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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Borse di studio<br />

a) false credenze di primo ordine: richiedono di comprendere che un personaggio<br />

può sviluppare una falsa credenza sulla posizione di un oggetto<br />

quando questo è spostato a sua insaputa;<br />

b) false credenze di secondo ordine: richiedono la comprensione che si<br />

possono avere false credenze circa le credenze dell’altro quando si è osservati<br />

senza esserne a conoscenza;<br />

c) passi falsi: richiedono di riconoscere che qualcuno può dire senza<br />

intenzionalità qualcosa che non avrebbe dovuto dire perché offensiva verso<br />

l’altro;<br />

d) storie di controllo.<br />

Sono stati costituiti due blocchi, ciascuno formato da sei storie per ciascuno<br />

dei quattro tipi precedentemente descritti. Le storie sono state distribuite<br />

tra i due blocchi in modo che fossero comparabili per livello di difficoltà<br />

sulla base dei dati ottenuti da una preliminare somministrazione della procedura<br />

ad un campione di riferimento di 15 soggetti sani.<br />

Ai soggetti sperimentali è stato somministrato, quindi, un unico blocco<br />

scelto in modo random. Le storie sono state presentate in forma scritta sullo<br />

schermo di un PC. Ai soggetti era richiesto di leggere le storie per il tempo che<br />

il soggetto stesso riteneva necessario (senza limiti di tempo). Successivamente<br />

al soggetto erano presentate delle domande sulla storia con tre o quattro alternative<br />

di risposta, cui doveva rispondere premendo un tasto. Le domande<br />

indagavano la capacità di individuare la falsa credenza e le abilità di memoria<br />

(storie di tipo a e b), la capacità di riconoscere il passo falso e di attribuire la<br />

motivazione corretta (storie di tipo c), la comprensione (storie di tipo d). Nella<br />

valutazione della prestazione sono stati considerati l’accuratezza e i tempi di<br />

risposta. In particolare, relativamente all’accuratezza, a ciascuna risposta corretta<br />

è stato attribuito un punteggio di 1, mentre per le risposte sbagliate è<br />

stato attribuito un punteggio di 0.<br />

Ai pazienti con MP è stata, inoltre, somministrata una batteria di test per<br />

l’esame delle funzioni esecutive (i.e. flessibilità cognitiva, attentional set-shifting<br />

e working memory) e della memoria dichiarativa a lungo termine verbale<br />

e visuo-spaziale.<br />

Per l’analisi dei confronti tra i pazienti con MP ed i soggetti di controllo<br />

sulle prove di theory of mind è stato applicato il test statistico non parametrico<br />

“ U Mann-Whitney ”. Inoltre, sono state analizzate le correlazioni tra le<br />

prestazioni dei pazienti con MP alla procedura per l’esame della TOM ed i test<br />

neuropsicologici tramite l’utilizzo del test di Spearman per le correlazioni non<br />

parametriche.<br />

Risultati<br />

I risultati delle analisi possono essere sintetizzati in tre punti.<br />

– Il gruppo dei pazienti con MP valutato dopo la regolare somministrazione<br />

della terapia farmacologica, non si differenziava significativamente dal<br />

gruppo dei soggetti di controllo nel punteggio di accuratezza alla procedura<br />

2006 231

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