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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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verrà valutata con il metodo di Kaplan Meyer, i rischi relativi di morte<br />

(hazard ratios) degli utilizzatori di antipsicotici atipici rispetto agli utilizzatori<br />

di antipsicotici convenzionali verranno calcolati con il metodo di Cox. Le<br />

stime di rischio relativo verranno calcolate aggiustando per età, sesso e<br />

comorbilità.<br />

A.2.1 – Studio sulla modulazione dopaminergica dei processi<br />

di memoria prospettica nella malattia di Parkinson<br />

(Alberto Costa)<br />

Introduzione<br />

Neurologia clinica e comportamentale<br />

La memoria prospettica (MP) si riferisce alla capacità di ricordare di<br />

compiere azioni precedentemente programmate in un determinato momento<br />

nel tempo (time-based), ovvero, quando si verifica un evento specifico (eventbased)<br />

(1) . Einsten e McDaniel hanno evidenziato che la MP è costituita da<br />

almeno due componenti: una componente retrospettiva, riferita al ricordo<br />

delle azioni da svolgere, ed una componente propriamente prospettica riferita<br />

alla rievocazione dell’intenzione di compiere determinate azioni (1-2) .<br />

Come suggerito dai risultati di diversi studi comportamentali condotti<br />

in pazienti con patologie neurodegenerative, quali la malattia di Alzheimer,<br />

in pazienti con lesioni cerebrali frontali, in seguito a trauma cranico e in<br />

soggetti anziani normali (3-6) , i processi cognitivi implicati nella MP sono molteplici.<br />

Le capacità di pianificazione e più in generale le funzioni esecutive,<br />

i processi attentivi e di working memory, l’abilità di stimare il passare del<br />

tempo e la memoria episodica, oltre agli aspetti motivazionali costituiscono<br />

i principali fattori cognitivi associati alla MP. In particolare, secondo diversi<br />

autori le funzioni esecutive sarebbero maggiormente implicate nella componente<br />

prospettica della MP, mentre il sistema della memoria episodica<br />

supporterebbe prevalentemente la componente retrospettiva (1,4,7) . Alcune di<br />

queste funzioni, quali le funzioni esecutive, l’attenzione e la working<br />

memory sono state riscontrate deficitarie nei pazienti con malattia di Parkinson<br />

(PD) fin dalle fasi iniziali della malattia (8-11) . L’osservazione della presenza<br />

di tali disturbi è stata interpretata in letteratura nel con<strong>testo</strong> dell’alterazione<br />

del funzionamento dei loop cortico-striatali che si verifica nella PD<br />

in seguito alla deplezione dopaminergica caratteristica della malattia (9,12) .<br />

Infatti, diversi studi hanno evidenziato in questi pazienti sia un effetto<br />

migliorativo della somministrazione di agenti dopaminergici sulla prestazione<br />

a compiti cognitivi per l’esame delle funzioni cognitive frontali sia un<br />

effetto peggiorativo su queste prove della sospensione del trattamento (11,13-15) .<br />

Particolare interesse rivestono due studi recenti che hanno evidenziato nei<br />

pazienti con PD non sottoposti a trattamento dopaminergico (off state) un<br />

deficit nella capacità di stimare accuratamente la durata di intervalli temporali<br />

(16-17) . Tale abilità appare senz’altro critica per lo svolgimento dei compiti<br />

di MP time-based.<br />

L’obiettivo dello studio è quello di valutare il ruolo della modulazione<br />

dopaminergica dei processi di MP nella malattia di Parkinson.<br />

2006 391

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