />

l’attività cerebrale elettrica durante tali compiti. Infatti, l’attività neuroelettrica<br />

ha una risoluzione temporale di alcuni ordini di grandezza inferiore a<br />

quella emodinamica.<br />

L’attività cerebrale verrà registrata sullo scalpo mediante 32-64 elettrodi,<br />

durante l’esecuzione dei compiti sperimentali. In particolare, l’attività continua<br />

EEG acquisita durante l’esperimento verrà sottoposta ai procedimenti<br />

avanzati di processing che sono propri e peculiari del laboratorio. Mediante<br />

un modello geometrico realistico ricavato dalle immagini di risonanza<br />

magnetica di tutti i soggetti sperimentali, verranno determinate le aree corticali<br />

coincidenti con quelle di Brodmann. In particolare, le aree orbito-frontali,<br />

dorsolaterali prefrontali, premotorie e parietali verranno segmentate opportunamente<br />

sulla ricostruzione della corteccia cerebrale propria di ogni soggetto<br />

al calcolatore ed impiegate nell’analisi successiva. L’impiego di metodiche di<br />

stima lineare inversa, mediante algoritmi a minima norma pesata consentirà<br />

la determinazione dell’attività corticale sulle varie aree cerebrali a partire dai<br />

dati registrati sullo scalpo.<br />

Questa stima dell’attività corticale dai dati superficiali EEG, realizzata in<br />

maniera non invasiva dà luogo a forme d’onda di corrente corticale che<br />

saranno successivamente trattate dagli algoritmi per il calcolo della loro composizione<br />

spettrale e mediante l’analisi dell’ampiezza. Per la determinazione<br />

della correlazione fra tali aree corticali, sarà computata dai dati corticali stimati<br />

come descritto precedentemente la Partial Directed Coherence (PDC).<br />

Tale tecnica consente la restituzione dei flussi di informazione che vengono<br />

generati dal processing cerebrale fra un area corticale ed un’altra nello stesso<br />

soggetto sperimentale. Tali flussi di informazione generano un pattern di connettività<br />

corticale che viene presentato in differenti bande di frequenza. Questi<br />

pattern di connettività corticali realizzano una descrizione dell’attività<br />

cerebrale, durante il compito di decision-making proposto, sintetica e particolarmente<br />

efficace.<br />

Le metodiche di stima della connettività corticale sono state lungamente<br />

studiate e testate nel presente laboratorio dando luogo a diverse<br />

pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. In tal modo i limiti di<br />

applicabilità e la precisione di stima sono fattori noti e non incogniti nella<br />

presente ricerca sperimentale. L’obiettivo è la generazione di pattern di connettività<br />

corticale legata al momento di una decisione durante una situazione<br />

conflittuale nell’uomo.<br />

E.1.3 – Correlati elettrici corticali sottesi al fenomeno<br />

di memorizzazione di materiale a contenuto emozionale<br />

(Donatella Mattia)<br />

La ricerca che si intende intraprendere vuole analizzare l’attività cerebrale<br />

correlata ai processi di memoria che possono essere influenzati dall’attività<br />

emozionale. È infatti noto come si possa studiare l’attività di memoria<br />

mediante il correlato emodinamico, mediante il dispositivo di risonanza<br />

magnetica funzionale (fMRI). In tali studi è stato osservato come immagini e<br />

filmati che sono successivamente ricordati (item R, da remembered) gene-<br />

2006 531

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