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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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palla. L’inclinazione del lanciatore rispetto al piano orizzontale permetterà<br />

invece di variare l’angolo di elevazione del lancio. Durante gli esperimenti<br />

saranno registrate: la posizione nello spazio del braccio, della mano, del<br />

tronco e della testa (mediante sistema Vicon-612), la posizione degli occhi<br />

nelle orbite oculari (mediante sistema Eyelink-II) e l’attività elettromiografica<br />

di circa 20 muscoli che agiscono sulla spalla, sul braccio e sulle dita<br />

(mediante elettrodi bipolari superficiali e sistema di amplificazione Delsys).<br />

Ciascun esperimento consisterà in una serie di lanci per un totale di 27<br />

condizioni, ciascuna ripetuta dalle 9 volte. Le 27 condizioni saranno ottenute<br />

scegliendo ciascuna delle tre variabili sperimentali (tempo di volo, quota di<br />

intercettamento e distanza di lancio) su tre livelli. La scelta dei valori delle<br />

variabili sperimentali sarà compiuta in modo da ottenere per tre delle 27 condizioni<br />

tempo di volo e velocità di spostamento retinico iniziale identici ma<br />

differenti quote di intercettamento.<br />

Analisi dei dati<br />

Lo studio delle frazioni di lanci correttamente intercettati, dei tempi di<br />

inizio del movimento, dei movimenti della mano, delle dita e degli occhi in<br />

funzione delle variabili sperimentali permetterà di valutare l’importanza delle<br />

diverse informazioni sulla traiettoria della palla, in particolare informazioni<br />

derivanti dalla visione ed informazioni derivanti da un modello interno della<br />

gravità, nel controllo dell’intercettamento. In particolare, in ciascun insieme<br />

di condizioni sperimentali con lo stesso tempo di volo e stessa quota di intercettamento,<br />

il compito può essere effettuato con lo stesso movimento, anche<br />

se la distanza di lancio e quindi l’informazione visiva iniziale è differente.<br />

Dato che un modello per la stima dell’intercettamento puramente retinico<br />

prevede movimenti differenti in tali condizioni, almeno prima che intervengano<br />

correzioni a movimento iniziato, tale confronto fornirà un’indicazione<br />

del ruolo del modello interno della gravità nel processo di stima della traiettoria<br />

della palla. Inoltre, il confronto tra le variabili di risposta tra le tre condizioni<br />

con identiche traiettorie retiniche iniziali permetterà di valutare il ruolo<br />

della conoscenza della distanza di lancio per la rimozione dell’ambiguità sulla<br />

stima della velocità iniziale della palla per una data traiettoria retinica. Infine,<br />

lo studio dei movimenti oculari, ed in particolare la direzione dello sguardo<br />

dopo il primo movimento saccadico, permetterà sia di valutare la natura della<br />

stima iniziale della traiettoria sia di studiare le strategie utilizzate dal SNC per<br />

migliorare incrementalmente l’accuratezza di tale stima.<br />

B.3.1 – Generazione di stimoli visivi tridimensionali dinamici multiattore<br />

ad alta risoluzione per lo studio dei modelli interni (Mauro Carrozzo)<br />

Razionale<br />

Metodologie innovative in riabilitazione<br />

L’efficacia dell’interazione meccanica con l’ambiente circostante richiede<br />

inizialmente la misura accurata di alcune grandezze fisiche e, successivamente,<br />

la loro elaborazione. Nonostante i nostri sensi non siano però in grado<br />

di misurare con sufficiente precisione tutte le variabili in gioco siamo comun-<br />

2006 433

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