13.01.2014 Views

Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Sezione III: Linea di ricerca corrente D<br />

campione di soggetti è stato ulteriormente incrementato. Al momento sono<br />

stati inseriti nella presente ricerca 21 pazienti. Di questi, 10 hanno subito<br />

l’amputazione della gamba destra, 3 della coscia destra, 2 l’amputazione del<br />

piede sinistro, 3 della coscia sinistra e 3 della gamba sinistra. Contrariamente<br />

a quanto emerso in precedenza, le nuove analisi dei dati sembrano evidenziare<br />

un aumento nei tempi di risposta e un peggioramento dell’accuratezza<br />

nel caso in cui le immagini presentate raffigurino un piede visto in una posizione<br />

non naturale. Tuttavia l’eterogeneità del campione ancora non consente<br />

delle valutazioni conclusive. I pazienti infatti differiscono per il diverso livello<br />

a cui hanno subito l’amputazione. Le prestazioni dei pazienti quindi potrebbero<br />

dipendere dal numero di articolazioni disponibili per le operazioni mentali<br />

di simulazione delle rotazioni necessarie per ‘copiare’ l’orientamento dello<br />

stimolo da riconoscere.<br />

Il protocollo sperimentale comprendeva inoltre delle prove finalizzate a<br />

verificare se le abilità di rappresentazione spaziale fossero o meno influenzate<br />

dall’uso della protesi. Si è partiti dal presupposto che l’amputazione dell’arto<br />

inferiore abbia delle implicazioni cognitive anche per ciò che concerne la<br />

capacità di riorganizzare funzionalmente gli spostamenti nell’ambiente. A<br />

questo scopo i pazienti sono stati impegnati in prove di navigazione sia attiva<br />

che passiva in due diversi momenti: quando cominciano ad usare la protesi<br />

provvisoria e quando il recupero funzionale è ormai completato e deambulano<br />

con la protesi in modo indipendente da qualsiasi ausilio. L’ipotesi è che i<br />

pazienti amputati debbano necessariamente operare una riorganizzazione<br />

funzionale dello spazio in base alle nuove competenze motorie che sono<br />

costretti ad apprendere, dato che la protesi li obbliga ad imparare di nuovo a<br />

camminare. Le loro abilità di rappresentazione spaziale dovrebbero, allora,<br />

modificarsi di pari passo con l’aumento della dimestichezza nell’uso della protesi.<br />

Per tentare di verificare questa ipotesi è stata valutata la capacità di stimare<br />

delle distanze nonché la precisione nel valutare l’entità di diversi spostamenti,<br />

attivi e passivi, effettuati sia a piedi che con un robot.<br />

Il progetto prevedeva quindi un re-test alla fine del periodo riabilitativo<br />

per l’utilizzo della protesi, con l’ulteriore obiettivo di valutare la presenza di<br />

miglioramenti nella capacità di pianificazione e programmazione del movimento.<br />

Dato che, come già sottolineato dalla letteratura, la capacità di motor<br />

imagery e l’esecuzione di un movimento reale vanno di pari passo e se, come<br />

con questo progetto si tenta di evidenziare, l’utilizzo della protesi può migliorare<br />

l’abilità di motor imagery del paziente amputato, allora il risultato<br />

diventa ancora più rilevante in funzione della possibilità di utilizzare la simulazione<br />

mentale del movimento per facilitare l’apprendimento dell’utilizzazione<br />

della protesi. Al momento sono stati sottoposti alle batterie di valutazione<br />

8 pazienti amputati di arto inferiore valutati nel periodo in cui avevano<br />

appena cominciato ad usare la protesi; tra questi solo 2 hanno terminato il<br />

trattamento riabilitativo e sono stati richiamati per effettuare le valutazioni di<br />

re-test a diversi mesi di distanza. Non è stato ancora possibile sottoporre<br />

anche gli altri pazienti alle successive valutazioni poiché ancora non sono<br />

arrivati alla fine del lungo percorso riabilitativo e non hanno quindi stabilizzato<br />

definitivamente le loro competenze motorie con la protesi. Allo stato<br />

498 2006

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!