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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Linea di ricerca corrente D<br />

quindi non visibile direttamente, viene chiesto di giudicare se il singolo LED<br />

acceso dallo sperimentatore si trovi ‘al di sopra’ oppure ‘al di sotto’ del punto<br />

di repere anatomico oggetto della valutazione in corso. La procedura di stimolazione<br />

utilizzata è stata adattata seguendo la tecnica proposta in Vallar et<br />

al. (Vallar G., Guariglia C., Nico D., Bisiach E. (1995) Brain 118: 467-472). È<br />

stata quindi effettuata una prova più specifica in cui al soggetto viene chiesto<br />

di memorizzare una determinata posizione del dito indice su di un piano, raggiunta<br />

tramite uno spostamento passivo del braccio imposto dallo sperimentatore.<br />

Al soggetto è stato chiesto di indicare col dito il punto esatto raggiunto<br />

in precedenza, dopo che il braccio è stato ricollocato in posizione di riposo<br />

(completamente addotto al tronco con la mano poggiata sul petto, in asse con<br />

il piano mediano sagittale del corpo) sempre con un movimento imposto. Le<br />

prove sono state effettuate su di uno sfondo millimetrato e riprese con una<br />

telecamera digitale dall’alto. Sono state effettuati 60 movimenti di raggiungimento<br />

di diverse posizioni collocate entro ed al limite dello spazio di reaching.<br />

Le prove sono state effettuate tutte con l’arto dominante (il destro).<br />

Al momento la valutazione è stata effettuata su due soli soggetti maschi<br />

che hanno subito l’intervento chirurgico di allungamento. La valutazione<br />

effettuata è quella preliminare all’intervento, quella cioè che fornisce i parametri<br />

comportamentali di riferimento, su cui poi analizzare i risultati ottenuti<br />

nelle due successive rilevazioni. Al momento devono ancora essere effettuate<br />

la valutazione da compiere immediatamente dopo che sono stati tolti i cestelli<br />

che guidano la ricrescita ossea ed un re-test a diversi mesi di distanza dall’eliminazione<br />

dei cestelli, quando si presume che il soggetto abbia acquisito ed<br />

integrato la modificazione corporea in una rappresentazione stabile del proprio<br />

corpo. Dal punto di vista anatomico e funzionale, anche le misure elettrofisiologiche<br />

e di neuroimmagine dovranno essere ripetute nei tempi summenzionati<br />

per osservare in dettaglio l’esatta identificazione delle aree cerebrali<br />

deputate alla rappresentazione della mano e le loro eventuali modifiche in<br />

seguito all’operazione chirurgica.<br />

Pertanto, nel corso del 2006 verrà proseguito l’inserimento nel protocollo<br />

sperimentale di nuovi soggetti che verranno in seguito sottoposti ad interventi<br />

di allungamento degli arti superiori e verranno sottoposti all’esame post-chirurgico<br />

i pazienti già inseriti nel protocollo nel corso del 2005.<br />

D.2.1 – Sistemi di elaborazione delle informazioni coinvolte<br />

nel comportamento esecutivo; evoluzione, declino e alterazioni<br />

patologiche delle funzioni esecutive (Gabriella Antonucci)<br />

Descrizione<br />

Negli ultimi anni, numerosi studi neuropsicologici e neurofisiologici sui<br />

primati e sull’uomo, hanno dimostrato quanto la corteccia prefrontale possa<br />

essere definita come la struttura neurale più “ alta ” incaricata dell’organizzazione<br />

e pianificazione di comportamenti nuovi e complessi, inclusi linguaggio<br />

e ragionamento logico. Il ruolo della corteccia prefrontale, si<br />

esplica attraverso quelle che sono state definite Funzioni Esecutive (FE) un<br />

500 2006

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