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Objekt Report anno 3 - numero 9 - marzo 2005<br />

■ risanamento ■ restauro ■<br />

I Objekt<br />

Report<br />

N to del degrado degli<br />

Protagonisti<br />

del cantiere<br />

el numero precedente,<br />

affrontando l’argomen-<br />

intonaci, abbiamo posto<br />

l’attenzione sulla frenesia del<br />

mondo delle costruzioni che genera<br />

una qualità esecutiva discutibile<br />

e accelera il degrado dell’edificio.<br />

La fretta però non è l’unica causa<br />

del degrado, anzi esso è riconducibile<br />

a una serie di eventi che coinvolgono<br />

tutti i Protagonisti del<br />

cantiere. Nei recenti incontri tecnici<br />

organizzati da Röfix per confrontare<br />

le esperienze di lavoro e<br />

promuovere i nostri materiali,<br />

abbiamo parlato spesso dei<br />

Protagonisti del cantiere,<br />

persone e soggetti da cui dipende<br />

la riuscita della cosiddetta<br />

“esecuzione a regola d’arte”.<br />

La filosofia del restauro Röfix<br />

è imperniata sull’effettiva collaborazione<br />

con i Protagonisti del cantiere<br />

al fine di poter interagire per<br />

raggiungere l’obiettivo comune.<br />

Il primo protagonista, in ordine di<br />

apparizione, è il Committente,<br />

che con la sua richiesta, dà l’avvio<br />

a tutto il processo.<br />

Il Progettista ha il compito di prevedere<br />

la fattibilità tecnica e di<br />

renderla eseguibile rispettando i<br />

canoni estetici richiesti, confrontandosi<br />

con la Direzione Lavori in<br />

caso di necessità.<br />

La Direzione Lavori ha il controllo<br />

dell’esecuzione, vigila sul<br />

corretto utilizzo dei materiali, sui<br />

tempi, rispettando il progetto e<br />

collaborando con l’Impresa esecutrice.<br />

A quest’ultima è affidata l’esecuzione<br />

dei lavori che eseguirà a<br />

regola d’arte, in collaborazione<br />

con le Aziende fornitrici di mano<br />

d’opera e materiali. Le Aziende<br />

fornitrici di materiali (nel nostro<br />

caso malte, intonaci ecc.), devono<br />

soddisfare le richieste dell’Impresa<br />

e rispettare le direttive del progetto,<br />

soprattutto se l’edificio da<br />

restaurare è sottoposto a vincolo<br />

dalla Soprintendenza ai Beni<br />

Culturali che richiederà sicuramente<br />

l’utilizzo di materiali simili<br />

agli originari, adeguatamente<br />

applicati e in alcuni casi<br />

un “intervento minimo”, atto a<br />

conservare il più possibile<br />

l’esistente e a permettere successivi<br />

restauri. Nelle pagine che seguono<br />

cercheremo di creare continuità<br />

di pensiero fra i Protagonisti<br />

del cantiere ed<br />

i Protagonisti del degrado,<br />

tentando di non limitarci semplicemente<br />

a sollevare il problema,<br />

ma di proporre delle soluzioni.<br />

Marco Grossi<br />

Direttore Responsabile<br />

mgrossi@roefix.com<br />

speciale<br />

■ Gli edifici, è noto, sono esposti all’azione<br />

degli agenti atmosferici e ne subiscono l’aggressione.<br />

Questo degrado si è accentuato<br />

nell’ultimo secolo, in seguito all’inquinamento<br />

generato dall’uomo che persegue<br />

una sfrenata industrializzazione.<br />

Autorizzazione<br />

DCO/DC Bolzano/PDI/692/2003<br />

20 06 2003<br />

anno 3<br />

numero 9<br />

marzo<br />

2005<br />

I Protagonisti<br />

del Degrado<br />

Il degrado atmosferico può aver avuto<br />

come alleato chi ha commesso valutazioni<br />

superficiali nel progettare, nel costruire, nel<br />

proporre e utilizzare i nuovi leganti come<br />

risolutivi e duraturi. Pensando a un edificio<br />

degradato si è portati a immaginare una<br />

facciata di un’abitazione o di un palazzo<br />

con la pittura o il rivestimento ammalorato<br />

e in fase di distacco. Questa, però, è<br />

solo la manifestazione del degrado , di cui<br />

cerchiamo ora di riassumere una parte<br />

delle cause, individuando i Protagonisti<br />

del Degrado.


