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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Borse di studio<br />

Studio dei meccanismi molecolari<br />

della Sclerosi Laterale Amiotrofica<br />

Arianna Casciati<br />

Introduzione<br />

La morte dei motoneuroni è il tratto caratteristico di ogni tipo di SLA ed<br />

è ormai largamente accettato che la morte di tali cellule nei pazienti avviene<br />

in seguito all’attivazione di meccanismi apoptotici. Sebbene le evidenze morfologiche<br />

dell’attivazione del programma apoptotico siano piuttosto esigue, è<br />

stato ormai accettato che l’alterazione del bilancio tra molecole anti- e proapoptotiche<br />

appartenenti alla famiglia Bcl-2 contribuisce alla degenerazione<br />

dei motoneuroni. In particolar modo è stato recentemente osservato che<br />

Bcl2a1 è selettivamente sovraepresso nel midollo spinale di topi SOD1 G93A e<br />

che tale aumento risulta essere tessuto specifico (Crosio C., Casciati A., et al.<br />

2006, Cell Death Differ 13(12): 2150-2153).<br />

La proteina Bcl2a1 presenta delle caratteristiche peculiari rispetto agli<br />

altri componenti della famiglia Bcl-2: può svolgere funzioni sia pro- che antiapoptotiche,<br />

non possiede il caratteristico dominio transmembrana comune<br />

alla proteina a funzione anti-apoptotica di questa famiglia, ed è l’unica proteina<br />

della famiglia la cui espressione è indotta dalle citochine infiammatorie<br />

quali TNFα e IL-1β. Poiché queste due citochine vengono prodotte durante il<br />

processo neuroinfiammatorio che si instaura nella fase finale della malattia e<br />

poiché i motoneuroni muoiono in seguito all’attivazione del processo apoptotico,<br />

abbiamo deciso di indagare più a fondo riguardo il ruolo biologico svolto<br />

da Bcl2a1 nel con<strong>testo</strong> SLA.<br />

Risultati e discussione<br />

L’indagine è stata svolta principalmente in due direzioni: nella prima<br />

parte del lavoro sperimentale la sovraespressione di Bcl2a1 è stata indotta in<br />

modelli cellulari neuronali danneggiati dall’azione di SOD1 G93A al fine di verificare<br />

la funzione svolta da questa proteina in modelli sperimentali neuronali.<br />

Gli esperimenti condotti sia su cellule di origine telencefalica (ETNA) che<br />

motoneuronale (NSC34) hanno dimostrato che la sovraespressione di Bcl2a1<br />

è in grado di conferire protezione nei confronti del programma apoptotico<br />

indotto dall’azione della SOD1 G93A . Tale evidenza deriva dall’osservazione della<br />

diminuzione dei livelli della forma attiva della caspasi-3 e dalla diminuzione<br />

dei nuclei positivi alla colorazione Hoechst.<br />

Sebbene la SLA colpisca selettivamente i motoneuroni, è stato dimostrato<br />

che per la progressione della malattia è necessario che si instauri un ‘dialogo’<br />

molecolare tra cellule motoneuronali e glia. In particolare, l’aumento della<br />

produzione di TNFα e dei suoi recettori in cellule di microglia e astroglia attivate<br />

sembra svolgere un ruolo cruciale nel meccanismo di morte motoneuronale<br />

‘non autonomo’ (Boillee S., Vande Velde C., Cleveland D.W., 2006, Neu-<br />

2006 223

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