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La festa dello Stadio Euganeo
La XXIV edizione del Meeting di Padova va in archivio con due nuovi record della manifestazione,
sotto gli occhi di RaiSport e del presidente della Fidal Arese.
Il presidente de’ Stefani: «Grande
successo di pubblico nonostante
la partita dell’Italia: l’atletica
ha battuto il calcio». Emozioni dai
giovani con il Campus Nike
e i bambini che invadono la pista
PH Antonio Muzzolon
PH Antonio Muzzolon
Padova 04.09.10. Due record del Meeting e l’entusiasmo
di migliaia di persone, accorse allo Stadio
Euganeo per ammirare i campioni dell’atletica
internazionale. La XXIV edizione del Città di Padova
va in archivio così, con le emozioni regalate
dal ritorno di Justin Gatlin che vince i 100 metri,
con i primati della manifestazione siglati dalla diciassettenne
keniana Purity Cherotich Rionoripo
nei 3.000 (8’47”41, con ben quattro atlete sotto
agli 8’50”), e dalla tedesca Christina Obergfoll,
argento a Barcellona, nel giavellotto femminile
(63.39). Ma soprattutto, va in archivio con l’ennesima
dimostrazione di calore del pubblico di casa.
“Mi fa piacere rimarcare che Padova ha risposto
ancora una volta nel migliore dei modi all’invito
dell’atletica e lo ha fatto nonostante ci fosse la
concorrenza della partita di calcio dell’Italia in
contemporanea con l’evento. Per dirlo con una
battuta, l’atletica ha battuto il calcio.”, afferma
Federico de’ Stefani, presidente di Assindustria
Sport, la società che organizza il Meeting con il
prezioso sostegno del Comune, della Camera di
Commercio di Padova, di Confindustria Padova
e di Fischer e Nike. “Segno che la passione per la
regina degli sport è radicata nella nostra realtà,
come dimostrano anche gli stessi numeri, con
oltre 2.300 tesserati alla Fidal nella nostra provincia.
Tutto l’appuntamento è stato trasmesso in
diretta su RaiSport Uno e in differita di un’ora su
Rai Sport Due, mentre nel pomeriggio su Rai Tre:
mi piace rimarcarlo, perché solo pochi altri eventi
riescono a regalare a Padova una vetrina televisiva
così importante”. In tribuna, per l’occasione,
anche il presidente della Fidal Franco Arese,
accompagnato dal Dt Francesco Uguagliati. In
campo, tra le immagini più belle, ci sono state invece
quelle regalate dai ragazzi. “Indubbiamente
– continua de’ Stefani – penso alle promesse del
mezzofondo italiano coinvolte nel Campus Nike
grazie al contributo delle Fiamme Gialle e penso
ai tanti bambini che hanno invaso la pista quando
abbiamo aperto i cancelli, al termine della manifestazione.
Vedere un campione olimpico come
Justin Gatlin che si ferma sorridente a firmare autografi
e vedere i bambini che provano il salto in
lungo o uno sprint alla partenza dei 100 metri fa
capire quanto il Meeting sia importante nel fare
da traino per avvicinare i più giovani all’atletica.
Ancora una volta viene dai bambini la fotografia
che meglio esprime le emozioni della serata”.
Presentazione della
squadra del Petrarca
Il nuovo Petrarca è stato presentato il 10 settembre
in Comune a Padova alla presenza dell’assessore
allo sport Zampierie e del presidente
del Coni Dino Ponchio. “In questo nuovo torneo
– ha detto il presidente del Petrarca Rugby Enrico
Toffano – senza Treviso e Viadana, che come
è noto parteciperanno ad un altro campionato
con le squadre europee, noi abbiamo le carte
in regola per imporci fin da subito. Su di noi c’è
grande aspettativa, non ci nasconderemo e cercheremo
di lottare per il titolo”. Quest’anno sarà
ricco anche di contorno con il museo dedicato
alla storia del Petrarca Rugby al San Gaetano, che
sarà allestito nel periodo tra marzo e aprile 2011”.
Tra i nuovi giocatori anche Scott Palmer (terza
linea, classe ’77, 4 scudetti col Benetton, dal 2008
a Venezia Mestre, 12 caps con l’Italia, ha giocato
anche negli All-Blacks, bello e simpatico, vanta
anche un “love affair” con Elisabetta Canalis), Michele
Sutto (24 anni, seconda linea, ultime 4 stagioni
alla Benetton), Laert Naka (pilone, classe
90) entrambi del Benetton, Diog Kungi, terza
linea, classe 1976, principe dell’isola Waiuku in
Nuova Zelanda. Abbiamo chiesto come vede
la prossima stagione il capitano della squadra
Nicola Bezzati, terza linea, 28 anni, cresciuto
nel vivaio del Petrarca: “Siamo carichi e concentrati
per fare bene, abbiamo obiettivi molto alti”.
Niente tessera dello sportivo come per il calcio,
per accedere a una partita di rugby: “Il nostro
mondo ha una cultura diversa, con grandi valori,
non avremo mai bisogno della tessera”. Dopo gli
ultimi mondiali di calcio, visti gli errori (umani..)
anche di arbitri internazionali, si è tanto parlato
di introdurre la moviola, uno strumento che nel
rugby già esiste. “Sarebbe giusto oltre che utile.”
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