2<br />

segue da pag. 1<br />

■ Il primo passo verso un<br />

degrado accelerato si compie<br />

cadendo in errori di valutazione<br />

progettuale, soprattutto<br />

dovuti a inesperienza,<br />

causata da un rapporto scuolacantiere<br />

sicuramente migliorabile.<br />

Più grave è invece la frequente<br />

mancata verifica dell’esecuzione<br />

dei lavori di<br />

manutenzione, ordinaria o<br />

straordinaria, che dovrebbe<br />

essere effettuata dalla<br />

Direzione Lavori, magari in<br />

totale assenza di diagnostica,<br />

che conduce spesso ad<br />

un’esecuzione impropria.<br />

■ Vale la pena di<br />

approfondire il tema<br />

dell’esecuzione per evidenziare<br />

come la competenza<br />

delle maestranze<br />

sia ormai cosa<br />

rara, portata sulla soglia<br />

dell’estinzione dai prodotti<br />

confezionati con<br />

leganti moderni, di facile<br />

applicazione e che<br />

non richiedono specializzazione.<br />

■ La preparazione del supporto<br />

e i tempi di maturazione<br />

sono dimenticati, ma si<br />

apre così la porta all’utilizzo<br />

di materiali che, a fronte di<br />

un pratico impiego, provocheranno<br />

degrado dovuto a<br />

incompatibilità, fisica o chimica,<br />

con il supporto e i<br />

materiali originari, causati da<br />

differenti moduli elastici o da<br />

formazione di ettringite o<br />

thaumasite.<br />

■ Il contesto ambientale è<br />

spesso sottovalutato, ma le<br />

diverse condizioni climatiche<br />

che il nostro Paese può vantare<br />

ci obbligano all’utilizzo di<br />

prodotti appropriati che riescano<br />

a mantenere nel tempo<br />

una prestazione soddisfacente,<br />

permettendo all’edificio di<br />

invecchiare ma senza compromettere<br />

le successive<br />

manutenzioni.<br />

speciale Degrado<br />

Diagnostica: verifica del supporto<br />

intonaco<br />

base calce<br />

Fare manutenzione significa<br />

affrontare precedenti interventi<br />

che in molti casi sono<br />

stati affrontati pensando (o<br />

illudendosi) che quello in<br />

corso fosse l’ultimo, utilizzando<br />

materiali che hanno compromesso<br />

qualsiasi possibilità<br />

di interventi successivi.<br />

Ripristino eseguito con garza e resine<br />

intonaco<br />

base cemento<br />

■ Questi argomenti ci portano<br />

a trattare i concetti di reversibilità<br />

e minimo intervento, cioè<br />

ad affrontare il restauro pensando<br />

a chi dovrà lavorare successivamente.<br />

“<br />

il principio di<br />

minimo intervento<br />

si presta a definire<br />

una buona<br />

gestione del<br />

restauro preventivo,<br />

della manutenzione<br />

conservativa,<br />

della conservazione<br />

programmata<br />

di un edificio<br />

Donatella Fiorani,<br />

Il Minimo Intervento nel Restauro.<br />

Arkos - Nardini Editore,<br />

Firenze 2004,<br />

pag. 22 nota 14<br />

”<br />

Particolare di intonaco<br />

dove si contano<br />

almeno quattro strati<br />

Colonna rivestita con<br />

prodotti cementizi


Sabato 22 e domenica 23<br />

gennaio è stata inaugurata la<br />

nuova sede di Fontanafredda<br />

(PN). Lo stabilimento nasce in<br />

sostituizione della filiale di<br />

Marcon, attiva dal 1990, che<br />

non era più in grado di far fronte<br />

alle grandi richieste di vendita.<br />

La costruzione della nuova<br />

sede è iniziata nel mese di<br />

marzo 2004, su progetto architettonico<br />

ed esecutivo del<br />

Geom. Cleto Del Ben.<br />

I calcoli statici, la direzione<br />

lavori e il coordinamento della<br />

sicurezza sono stati affidati<br />

■ Fra i protagonisti del degrado<br />

i più evidenti sono i fattori<br />

ambientali:<br />

escursioni termiche,<br />

dannose per l’edificio e pericolose<br />

durante l’esecuzione;<br />

all’Ing. Diego Sedran.<br />

Su un’area complessiva di<br />

15.250 m 2 è stato costruito<br />

l’edificio produttivo di 3.600<br />

m 2 , di cui 340 m 2 di uffici. A<br />

Fontanafredda è stato possibile<br />

realizzare un impianto di<br />

preparazione della sabbia<br />

completamente automatico,<br />

con annesso impianto di<br />

miscelazione. Si tratta di un<br />

centro di produzione altamente<br />

tecnologico realizzato<br />

con il massimo rispetto<br />

dell’ambiente circostante.<br />

L’inaugurazione ha riscosso<br />

un grande successo: più di<br />

