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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione II<br />

Risultati e discussione<br />

In questo studio abbiamo esaminato le differenze tra cammino e corsa<br />

confrontando gli effetti della velocità (3 -12 km/h) e del tipo di locomozione<br />

(cammino o corsa).<br />

Abbiamo riscontrato che le differenze tra cammino e corsa avvengono<br />

quasi esclusivamente durante la fase di appoggio. La cinematica degli arti<br />

inferiori può essere descritta dalla covarianza tra gli angoli di elevazione.<br />

Questa ha mostrato essenzialmente di essere invariante durante la fase di<br />

pendolamento del cammino e della corsa in tutte le velocità analizzate, ma<br />

differente nella fase di appoggio. Infatti, mentre l’attivazione dei motoneuroni<br />

è piuttosto simile durante la fase di penzolamento nel cammino e nella corsa,<br />

è differente durante la fase di appoggio. Il cammino a velocità elevate non<br />

favorevoli è caratterizzato da una attivazione temporale atipica nella parte<br />

alta del midollo spinale lombare durante la fine della fase di appoggio e da un<br />

aumento rispetto alla corsa dell’attivazione dei segmenti lombosacrali. Questa<br />

ultima considerazione suggerisce che la velocità ideale per la transizione dal<br />

cammino alla corsa può essere connessa all’intensità ottimale dell’attività<br />

totale dei motoneuroni. Questi risultati supportano l’idea che due aree principali<br />

dei segnali in uscita dai generatori di schemi motori sono localizzate<br />

nella parte superiore dei segmenti spinali e sacrali.<br />

220 2006

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