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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Neuroscienze sperimentali<br />

In particolare, un eccesso di apoptosi contribuisce alla neurodegenerazione<br />

tipica di molte patologie neurologiche, mentre una deficienza nella risposta<br />

apoptotica favorisce ad esempio allo sviluppo tumorale.<br />

L’Atassia Telangiectasica (AT) è una patologia caratterizzata da degenerazione<br />

delle cellule del Purkinje, che determina la progressiva atassia e che suggerisce<br />

un aumento della morte cellulare programmata a carico di quello specifico<br />

tipo cellulare. D’altra parte, pazienti affetti da questa patologia, mostrano<br />

un forte incremento della probabilità di sviluppare tumori, soprattutto a livello<br />

del sistema immunitario (linfomi e leucemie). Questa osservazione suggerisce<br />

che contrariamente a quanto descritto per le cellule cerebellari, le cellule del<br />

sistema immunitario dei pazienti AT sono resistenti alla risposta apoptotica.<br />

L’AT è una malattia monogenica caratterizzata da mutazioni su entrambi<br />

gli alleli per il gene atm che causano l’assenza nei pazienti della proteina corrispondente<br />

ATM (Ataxia Telangiectasia Mutated). ATM è una serina-treoninachinasi-PI-3-kinase-like<br />

centrale nella risposta al danno al DNA indotto da rotture<br />

a doppio filamento. Questo tipo di danno insorge spontaneamente durante<br />

lo sviluppo oppure può essere indotto da fattori ambientali, come le radiazioni<br />

ionizzanti, o svilupparsi in situazioni patologiche, come ad esempio alcune<br />

neurodegenerazioni. In ogni caso, l’attività chinasica di ATM viene indotta ed è<br />

necessaria per trasdurre la fosforilazione di diversi substrati di ATM, modulandone<br />

la funzione e contribuendo quindi all’arresto del ciclo cellulare e al riparo<br />

del danno oppure all’attivazione della risposta apoptotica. Lo scopo finale di<br />

questa risposta è prevenire la replicazione del DNA in presenza di danno e<br />

quindi la conseguente instabilità genomica.<br />

Il nostro obiettivo è studiare in vitro i meccanismi molecolari con cui<br />

ATM partecipa alla risposta apoptotica in condizioni normali e patologiche, in<br />

diversi tipi cellulari, in modo da favorire la comprensione del complesso quadro<br />

clinico dei pazienti ed identificare nuove possibili strategie di intervento<br />

terapeutico.<br />

Attività previste per il I anno<br />

Il nostro lavoro si sviluppa in tre direzioni principali:<br />

1. Studio del ruolo di ATM nell’apoptosi indotta da Fas nel sistema immunitario<br />

– Il differenziamento e l’omeostasi del sistema immunitario sono finemente<br />

regolati dall’apoptosi trasdotta dal recettore di morte Fas. Difetti in<br />

questa risposta sono chiaramente associati a sviluppo di tumori del sistema<br />

immunitario e ad immunodeficienza. I pazienti AT mostrano un aumento<br />

rilevante dell’incidenza di linfomi e leucemie.<br />

Il nostro obiettivo è verificare se e come ATM partecipi alla morte cellulare<br />

indotta da Fas. Ci proponiamo quindi di analizzare l’attivazione di ATM a<br />

valle di Fas e il ruolo di ATM nella morte cellulare.<br />

Risultati acquisiti e disegno sperimentale futuro: utilizzando una linea<br />

cellulare linfoblastoide sensibile all’apoptosi indotta da Fas abbiamo dimostrato<br />

che Fas induce l’attività chinasica di ATM e la fosforilazione di alcune<br />

proteine, descritte come substrati di ATM in risposta al danno indotto da<br />

radiazioni ionizzanti, quali p53, Chk2 e H2AX. Sono disponibili diverse linee<br />

2006 461

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