400 i presenti, tra cui i vertici<br />

del gruppo RÖFIX: i proprietari<br />

Hermann e Ludwig<br />

Wehinger, il presidente del<br />

Collegio Sindacale Dott.<br />

Steurer e il direttore generale<br />

Dott. Michel Graber,<br />

oltre a rappresentanti delle<br />

sedi RÖFIX di Slovenia,<br />

Svizzera e Ungheria.<br />

Gli ospiti hanno effettuato<br />

una visita guidata dello stabilimento,<br />

guidati dall’Ing.<br />

Maurizio Bonetto che ha<br />

illustrato le caratteristiche<br />

dell’impianto e<br />

le varie fasi di lavorazione<br />

della materia<br />

prima (carbonato<br />

di calcio) che viene<br />

estratta dalle cave che si trovano<br />

in prossimità dell’impianto,<br />

e successivamente<br />

macinata, premiscelata e confezionata.<br />

L’Ing. Bonetto ha descritto le<br />

diverse tappe del processo<br />

produttivo, sottolineandone<br />

le caratteristiche di pieno<br />

rispetto dell’ambiente e della<br />

persona. L’impianto è infatti<br />

completamente automatizzato<br />

e sicuro e la lavorazione<br />

non produce né scarti né gas<br />

di scarico. Vi è un’emissione<br />

minima di polveri, inferiore a<br />

speciale Degrado<br />

le aggressioni biologiche<br />

sempre più frequenti, causate<br />

da alghe e muffe che approfittano<br />

di finiture e rivestimenti<br />

organici di qualità sempre<br />

più scarsa;<br />

anno 3 numero 9 marzo 2005 3<br />

Inaugurata la nuova sede<br />

a Fontanafredda<br />

l’inquinamento atmosferico<br />

in aumento, che riduce i<br />

tempi di intervallo fra le diverse<br />

manutenzioni, anche per l’azione<br />

dell’anidride solforosa<br />

che agisce sui materiali calcarei<br />

e, ossidandosi, attende l’acqua<br />

meteorica che contribuisce alla<br />

reazione con l’anidride solforica<br />

per formare acido solforico<br />

che corroderà i carbonati di<br />

calcio, trasformandoli in solfato<br />

di calcio (gesso) che verranno<br />

dilavati dalla stessa pioggia;<br />

l’umidità di risalita, dovuta<br />

alla capillarità dei materiali<br />

costruttivi, che nel suo viaggio<br />

1mg/m 3 .<br />

L’impianto è dotato inoltre<br />

di filtri a salvaguardia<br />

dei lavoratori e dell’ambiente.<br />

Dal calcare estratto<br />

dalle cave circostanti<br />

si producono tramite<br />

macinatura quattro tipi<br />

di sabbie selezionate che<br />

vengono successivamente<br />

miscelate con leganti<br />

idraulici o aerei per ottenere<br />

il prodotto finito.<br />

Nello stabilimento di<br />

Fontanafredda vengono<br />

prodotti intonaci, malte<br />

da muro e massetti.<br />

La regolazione continua<br />

del dosaggio del prodotto<br />

è una delle novità di<br />

questo impianto.<br />

Alla base della torre di<br />

miscelazione, alta più di<br />

30 m, si trova la postazione<br />

per il carico sfuso<br />

dei camion, dove possono<br />

essere caricati fino a 10<br />

camion al giorno.<br />

Al termine della visita dello<br />

stabilimento si è svolta la cerimonia<br />

di inaugurazione, a cui<br />

hanno presenziato diverse<br />

autorità che hanno portato il<br />

loro saluto e augurio: il<br />

Sindaco di Fontanafredda<br />

Giovanni Baviera, l’ex sindaco<br />

Loris Saldan e l’Arch.<br />

verso l’esterno della muratura<br />

veicola i sali igroscopici che,<br />

con la loro azione, disgregano<br />

gli intonaci e le finiture, manifestando<br />

il più comune dei<br />

degradi.<br />

Da sinistra: Loris Saldan e Giovanni Baviera, rispettivamente ex sindaco e sindaco<br />

attuale di Fontanafredda e il direttore generale del Gruppo RÖFIX<br />

Michael Graber<br />

Franco Pessot in rappresentanza<br />

del collegio dei costruttori<br />

di Pordenone.<br />

■ RÖFIX SpA<br />

Zona Industriale<br />

Le Forcate 3<br />

33074 Fontanafredda<br />

(PN)<br />

Come sempre, su queste pagine<br />

non si pretende di essere<br />

esaustivi, quelle elencate sono<br />

solo una parte delle problematiche<br />

che dobbiamo affrontare<br />

quotidianamente nei cantieri e<br />

le soluzioni non sono solo nei<br />

materiali adeguati, ma nella<br />

tempestività dell’intervento,<br />

nella diagnostica, nella corretta<br />

e competente esecuzione, nel<br />

confronto delle esperienze e<br />

nella collaborazione effettiva<br />

dei Protagonisti del Cantiere.


