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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Linea di ricerca corrente D<br />

– Grossi D., Modafferi A., Pelosi L., Trojano L. (1989) Brain Cogn 10: 18-27.<br />

– Guariglia C., Padovani A., Pantano P., Pizzamiglio L. (1993) Nature 364: 235-237.<br />

– Pizzamiglio L., Iaria G., Berthoz A., Galati G., Guariglia C. (2003) J Clin Exper Neuropsychology<br />

25: 769-782.<br />

– Orsini A., Grossi D., Capitani E., Laiacona M., Papagno C., Vallar G. (1987) Ital J<br />

Neurol Sci 8: 539-548.<br />

– Spinnler H., Tognoni G. (1987) Ital J Neurol Sci 8(suppl.): 1-120.<br />

– Farrell M.J. (1996) Neurocase 2: 509-520.<br />

D.4.3 – Costruzione e standardizzazione di test per la valutazione della<br />

capacità immaginativa in pazienti cerebrolesi (Cecilia Guariglia)<br />

Descrizione<br />

Nella pratica clinica sono noti fenomeni di alterazione delle immagini<br />

mentali e della rappresentazione mentale di luoghi precedentemente familiari.<br />

Pazienti con neglect rappresentazionale, ad esempio, quando viene chiesto<br />

di descrivere da una prospettiva ben precisa una piazza nota della loro<br />

città tenderanno a riportare soltanto gli elementi che si trovano nell’emispazio<br />

immaginativo ipsilesionale omettendo quelli controlesionali, e dalla prospettiva<br />

opposta riporteranno quegli elementi che prima avevano omesso, omettendo<br />

quelli precedentemente riportati. Questo esempio dimostra chiaramente<br />

che il loro problema non è di natura mnesica, ma che coinvolge più<br />

profondamente la rappresentazione mentale di un luogo.<br />

Uno studio di Guariglia e collaboratori (Guariglia C., Piccardi L. et al.<br />

(2005) Neuropsychologia 43: 1138-1143) ha messo in evidenza che le capacità<br />

navigazionali dei pazienti con neglect rappresentazionale risentono del loro<br />

disturbo immaginativo: infatti, solo questi pazienti, e non quelli con neglect<br />

visuo-spaziale, sono incapaci di costruire una rappresentazione mentale di un<br />

ambiente nuovo. Questo risultato suggerisce che il disturbo rappresentativo<br />

nel neglect non si limita alla rievocazione di luoghi familiari.<br />

Il fatto che la presenza di un disturbo immaginativo unilaterale, come il<br />

neglect rappresentazionale, interferisca con la capacità di costruire mappe<br />

cognitive dell’ambiente e con le capacità navigazionali porta a domandarsi<br />

quali siano gli effetti di altri disturbi immaginativi (come l’incapacità di generare<br />

o manipolare immagini mentali descritta in seguito a lesioni cerebrali<br />

sinistre) sulla rappresentazione e navigazione ambientale. Da ciò deriva l’esigenza<br />

di approfondire e di studiare in maniera sistematica le immagini mentali,<br />

la loro generazione e il loro utilizzo in pazienti cerebrolesi. Per questa<br />

ragione nel corso del 2005 è stata costruita e standardizzata una batteria di<br />

test che valuti diversi aspetti dei processi immaginativi.<br />

La batteria di test prevede prove di tipo egocentrico (centrate sulla rappresentazione<br />

dell’ambiente rispetto alla posizione dell’individuo) e allocentriche<br />

(centrate sull’ambiente a prescindere dalla posizione dell’individuo) e<br />

comprende i seguenti test:<br />

– test di vividezza delle immagini mentali;<br />

– test di generazione di immagini mentali categoriali e topografiche;<br />

514 2006

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