13.01.2014 Views

Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Sezione III: Linea di ricerca corrente D<br />

La presente linea di ricerca si propone di approfondire le conoscenze sui<br />

sistemi di elaborazione delle informazioni coinvolte nel comportamento esecutivo<br />

tramite lo studio dell’evoluzione di tali comportamenti in un’ampia<br />

popolazione di soggetti sani.<br />

Evoluzione dei comportamenti esecutivi<br />

Il definitivo sviluppo della corteccia prefrontale si conclude molto tardi,<br />

non prima dei 14-16 anni (Fuster, 1999). Questo lungo processo di sviluppo<br />

sembra essere in parte dovuto alla lenta maturazione delle funzioni cognitive<br />

supportate dalla corteccia prefrontale, ovvero le Funzioni Esecutive. Questo<br />

set di funzioni cognitive è stato dimostrato subire una continua evoluzione<br />

nell’arco di vita dell’individuo raggiungendo un picco di massima efficienza<br />

nell’età adulta per poi regredire con l’avanzare dell’età. Un piccolo studio<br />

pilota condotto presso il nostro laboratorio ha messo in luce che le prestazioni<br />

dei soggetti in diversi compiti esecutivi si differenziano a seconda della<br />

funzione esecutiva osservata. Più in dettaglio ciò che è stato osservato è che lo<br />

stesso individuo è in grado di fornire prestazioni selettivamente migliori a<br />

seconda della funzione esecutiva misurata. Analogamente si è rilevato un<br />

selettivo e significativo peggioramento delle prestazioni dei soggetti più<br />

anziani (età media 65 anni ds = 3.7) rispetto a quelli adulti (età media 42 anni<br />

ds = 2.5) e più giovani (età media 24 anni ds = 2.8). Considerati questi risultati<br />

preliminari e le recenti evidenze di circuiti neurali differenti coinvolti in<br />

diversi compiti esecutivi, appare ipotizzabile che il funzionamento esecutivo<br />

possa essere frazionabile in diverse componenti. Ciò che rimane da chiarire è<br />

se le varie componenti evolvono in modo omogeneo o se ciascuna componente<br />

matura in modo diversificato.<br />

Per indagare tale ipotesi, una cornice teorica di riferimento particolarmente<br />

suggestiva è quella di Fuster secondo il quale qualsiasi comportamento<br />

esecutivo non può prescindere da un’organizzazione ed integrazione temporale<br />

del piano di azione; la formazione di questa “ struttura temporale ” necessita<br />

soprattutto delle abilità di un organismo di saper mediare operazioni logiche<br />

del tipo “ se ora questo, allora dopo quest’altro ” – oppure – “ se prima<br />

quello, allora adesso quest’altro ” (Fuster, 1997). Per l’autore qualsiasi comportamento<br />

disesecutivo può essere interpretato come un “ errore ” intercorso<br />

nel normale sequencing temporale delle azioni necessarie per portare a termine<br />

un determinato obiettivo e ritiene che la velocità di elaborazione della<br />

soluzione di diversi compiti esecutivi, possa essere un valido indicatore del<br />

tipo di strategia cognitiva messa in atto.<br />

Scopo di questo primo studio è di indagare in modo sistematico le diverse<br />

competenze cognitive che si ritiene siano alla base del comportamento esecutivo<br />

e se queste si sviluppano e si modificano nell’intero ciclo di vita in modo<br />

compatto od in maniera selettiva.<br />

Soggetti<br />

L’uso di un’ampia popolazione di 1000 soggetti di controllo consentirebbe<br />

l’applicazione di una serie di tecniche di analisi con l’ulteriore obiettivo di<br />

502 2006

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!