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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Metodologie innovative in riabilitazione<br />

Obiettivi<br />

Ci prefiggiamo di migliorare significativamente il grado delle conoscenze<br />

sui meccanismi spinali e sopraspinali che stanno alla base del reclutamento<br />

spaziotemporale dei diversi gruppi muscolari implicati nel controllo della<br />

deambulazione. A questo fine verranno utilizzate tecniche di avanguardia per<br />

l’estrazione delle componenti temporali comuni invarianti che pilotano i vari<br />

muscoli nelle fasi del passo e per la ricostruzione delle mappe di attivazione<br />

spaziotemporale dei diversi segmenti del midollo spinale durante il cammino.<br />

Un altro progetto affronterà invece lo studio degli esiti riabilitativi e neurologici<br />

in pazienti con lesioni traumatiche e non del midollo spinale.<br />

Articolazione<br />

B.7.1 – Controllo dei movimenti locomotori: meccanismi base dell’attività<br />

muscolare (Yuri P. Ivanenko)<br />

B.7.2 – Valutazione dell’outcome riabilitativo e neurologico in pazienti con<br />

lesione midollare traumatica e non traumatica (Giorgio Scivoletto)<br />

B.1.1 – Immaginazione mentale del moto degli oggetti (Myrka Zago)<br />

Descrizione<br />

Molti esperimenti neurofisiologici e comportamentali hanno messo in luce<br />

che meccanismi neurali e cognitivi simili sono coinvolti sia nell’immaginazione<br />

mentale che nell’esecuzione del movimento. Tuttavia non è stata ancora esplorata<br />

l’immaginazione mentale delle leggi del movimento degli oggetti.<br />

In uno studio precedente (McIntyre J., Zago M. et al. (2001) Nat Neurosci<br />

4: 693-694) abbiamo mostrato che, durante i 17 giorni della missione spaziale<br />

Neurolab, gli astronauti utilizzavano anche in microgravità un modello<br />

interno della gravità per iniziare il movimento di prensione di una sfera, pertanto<br />

dimostrando che la rappresentazione della gravità è codificata in reti<br />

neurali coinvolte nella pianificazione del movimento di intercettamento. In<br />

uno studio successivo (Indovina I., Maffei V. et al. (2005) Science 308: 416-<br />

419) abbiamo mostrato che la corteccia vestibolare viene ad essere coinvolta<br />

nell’intercettamento di un oggetto in movimento quando l’accelerazione visiva<br />

dell’oggetto in movimento è coerente con l’accelerazione gravitazionale, anche<br />

in assenza di una stimolazione tempo-variante di sensori vestibolari.<br />

L’obiettivo dello studio presente è verificare se la rappresentazione della<br />

gravità coinvolge non solo la reale esecuzione di un compito di intercettamento<br />

ma anche l’immaginazione mentale di tale compito. Questo studio ha<br />

importanti implicazioni non solo per la comprensione dei meccanismi alla<br />

base del controllo motorio, ma anche per il training riabilitativo di pazienti<br />

neurologici con deficit nel controllo motorio mediante nuove tecniche di<br />

riabilitazione basate su realtà virtuali e ripetizione mentale di azioni motorie.<br />

Inoltre può essere utile per addestrare gli astronauti nell’esecuzione di compiti<br />

di manipolazione degli oggetti.<br />

2006 429

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