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Luglio - Gruppo Torsanlorenzo

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grans Lour., bella oleacea proveniente dal lontano oriente<br />

che, con i fiori bianchi e le foglie lucenti, appare tra<br />

meravigliose Cycas revoluta Thunb., i “barbuti” stipiti<br />

dei Trachycarpus fortunei H.Wendl. e gli esili fusti delle<br />

Tetrapanax papirifera K.Koch.<br />

Splendidi alberi ornamentali sono le esuberanti e sempreverdi<br />

Cinnamomum camphora J.S.Presl., dal cui<br />

legno e foglie si estrae l’essenza di canfora.<br />

Frantumando una foglia di questo albero è possibile<br />

assaporare un forte profumo d’oriente. Tra le curiosità<br />

botaniche del giardino non può passare inosservata la<br />

maestosa fioritura della Doryanthes palmeri A. W.Hill,<br />

pianta cespitosa australiana, con foglie lunghe e semirigide<br />

a forma di spada, da cui emerge un’imponente<br />

infiorescenza di colore rosso scarlatto, eretta e che si<br />

lascia ammirare per diversi mesi, mantenendo intatto il<br />

suo splendore.<br />

Tra le fioriture importanti del Parco riscuote certamente<br />

una grande ammirazione la Jacaranda mimosifolia D.<br />

Don dell’Argentina. La fioritura esplode in primavera e<br />

con i suoi fiori turchini a portamento pendulo emerge tra<br />

il verde delle palme creando un gioco cromatico di rara<br />

bellezza. Tra i fiori più rari e belli del giardino troviamo<br />

l’Eupatorium sordidum Less., del Messico, erbacea<br />

vigorosa con foglie carnose, verde intenso e con fiori<br />

bellissimi, grandi, vaporosi, leggeri e di colore azzurro<br />

violaceo. Tra le piante più rare del Parco occupano un<br />

posto di rilievo le cicadaceae.<br />

Tra queste segnaliamo il Dioön edule Lindl., originario<br />

del Messico, l’Encephalartos altensteinii Lehm. del Sud<br />

Africa, gli splendidi Encephalartos horridus Lehm. e<br />

Encephalartos trispinosus Lehm., E. lehmannii Lehm. e<br />

E. villosus Lehm., che costituiscono gli ultimi resti di<br />

un’antica e ben più ampia presenza sul pianeta, della<br />

quale rimangono tracce fossili a partire dall’era<br />

Mesozoica.<br />

Ma certamente il Parco di Villa Ormond è il paradiso per<br />

gli appassionati di palme. Tutto il giardino può essere<br />

considerato un affascinante “Palmetum”.<br />

Parte delle palme sono centenarie e altre sono di recente<br />

introduzione mentre alcune in fase di acclimatazione<br />

sperimentale.<br />

Nell’insieme possiamo osservare oltre quaranta specie<br />

provenienti da tutti i continenti e svariate latitudini.<br />

Di particolare interesse si segnalano la Bismarckia nobilis<br />

H.Wendl., bellissima palma dalle grandi foglie di<br />

colore argenteo e la Brahea armata S.Watson, elegante<br />

palma della California, dalle splendide foglie grigioazzurro<br />

e dall’infiorescenza lunghissima, decombente di<br />

colore giallo.<br />

Accanto a queste primeggiano le superbe Washingtonia<br />

robusta H.Wendl. Con il loro sottile stipite proiettano la<br />

loro chioma ad altezze superiori ai 20 metri, sovrastando<br />

le Phoenix dactylifera L. e P. canariensis hort., che con<br />

20<br />

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