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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Attività per linea di ricerca corrente A<br />

che non presentano il fenomeno del closing-in (AD-) ma che ottengono prestazioni<br />

indicative di aprassia costruttiva nello stesso compito di copia (Carlesimo<br />

et al., 1996). I due gruppi di pazienti verranno appaiati in base alla gravità della<br />

demenza, utilizzando un test di valutazione generale delle capacità cognitive<br />

(Mini Mental State Examination) (Folstein et al., 1975; Magni et al., 1996).<br />

Obiettivo 1 – La frequenza di occorrenza dei differenti tipi di closing in nel<br />

gruppo AD+ prevede la valutazione delle tre tipologie individuate da Kwak (2004)<br />

più di una quarta forma definita da noi “ mista ” che potrebbe presentarsi poiché<br />

il nostro compito costruttivo prevede stimoli differenti tra di loro, quindi in<br />

alcuni pazienti AD+ si potrebbe verificare la presenza di più tipi di closing-in.<br />

Obiettivo 2 – Le caratteristiche cognitive dei due gruppi di pazienti verranno<br />

confrontate attraverso una estesa batteria neuropsicologica che prevede<br />

la valutazione delle differenti funzioni cognitive:<br />

1. capacità verbali:<br />

– memoria a lungo termine: 15-parole di Rey (Carlesimo et al., 1996), test<br />

del breve racconto (Carlesimo et al., 2202);<br />

– memoria a breve termine: digit span forward (Orsini et al., 1987);<br />

– working memory: digit span backward;<br />

– linguaggio: denominazione di oggetti; costruzione di frasi (Carlesimo et<br />

al., 1996);<br />

– funzioni esecutive: fluidità fonologica (Carlesimo et al., 1996);<br />

2. capacità visuo-spaziali:<br />

– memoria a lungo termine: figura complessa di Rey (Carlesimo et al., 2002);<br />

– memoria a breve termine: Corsi span forward (Orsini et al., 1987);<br />

memoria visiva immediata (Carlesimo et al., 1996);<br />

– working memory: Corsi span backward;<br />

– prassia costruttiva: copia di disegni con elementi di programmazione<br />

(Carlesimo et al., 1996);<br />

– ragionamento: matrici progressive colorate di Raven (Carlesimo et al.,<br />

1996);<br />

– funzioni esecutive: Modified Wisconsin sorting test (Nocentini et al., 2002).<br />

Obiettivo 3 – Verrà confrontata tra i due gruppi la presenza di segni comportamentali<br />

primitivi come:<br />

– riflessi primitivi (grasping, riflesso glabellare, riflesso pollico-palmomentoniero)<br />

all’esame obiettivo neurologico;<br />

– risposte primitive (risposte globali, risposte assurde) alle matrici progressive<br />

colorate di Raven.<br />

– Ajuriaguerra J., de Muller M., Tissot R. (1960) Encephale 49: 375-401.<br />

– Carlesimo G.A., Buccione I., Fadda L., Graceffa A., Mauri M., Lorusso S., Bevilacqua<br />

G., Caltagirone C. (2002) Nuova Rivista di Neurologia 12: 3-13.<br />

– Carlesimo G.A., Caltagirone C., Gainotti G. (1996) Eur Neurology 36: 378-384.<br />

396 2006

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