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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Linea di ricerca corrente D<br />

gruppo di ricerca è all’avanguardia nello sviluppo di quest’integrazione per<br />

quanto riguarda la funzione visiva.<br />

In questo progetto ci si propone di sviluppare questo strumento, che integra<br />

l’alta risoluzione temporale degli ERP con l’alta risoluzione anatomica<br />

della fMRI per approfondire lo studio della funzione visiva in condizioni di<br />

osservazione prolungata e di attenzione spaziale con l’obiettivo finale dell’applicazione<br />

al paziente con lesioni cerebrali e disturbi dell’attenzione.<br />

Una volta messo a punto lo strumento nel soggetto normale, giunti cioè<br />

ad associare le componenti del potenziale evento correlato con i rispettivi<br />

generatori corticali, lo strumento potrà essere utilmente applicato in studi clinici,<br />

in forma semplificata, limitata alla sola registrazione elettrofisiologica,<br />

più adeguata per il paziente.<br />

Metodo<br />

Si acquisiranno dati elettrofisiologici da un gruppo di almeno 21 soggetti<br />

sani ed in un sottogruppo di questi (almeno 7) si eseguirà la parte di fMRI. Il<br />

sistema di registrazioni è basato su 64 elettrodi. Le sorgenti dell’attività elettrica,<br />

identificate mediante il metodo del dipolo basato su un modello realistico<br />

della testa (BESA), saranno confrontate con i loci di attivazione corticale<br />

rivelati dalla fMRI in risposta agli stessi stimoli. I generatori saranno inoltre<br />

localizzati rispetto alle mappe corticali individuali misurate mediante mapping<br />

retinotopico.<br />

Il compito percettivo sarà costituito da una stimolazione visiva somministrata<br />

nei quattro quadranti, il compito attenzionale sarà controllato dall’apparizione<br />

di suggerimenti spaziali (cue) che indicano al soggetto il quadrante<br />

cui prestare attenzione e dall’apparizione di rari stimoli target a cui in soggetto<br />

dovrà rispondere comprovando l’effettiva allocazione dell’attenzione.<br />

D.3.2 – Correlati neurali delle componenti spaziali e di novelty<br />

nell’operazione di disingaggiamento e riorientamento<br />

dell’attenzione (Fabrizio Doricchi)<br />

Attività previste<br />

– Valutazione psicofisica di soggetti normali e di pazienti affetti da<br />

lesioni cerebrali unilaterali.<br />

– Studi fMRI in soggetti normali.<br />

Descrizione<br />

L’obiettivo di tal progetto è quello di riuscire a distinguere, all’interno dei<br />

circuiti neurali attivati dalla comparsa di stimuli rari in posizioni spazialmente<br />

disattese, le strutture che mediano la componente di sorpresa (novelty)<br />

da quelle che mediano il riorientamento delle risorse attentive spaziali verso<br />

la posizione di comparsa dello stimolo inatteso. Queste due componenti, che<br />

normalmente concorrono alla reazione di riorientamento attentivo, non sono<br />

state ancora sperimentalmente e neurofisiologicamente distinte. Lo studio<br />

prevede l’analisi di 12 soggetti sperimentali.<br />

506 2006

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