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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione II<br />

Basi neurali nei processi di memoria spaziale:<br />

studi neuropsicologici e di neuroimmagini<br />

Sabrina Pitzalis<br />

Introduzione<br />

Nel presente progetto sono state studiate le capacità di memoria a breve e<br />

lungo termine durante la navigazione in percorsi spaziali nel micro-spazio<br />

(codificati utilizzando prevalentemente informazioni visive) e nel macro-spazio<br />

(codificati utilizzando anche informazioni propriocettive e vestibolari). In<br />

questa ricerca sono state studiate le prestazioni di soggetti normali e pazienti<br />

cerebrolesi nei due tipi di spazio usando compiti simili. Sono stati eseguiti<br />

una serie di esperimenti per verificare la teoria di Wang and Spelke (Wang<br />

R.F., Spelke E.S., 2002, Trends Cogn Sci 6: 376-382) sull’esistenza di una subdivisione<br />

dei processi cognitivi coinvolti nella navigazione umana. La navigazione<br />

sottenderebbe almeno due processi principali, quali il riconoscimento<br />

di forme geometriche e dei punti di riferimento ambientali.<br />

Gli esperimenti del presente progetto sono stati eseguiti introducendo due<br />

punti di riferimento (anche detti landmarks) nella versione umana del “ Morris<br />

maze ” utilizzato nello studio di Guariglia et al. (Guariglia C., Piccardi L. et<br />

al., 2005, Neuropsychologia 43: 1138-1143).<br />

Lo scopo di questi studi è di scoprire se differenti forme di Neglect hanno<br />

differenti influenze durante la navigazione e quindi, se differenti tipi di<br />

neglect sono capaci o meno di approfittare dei vari landmarks. Sulla base di<br />

un precedente studio di Pizzamiglio et al. (Pizzamiglio L., Guariglia C., Cosentino<br />

T., 1998, Cortex 34: 719-730), sappiamo che differenti tipi di lesione producono<br />

differenti comportamenti quando i punti di riferimento sono presenti,<br />

ma non sappiamo se la presenza di neglect rapresentazionale possa influenzare<br />

la navigazione.<br />

Come ulteriore scopo, sarebbe quindi interessante replicare i risultati di<br />

Pizzamiglio et al. (Pizzamiglio L., Guariglia C., Cosentino T., 1998, Cortex 34:<br />

719-730).<br />

Metodo<br />

Hanno partecipato a questo studio trentasei soggetti divisi in cinque<br />

gruppi. Tutti hanno dato il loro consenso informato a partecipare allo studio,<br />

che è stato approvato dal comitato etico locale.<br />

1. Cinque pazienti con lesioni destre (3 uomini) affetti da neglect senza<br />

segni di neglect rappresentazionale (H+).<br />

2. Sei pazienti con lesioni destre (5 uomini) affetti da percettivo e rappresentazionale<br />

(Rep+).<br />

3. Otto pazienti con lesioni destre (5 uomini) senza segni di neglect (H-).<br />

4. Nove pazienti con lesioni sinistre (8 uomini) senza segni di neglect (LN-).<br />

254 2006

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