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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Linea di ricerca corrente C<br />

nali striatali del topo mutante R6/2, modello transgenico di HD. I nostri dati<br />

hanno confermato, anche nel topo mutante, una particolare ricchezza di huntingtina<br />

negli interneuroni colinergici, resistenti al danno eccitotossico. L’obiettivo<br />

successivo è stato quello di indagare la presenza di altre proteine che<br />

si sono dimostrate importanti nell’HD. La c-AMP-responsive-element (CREB)<br />

è una proteina regolatrice di varie funzioni cellulari, recentemente dimostrata<br />

essere coinvolta nei processi degenerativi dell’HD. Il nostro gruppo ha recentemente<br />

dimostrato una correlazione tra i livelli di CREB e le diverse sottopopolazioni<br />

neuronali striatali coinvolte nella degenerazione nell’HD (Giampà<br />

C., DeMarch Z. et al. (2006) Eur J Neurosi 23(1): 11-20). Il progetto, che avrà<br />

durata triennale, sarà rivolto allo studio di strategie terapeutiche per l’HD che<br />

siano finalizzate all’aumento della CREB nei neuroni di proiezione che sono i<br />

primi a degenerare nella patologia.<br />

La prima parte del progetto mirerà allo studio dell’effetto di un inibitore<br />

della fosfodiesterasi 4, il Rolipram, sull’espressione a livello proteico della<br />

CREB nei neuroni di proiezione sia nel ratto normale che nel modello eccitotossico<br />

da lesione con acido quinolinico. Ratti Wistar maschi verranno iniettati<br />

stereotassicamente con acido quinolinico 10mM in anestesia generale,<br />

dopo trattamento quotidiano con Rolipram a due differenti concentrazioni<br />

(0.15 mg/Kg; 1,15 mg/Kg) saranno perfusi a diversi time-points e fissati in<br />

paraformaldeide 4%. Verranno ottenute sezioni di encefalo dello spessore di<br />

40 µm che saranno incubate con un cocktail di anticorpi primari diretti contro<br />

la CREB e contro la calbindina (CALB). Le sezioni verranno in seguito<br />

incubate con una miscela di appropriati anticorpi secondari fluorescenti,<br />

montati su vetrini gelatinati e quindi esaminate con un microscopio ad epiilluminazione<br />

in fluorescenza e con un microscopio confocale. I dati ottenuti<br />

ci permetteranno di verificare una possibile strategia terapeutica per l’HD<br />

rivolte ad intervenire sui livelli di CREB intrastriatale.<br />

Risultati preliminari<br />

È stato per ora studiato l’effetto di un inibitore della fosfodiesterasi 4, il<br />

Rolipram, sull’espressione a livello proteico della CREB nei neuroni di proiezione<br />

sia nel ratto normale che nel modello eccitotossico da lesione con acido<br />

quinolinico. Ratti Wistar maschi sono stati iniettati stereotassicamente con<br />

acido quinolinico (QA) 10mM in anestesia generale, dopo trattamento quotidiano<br />

con Rolipram a due differenti concentrazioni (0.15 mg/Kg; 1,15 mg/Kg).<br />

Le sezioni ottenute sono state incubate con un cocktail di anticorpi primari<br />

diretti contro la CREB e contro la calbindina (CALB). Le sezioni sono state<br />

esaminate con un microscopio ad epi-illuminazione in fluorescenza e con un<br />

microscopio confocale.<br />

Dai nostri studi preliminari si evince una significativa differenza tra la<br />

quantità di CREB fosforilata nei neuroni di proiezione in animali lesionati con<br />

QA trattati con Rolipram e ratti lesionati QA trattati con veicolo. Abbiamo inoltre<br />

un significativo aumento dell’intensità della p-CREB in neuroni trattati con<br />

Rolipram 0,15 mg/Kg rispetto ai ratti lesionati QA a tutti i time-points. Questo<br />

effetto è evidente in particolar modo a 8 settimane dalla lesione dove si ha un<br />

468 2006

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