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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Borse di studio<br />

intensità su spessori di volume cerebrale costituiti da immagini di ampiezza<br />

del segnale sulle quali sono state in precedenza applicate maschere di fase<br />

opportunamente elaborate. L’intera metodologia è stata implementata nello<br />

scanner a 3T per i vantaggi ottenibili dalla crescita del rapporto segnale<br />

rumore per campi più elevati e dunque per la maggior risoluzione spaziale<br />

indagabile. La sequenza utilizzata è una sequenza MEDIC (multiple-echo data<br />

image combination) che acquisisce simultaneamente immagini a diversi<br />

tempi d’eco (TE 1<br />

=21ms eTE 2<br />

=33ms sono i valori scelti).<br />

L’obiettivo principale è stata la realizzazione di maschere di fase ottimizzate<br />

per ottenere spessori di proiezione di minima intensità sottili e con il<br />

miglior contrasto segnale rumore possibile. Le lente variazioni della fase sono<br />

state eliminate con l’applicazione di un filtro Hamming bidimensionale. La<br />

creazione di maschere di fase è stata indagata mediante la realizzazione di filtri<br />

lineari, simmetrici e asimmetrici nello spazio della fase, supportata da<br />

simulazioni della fase del segnale BOLD riprodotta in forma matriciale.<br />

Le immagini venografiche sono state confrontate con le immagini di<br />

attivazione BOLD, ricavate da dati acquisiti in vivo per valori di campo<br />

magnetico pari a 1.5T e 3T. Le misure funzionali sono state progettate per<br />

stimolare differenti porzioni dell’albero vascolare cerebrale (corteccia motoria<br />

e visiva).<br />

Risultati e discussione<br />

L’innovativa scelta di acquisire per la venografia immagini a due tempi<br />

d’eco diversi, mediati durante l’elaborazione delle immagini, ha permesso di<br />

guadagnare in rapporto segnale rumore.<br />

Le simulazioni della fase del segnale hanno indicato come, in funzione<br />

dell’orientazione e della posizione del vaso rispetto al campo magnetico statico,<br />

la frazione di sangue contenuta nel voxel di interesse renda necessaria<br />

l’applicazione di filtri di scalaggio per valori della fase sia negativi che positivi.<br />

La necessità di applicare il filtro Hamming bidimensionale ha comportato la<br />

scelta di usare un filtro lineare simmetrico tra -pi/2 e pi/2.<br />

Con una sola moltiplicazione delle maschere di fase per la corrispettiva<br />

immagine di ampiezza, è attualmente possibile ricavare le immagini venografiche<br />

eseguendo una proiezione di minima intensità su uno spessore selezionato<br />

di soli 4mm, superando così i limiti delle attuali pubblicazioni riguardanti<br />

metodi venografici (Reichenbach J.R. et al., 1998, Magn Reson Mater in<br />

Biol, Phys and Med 6: 62-69; Reichenbach J.R. et al., 2000, J Computer Assist<br />

Tomo 24(6): 949-957; Reichenbach J.R. and Haacke E.M., 2001, NMR Biomed<br />

14(7-8): 453-467), che eseguono proiezioni di minima intensità su spessori<br />

dell’ordine dei 10-20 mm. Il lavoro di ottimizzazione svolto ha così permesso<br />

il confronto con le immagini fMRI il cui spessore di volume cerebrale acquisito<br />

è di norma dell’ordine dei 3-4 mm.<br />

L’elaborazione dei dati funzionali è stata fatta calcolando le immagini di<br />

attivazione visiva e motoria, su due strade parallele: sulle immagini estratte al<br />

secondo tempo d’eco (equivalenti alle immagini fMRI convenzionali) e sulle<br />

immagini parametriche in T2*.<br />

2006 213

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