Linea G.pdf - Fondazione Santa Lucia
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Ricerca clinica traslazionale<br />
utilizzato per questo studio rappresentato da una comune videocamera digitale<br />
Canon MV5i, un PC IBM ed il KineView.<br />
Il KineView è un software di analisi del movimento in 2D, sviluppato in<br />
ambiente Windows XP, in grado di rilevare ed analizzare i cambiamenti di posizione<br />
di particolari marcatori applicati sul corpo dei soggetti in esame. I markers<br />
utilizzati in questo progetto sono di tipo passivo, si limitano cioè a trasferire<br />
segnali ottici riflessi ad una telecamera senza emissione di ultrasuoni, ed hanno il<br />
vantaggio di non avere fili per l’alimentazione ad essi collegati garantendo al soggetto<br />
una maggiore libertà di movimento. Tali markers, di colore bianco e del diametro<br />
approssimativo di 2.5 cm, devono essere posizionati con del nastro bi-adesivo<br />
sull’arto di interesse, prima dell’acquisizione video, in corrispondenza di<br />
punti anatomici ben definiti, secondo quanto previsto dal modello biomeccanico<br />
di Helen Hayes (Kadaba M.P., Ramakrishnan H.K.,Wootten M.E. (1990) J Orthop<br />
Res 8(3): 383-392). Le immagini video vengono acquisite ad una frequenza di<br />
campionamento di 25 fotogrammi al secondo con una videocamera digitale posta<br />
ad una distanza di 4 metri dal piano di progressione e perpendicolarmente allo<br />
stesso e vengono poi elaborate attraverso il software in dotazione per ricavarne le<br />
rispettive coordinate in mm su un piano di assi cartesiani. Dal filmato acquisito<br />
mediante KineView vengono quindi ricavati i seguenti parametri spazio-temporali<br />
relativi alla deambulazione del soggetto in esame: velocità del cammino (walk<br />
speed), cadenza (cadence), simmetria del passo (stride simmetry), lunghezza del<br />
passo (stride length), lunghezza del semipasso (step length), durata della fase di<br />
carico (stand phase), durata della fase di oscillazione (swing phase), durata della<br />
fase di doppio appoggio (double support); vengono inoltre calcolate per l’articolazione<br />
tibio-tarsica il valore dell’angolo articolare, la velocità angolare e l’accelerazione<br />
angolare in ciascun fotogramma. Tutti i dati vengono salvati e registrati<br />
sotto forma di grafici ed esportati su Excel per ulteriori elaborazioni e per la<br />
documentazione del lavoro effettuato.<br />
G.4.3 – Sviluppo di un protocollo diagnostico per la valutazione<br />
del disturbo di analisi sequenziale in soggetti con patologia<br />
cerebellare (Maria G. Leggio)<br />
In conseguenza della dimostrazione sia della complessità di rapporti anatomici<br />
che della stretta interdipendenza funzionale tra cervelletto e corteccia,<br />
l’interpretazione della organizzazione del sistema cerebro cerebellare è stata<br />
oggetto di una profonda revisione negli ultimi anni (Molinari et al., 2002). Di<br />
particolare interesse a tal proposito è il riconoscimento che cervelletto e corteccia<br />
agiscono in sintonia anche in compiti non motori e che il “ coupling ”<br />
funzionale non è limitato alle strutture frontali ma riguarda anche aree associative<br />
parietali, prefrontali e limbiche.<br />
Nell’ambito delle diverse teorie inerenti il funzionamento dei circuiti cerebellari<br />
è stato proposto che una possibile chiave di lettura dell’intervento<br />
cerebellare in ambito motorio sia la capacità di riconoscere e controllare la<br />
generazione delle sequenze necessarie per l’attuazione dei movimenti pluriarticolari<br />
(Braitenberg et al., 1997). È stato ipotizzato, quindi, che un ruolo specifico<br />
del cervelletto tanto in compiti motori (Braitenberg et al., 1997) quanto<br />
2006 589