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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Linea di ricerca corrente D<br />

loro compito sarà quello di trovare il target, spostandosi all’interno della<br />

stanza e mettendo in atto una strategia di ricerca. Dopo aver trovato la posizione<br />

del target, i soggetti dovranno effettuare una rievocazione immediata e<br />

per 6 volte consecutive ritrovare il target, utilizzando una scorciatoia. Ogni<br />

volta che il soggetto raggiungerà il target verrà bendato, disorientato e riposizionato<br />

al punto di partenza. Il punto di partenza in cui il soggetto verrà posizionato<br />

potrà essere sia lo stesso della prova di ricerca che diverso, in modo<br />

da consentire lo studio dei processi di ri-orientamento. Dopo un intervallo di<br />

30 minuti, trascorsi al di fuori della stanza sperimentale, il soggetto dovrà<br />

nuovamente raggiungere la posizione target. La video-registrazione consentirà<br />

sia la visualizzazione del percorso che la registrazione dei tempi di raggiungimento<br />

del target. Il confronto tra le prestazioni dei pazienti EI+ dopo la<br />

resezione chirurgica dell’ippocampo e quelle degli stessi pazienti prima dell’intervento<br />

e dei soggetti degli altri due gruppi permetterà di individuare il<br />

ruolo giocato dall’ippocampo in diversi processi di memorizzazione topografica<br />

e di navigazione.<br />

– O’Mara S. (2006) Behav Brain Res 174: 304-312.<br />

– Moscovitch M., Rosenbaum R.S., Gilboa A., Addis D.R., Westmacott R., Grady C.,<br />

McAndrews M.P., Levine B., Black S., Winocur G., Nadel L. (2005) J Anat 207: 35-66.<br />

– Aguirre G.K., D’Esposito M. (1984) J Neurosci Methods 11: 47-60.<br />

D.4.2 – Memoria visuo-spaziale nel micro-spazio e nel macro-spazio<br />

(Cecilia Guariglia)<br />

Descrizione<br />

Numero totale di soggetti: 60<br />

Viene di solito postulato che le capacità di percezione, rappresentazione e<br />

memorizzazione di stimoli visuo-spaziali e di loro configurazioni misurate in<br />

test carta e matita, utilizzando quindi una scala spaziale ridotta (o microspazio),<br />

corrispondano o siano predittive delle capacità percettive, rappresentative<br />

e mnestiche di stimoli ambientali (landmark) e di configurazioni<br />

ambientali complesse (stanze, piazze, percorsi) su larga scala (o macro-spazio).<br />

Tuttavia alcune osservazioni sembrano indicare la possibilità che,<br />

almeno in alcuni casi, capacità di elaborazioni visuo-spaziali nel micro e nel<br />

macro spazio non siano coincidenti (Grossi et al., 1989; Guariglia et al., 1993;<br />

Pizzamiglio et al., 2002).<br />

Lo scopo di questo studio è quello di indagare la memoria spaziale per i<br />

luoghi facendo uso di una versione su larga scala del testi di Corsi (Orsini et<br />

al., 1987), comparando questa capacità con quella misurata al test di Corsi.<br />

Test che valuta la memoria visuo-spaziale a breve e lungo termine utilizzando<br />

un piano rettangolare (30 × 25 cm) sul quale sono dislocati in posizioni<br />

diverse 9 cubi. Lo sperimentatore tocca una sequenza di cubi ed al soggetto<br />

viene successivamente richiesto di eseguire la stessa sequenza. Lo sperimentatore<br />

inizia il test utilizzando una sequenza di due cubi, aumentando progressivamente<br />

il numero di cubi (uno per volta) ogni volta che il soggetto esegue<br />

512 2006

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