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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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di immunoistochimica (utilizzo dell’anticorpo contro le porzioni lumeare e<br />

citosolica della sinaptotagmina) o con fluorescenza utilizzando marcatori<br />

vescicolari FM1-43 e FM4-64, in condizioni basali o di stimolo (depolarizzazione,<br />

glutammato). In particolare le colture di cellule corticali verranno<br />

utilizzate per valutare l’impatto che la SOD1 mutata potrebbe avere su altre<br />

popolazioni neuronali diverse dai motoneuroni spinali, ma interessate da<br />

questa patologia.<br />

Lo stress ossidativo svolge un ruolo importante nella modulazione del<br />

“ signalling ” intracellulare nelle patologie su base neurodegenerativa e l’identificazione<br />

di possibili bersagli molecolari modificati può contribuire a delineare<br />

possibili vie di attivazione del danno eccitotossico. A tale scopo verranno<br />

studiate:<br />

– l’attività di specifiche fosfotirosina fosfatasi e di tirosina chinasi della<br />

famiglia src, coinvolte nella funzionalità recettoriale glutammatergica (NMDA,<br />

AMPA) e nella regolazione delle interazioni tra proteine associate ai recettori per<br />

gli amminoacidi eccitatori alle densità postsinaptiche;<br />

– le interazioni tra le proteine che formano complessi specializzati<br />

(SNARE-complexes) nel processo di ‘docking’ e fusione delle vescicole alla<br />

membrana presinaptica.<br />

C.2.11 – Modulazione della trasmissione GABAergica mediata<br />

dalle amine in traccia in neuroni dopaminergici<br />

del mesencefalo ventrale (Nicola Biagio Mercuri)<br />

Razionale<br />

Neuroscienze sperimentali<br />

Le amine in traccia (TA) sono amine endogene presenti in dosi minime<br />

nel cervello dei mammiferi. Tra esse abbiamo: la tiramina (TYR), la β-fenilalanina<br />

(β-PEA), la triptamina e l’ottopamina. Negli ultimi anni un’attenzione<br />

crescente è stata rivolta alle TA, soprattutto in seguito alla scoperta di una<br />

famiglia di recettori accoppiati a proteine G, tra cui il TA1 ed il TA2, attivati<br />

selettivamente da TYR e β-PEA. Varie evidenze suggeriscono un legame tra il<br />

sistema dopaminergico mesencefalico e le TA: esse infatti sono sintetizzate<br />

probabilmente dai neuroni dopaminergici della sostanza nera pars compacta<br />

(SNc), inoltre un’alta espressione di mRNA per il TA1 è stata rilevata sia nella<br />

SNc che nella reticolata (SNr) della sostanza nera. Sotto l’aspetto clinico, deficit<br />

nella regolazione dei livelli delle TA sono stati associati a malattie psichiatriche<br />

come la schizofrenia e la depressione, ed un ruolo potenziale di queste<br />

amine è stato suggerito per i disordini di iperattività da deficit di attenzione,<br />

emicrania, Morbo di Parkinson, tossicodipendenze e disordini alimentari.<br />

Il meccanismo d’azione delle TA per lungo tempo è stato considerato<br />

ristretto a quello di fattori anfetamino-simili, agenti dunque in grado di promuovere<br />

il rilascio di dopamina (DA), tuttavia sempre più sono le evidenze<br />

che suggeriscono un ruolo delle TA come neuromodulatori, che modificano<br />

l’attività di altri neurotrasmettitori. Nei neuroni dopaminergici della SNc, in<br />

particolare, il nostro laboratorio ha già in precedenza dimostrato che sia TYR<br />

2006 471

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