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Linea G.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: <strong>Linea</strong> di ricerca corrente G<br />

G.1.2. – Studio caso-controllo: il ruolo del sesso (Stefano Paolucci)<br />

Ci si propone di completare lo studio caso-controllo sul ruolo prognostico<br />

del sesso nel recupero post-ictale. Tale fattore è stato sempre considerato<br />

di importanza secondaria, ma la maggior parte dei dati deriva da studi<br />

con analisi multivariate in cui il peso dei fattori più potenti (età, intervallo<br />

pre-lesionale, gravità neurologica, presenza di disturbi cognitivi…) tendeva<br />

a coprire il ruolo di fattori meno rilevanti. Lo studio, di tipo caso-controllo,<br />

si propone di verificare l’impatto del fattore sesso in due popolazioni di<br />

pazienti ricoverati per riabilitazione di un primo episodio ischemico cerebrale,<br />

omogenee per età, intervallo pre-riabilitativo e gravità neurologica.<br />

Attualmente sono stati arruolati 440 pazienti, 220 maschi e altrettante<br />

femmine, e si sta procedendo all’elaborazione dei dati a disposizione.<br />

G.1.3 – Efficacia del trattamento con rivastigmina in pazienti post-ictali<br />

con cerebrolesione destra ed emidisattenzione (Stefano Paolucci)<br />

Lo studio, articolato originariamente su 24 mesi, si proponeva di valutare<br />

se un trattamento con rivastigmina, farmaco inibitore dell’acetilcolinesterasi e<br />

butirrilcolinesterasi, normalmente utilizzato per il trattamento dei disturbi<br />

cognitivi in corso di malattia di Alzheimer, fosse in grado di modificare le performances<br />

cognitive e funzionali di pazienti con cerebrolesione destra postictale<br />

ed allegati deficit visuo-spaziali.<br />

Nonostante la difficoltà di arruolamento, sia per la scarsa frequenza del<br />

disturbo, sia per le difficoltà di concessione del consenso da parte di alcuni<br />

pazienti, ci si propone di continuare lo studio. Infatti attualmente sono stati<br />

arruolati 9 pazienti (4 in trattamento con il farmaco e 5 nel gruppo di controllo).<br />

G.1.4 – La spalla dolorosa dell’emiplegico (Alessandra Pompa)<br />

Il dolore di spalla nel paziente affetto da emisindrome piramidale è una<br />

complicanza frequente, che si osserva generalmente entro 6 mesi dall’evento<br />

ictale. La prevalenza riportata in letteratura varia dal 34% all’84%. Questa<br />

ampia variazione dipende da diversi fattori, essenzialmente metodologici (criteri<br />

diagnostici, di selezione dei pazienti, di variabilità dei tempi di studio…).<br />

Obiettivi<br />

• Il primo obiettivo del nostro studio è quello di valutare la prevalenza<br />

della spalla dolorosa entro 12 mesi dall’evento ictale e le sue importanti ripercussioni<br />

sulla riabilitazione motoria e sull’equilibrio psicologico del paziente.<br />

• Il secondo obiettivo è studiare le cause della spalla dolorosa dell’emiplegico.<br />

Ci aspettiamo di riscontrare alterazioni delle strutture molli periarticolari<br />

in una percentuale di casi superiore a quella riportata in letteratura grazie<br />

alla maggiore sensibilità diagnostica della RM. L’alta prevalenza delle alterazioni<br />

infiammatorie periarticolari giustificherebbe l’alta percentuale di successi<br />

riportati in letteratura del trattamento con infiltrazioni steroidee.<br />

582 2006

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