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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Linea di ricerca corrente C<br />

È stata, inoltre, già valutata l’organizzazione strutturale delle PSD purificate<br />

da: (a) ratti controllo, (b) animali lesionati, (c) animali non discinetici<br />

trattati con L-DOPA, (d) animali non discinetici trattati con L-DOPA che<br />

hanno sviluppato discinesie. A questo scopo è stata valutata l’organizzazione<br />

molecolare del recettore NMDA e l’associazione di “ scaffolding proteins ”<br />

come i membri delle MAGUK (SAP97, PSD-95 e SAP102) (Gardoni et al.<br />

(2006) J Neurosci 26(11): 2914-2922).<br />

C.2.7 – Analisi dello stress e della morte cellulare nella malattia<br />

di Alzheimer in modelli animali e cellulari di nuova concezione<br />

(Francesco Cecconi)<br />

La morte cellulare ha luogo mediante apoptosi o necrosi. Questi due<br />

meccanismi hanno “ firme ” istologiche e biochimiche distinte. L’apoptosi è<br />

coinvolta nello sviluppo embrionale ed è una caratteristica delle malattie neurologiche<br />

sia acute che croniche. Quando viene indotta apoptosi, una cascata<br />

biochimica attiva proteasi che distruggono le molecole richieste per la sopravvivenza<br />

cellulare e ne attivano altre che mediano un programma di suicidio<br />

cellulare. L’apoptosoma è il più caratterizzato dei motori molecolari responsabili<br />

di questa cascata enzimatica. L’inattivazione del componente apoptosomico<br />

Apaf1 in embrioni di topo porta ad un accumulo di cellule cerebrali<br />

soprannumerarie. Avendo osservato in precedenza che precursori neuronali<br />

(Neural Precursor Cells, NPCs) in embrioni Apaf1 -/- ed in condizioni di coltura<br />

(cellule ETNA -/- ) sfuggono alla morte cellulare programmata indotta da stimoli<br />

neurodegenerativi caratteristici della malattia di Alzheimer (AD; ad es. il<br />

peptide beta-amiloide) e della sclerosi laterale amiotrofica (ALS; ad es. la<br />

forma mutante G93A della superossido dismutasi 1) e mantengono il loro<br />

potenziale differenziativo, abbiamo deciso di individuare i network molecolari<br />

a monte ed a valle dell’attivazione dell’apoptosoma in sistemi modello<br />

della malattia di Alzheimer in vitro. Abbiamo inoltre generato linee condizionali<br />

del mutante Apaf1 per confermare in vivo i nostri risultati.<br />

Attività previste per il I anno<br />

Ruoli di Apaf1 e dell’apoptosoma nelle neurodegenerazioni – Le linee murine<br />

Apaf1flox e Fc98 line generate da noi in precedenza, verranno incrociate con il<br />

modello transgenico L7ag13 per modulare l’attività del gene Apaf1 nella corteccia<br />

e nell’ippocampo adulti. La linea doppio-transgenica verrà quindi incrociata<br />

con un modello animale di AD (Tg2576). Questo modello porta un transgene<br />

codificante per l’isoforma della proteina precursore dell’amiloide (APP)<br />

derivante da una vasta famiglia svedese affetta da AD ad insorgenza precoce.<br />

L’animale esprime alte concentrazioni del peptide tossico Aβ, sviluppa placche<br />

amiloidi e mostra deficit mnemonici. Il modello Tg2576 mostra molte similitudini<br />

con l’AD umano e consente di studiare la formazione delle placche, la<br />

perdita neuronale ed i disturbi della memoria associati all’AD in condizioni di<br />

soppressione o innalzamento del processo di morte cellulare.<br />

Ci proponiamo di analizzare nel corso del I anno del progetto gli effetti<br />

della modulazione dell’apoptosoma in vivo.<br />

466 2006

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