Luglio - Gruppo Torsanlorenzo
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Il Parco di Villa Ormond<br />
di Claudio Littardi - dottore agronomo<br />
Chi ha occasione di visitare il Parco di Villa Ormond è<br />
accolto da una festa di colori, un trionfo di piante tropicali,<br />
palme, strelitzie, banani e non può fare a meno di<br />
restare meravigliato da questa piacevole armonia della<br />
natura.<br />
La Villa e il Parco rappresentano una traccia indelebile,<br />
sopravvissuta al tempo, lasciata alla città di Sanremo<br />
dalla famiglia Ormond. Il legame tra Sanremo e la famiglia<br />
Ormond ebbe inizio nel lontano 1875 quando<br />
Michel Luis, commerciante di tabacco svizzero, acquistò<br />
la proprietà immobiliare Rambaldi per consentire alla<br />
giovane moglie di beneficiare del salubre clima marino<br />
della Riviera.<br />
A seguito del disastroso terremoto del 1887 l’edificio fu<br />
danneggiato e gli Ormond decisero la costruzione di una<br />
nuova Villa. Fu incaricato l’architetto ginevrino Emile<br />
Réverdin che progettò seguendo uno stile neoclassico<br />
molto sobrio. La pietra fu fatta giungere da Tolone, i<br />
manufatti di ferro dalla Svizzera, i vetri delle finestre da<br />
St. Gobain e le stoffe interne tessute da laboratori di<br />
Parigi. L’abitazione fu arricchita con preziose opere<br />
d’arte provenienti da prestigiose collezioni italiane e<br />
straniere. Ospiti illustri della Villa furono il Principe ereditario<br />
di Germania e il Duca d’Aosta.<br />
La giovane signora Marie Margherite Renet, nata a<br />
Versailles, oltre al buon gusto e l’amore per l’arte dimostrò,<br />
ben presto, di avere una spiccata sensibilità per il<br />
giardino. Fece piantare palme, alberi da frutto e piante<br />
esotiche tropicali.<br />
Il clima di Sanremo facilitò quest’opera d’acclimatazione<br />
che, estesa a tutti i giardini dell’epoca, contribuì a trasformare<br />
la città in una splendida oasi esotica.<br />
Nel 1928 l’Amministrazione Comunale acquistò la Villa<br />
con il Parco, che vennero in parte trasformati per accogliere<br />
mostre e convegni.<br />
I terrazzamenti liguri furono eliminati in favore di viabilità<br />
comode e scenari nuovi. Avvenimenti di grande rilievo<br />
sono state le Biennali della Floricoltura.<br />
Dopo il secondo conflitto mondiale seguirono alcuni<br />
decenni di trascuratezza e di opere improvvisate.<br />
Nel 1995 l’Amministrazione Comunale decise di eseguire<br />
una serie di opere di recupero e riqualificazione del<br />
Parco.<br />
Gli asfalti della viabilità interna furono sostituiti con<br />
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