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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Linea di ricerca corrente D<br />

– Duffy J.D., Campbell J.J. (1994) J Neuropsych Clin Neurosci 6: 379-387.<br />

– Fuster J.M. (1997) The prefrontal cortex: anatomy, phisiology and neuropsychology<br />

of the frontal lobe. Philadelphia: Lippincot-Raven (3 rd Ed).<br />

– Fuster J.M. (1999) In Miller B.L., Cummings J.L. The human frontal lobes: functions<br />

and disorders. Guillford Press New York London.<br />

– Smith E.E., Jonides J. (1999) Science 283: 1657-1660.<br />

– Wilson B.A., Alderman N., Burgess P.W., Emslie H., Evans J.J. (1996) Behavioural<br />

Assessment of the Dysexecutive Sindrome (BADS). Bury St. Edmunds, England: Thames<br />

Valley Test Company.<br />

D.2.2 – Studio dei disturbi neuropsichiatrici in una popolazione<br />

di pazienti traumatizzati cranici (Paola Ciurli)<br />

Descrizione<br />

I disturbi neuropsichiatrici in pazienti con trauma cranico sono frequentemente<br />

osservabili nella pratica clinica e ben documentati in letteratura<br />

(Rao V., 2000).<br />

Lo studio vuole valutare la tipologia, frequenza e gravità di diversi<br />

disturbi neuropsichiatrici che insorgono in una vasta popolazione (100) di<br />

pazienti con trauma cranio-encefalico (TCE), nelle diverse fasi di recupero<br />

con esiti di differente gravità neurologica e neuropsicologica, ricoverati consecutivamente<br />

in regime di ricovero ordinario o Day Hospital presso l’Unità<br />

post-coma dell’Ospedale di riabilitazione <strong>Santa</strong> <strong>Lucia</strong> di Roma.<br />

A tal scopo verrà utilizzato uno strumento diagnostico, il Neuropsychiatric<br />

Inventory (Cummings, 1994), già validato in pazienti dementi (Cummings et<br />

al., 1994; Binetti et al.,1998) e recentemente in pazienti post-stroke (Angelelli et<br />

al., 2004). Tale strumento consiste in un’intervista strutturata da somministrare<br />

al familiare (caregiver) del paziente, in grado di registrare la frequenza e<br />

gravità dei diversi disturbi neuropsichiatrici attesi.<br />

Verranno inclusi nello studio 100 pazienti con trauma cranico grave (Glasgow<br />

Coma Scale ≤ 8, Teasdale, 1974), in un range d’età dai 15 ai 65 anni, che<br />

abbiano raggiunto un contatto con l’ambiente, con LCF ≥ 4 (Levels of Cognitive<br />

Functioning, Hagen, 1979).<br />

Verranno esclusi i pazienti con pregressi disturbi neurologici e psichiatrici,<br />

abuso di sostanze stupefacenti o alcool.<br />

Obiettivi<br />

Lo scopo del lavoro è validare l’uso di tale scala, appositamente proposta<br />

per pazienti neurologici, per la valutazione dei disordini psicopatologici su<br />

vasta scala, emergenti dalla fase post-acuta a quella cronica in pazienti affetti<br />

da TCE grave, con età compresa tra i 15 e i 65 anni. Le aree indagate saranno:<br />

deliri, allucinazioni, agitazione, depressione, ansia, euforia, apatia, disinibizione,<br />

irritabilità, comportamento motorio aberrante, disturbi del comportamento<br />

notturno, disturbi del comportamento alimentare.<br />

Al fine della validazione della scala, è in programma anche la somministrazione<br />

della stessa ad un campione di controllo (soggetti normali di pari<br />

504 2006

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