Röfix Alghicida<br />

4<br />

■ Soluzione pronta per l’uso, per il risanamento di facciate<br />

e altre superfici, da applicare a pennello, contenente<br />

una combinazione di agenti che distrugge alghe, macchie<br />

e muffe. È ideale per distruggere i microorganismi che<br />

abbiano aggredito gli intonaci delle facciate oppure altri<br />

materiali (Rivestimanti, pannelli, calcestruzzo ecc.).<br />

Solo per uso esterno su qualsiasi tipo di fondo.<br />

Si può impiegare senza problemi anche su pannelli in<br />

polistirolo, senza pericolo di corrosione. Si può usare<br />

come impregnante prima della nuova tinteggiatura e<br />

come sottofondo in punti difficili prima della pittura.<br />

Altamente efficace, perchè crea uno strato protettivo.<br />

Trattamento di manutenzione delle superfici: Applicare<br />

RÖFIX Alghicida senza diluire. Dopo 2-3 giorni la colonia<br />

d’alghe e il colore nero sono scomparsi. In punti molto<br />

compromessi potrebbe rendersi necessario un secondo<br />

trattamento. Tempo di maturazione: ca. 1 giorno. Pulire<br />

quindi con l’apparecchiatura ad alta pressione. In caso di<br />

superfici esposte, ossia soggette a frequenti e persistenti<br />

fenomeni d’umidità, dopo la pulizia si consiglia di applicare<br />

un’altra mano di RÖFIX Alghicida a titolo preventivo<br />

(in tal caso non pulire più la superficie). Il prodotto<br />

può essere applicato a pennello oppure a spruzzo su<br />

superfici asciutte.<br />

news<br />

Anche quest’anno RÖFIX sarà<br />

presente con un proprio stand<br />

(Pad. 5 – Stand B10-14) al Salone<br />

del Restauro di Ferrara, che si<br />

terrà presso l’Ente Ferrara Fiere<br />

dal 7 al 10 aprile 2005.<br />

In tale occasione, inoltre, RÖFIX<br />

organizzerà un incontro tecnico<br />

dal titolo: “Reali problematiche di<br />

un cantiere di restauro: le nostre<br />

Consumo:<br />

ca. 0,15 - 0,20<br />

kg/m2 /mano<br />

Peso specifico:<br />

ca. 1 kg/litro<br />

Confezione:<br />

In taniche di plastica<br />

da 10 litri<br />

Röfix al<br />

Salone del Restauro<br />

di Ferrara<br />

Röfix in Italia<br />

soluzioni in un cantiere virtuale”<br />

che avrà luogo giovedì 7 aprile<br />

alle ore 12.30, presso la sala A, al<br />

primo piano (fra Pad. 3 e 4).<br />

Relatori dell’incontro saranno<br />

Marco Grossi, Product Manager<br />

Divisione Restauro ed Ermanno<br />

Bellucci, Responsabile Tecnico<br />

Settore Restauro per le regioni Val<br />

d’Aosta, Piemonte e Liguria.<br />

sedi<br />

Röfix SpA<br />

via Venosta 70 - 39020 Parcines - BZ<br />

tel. +39 0473 966100 - fax +39 0473 966150<br />

office.partschins@roefix.com<br />

Röfix SpA<br />

Z.I. Le Forcate, 3<br />

33074 Fontanafredda - PN<br />

tel. +39 0434 599100 - fax +39 0434 599150<br />

office.fontanafredda@roefix.com<br />

Röfix SpA<br />

via Campi Grandi 4 - 25080 Prevalle - BS<br />

tel. +39 030 6801644 - fax +39 030 6801052<br />

office.prevalle@roefix.com<br />

Röfix SpA<br />

via Molini 55 - 25017 Lonato - BS<br />

tel. +39 030 9133044 - fax +39 030 9135648<br />

office.lonato@roefix.com<br />

Röfix SpA<br />

via Bongiasca 1364 - 21020 Comabbio - VA<br />

tel. +39 0332 961430 - fax +39 0332 961056<br />

office.comabbio@roefix.com<br />

Röfix Impregnante/Consolidante<br />

i tecnici di zona<br />

VAL D’AOSTA/PIEMONTE/LIGURIA<br />

Ermanno Bellucci<br />

cell. 335 7445789<br />

c/o sede Röfix di Comabbio - VA<br />

tel. 0332 961430<br />

LOMBARDIA<br />

Roberto Fellegara<br />

cell. 335 6324400<br />

Alessandro Zolli<br />

cell. 393 3321664<br />

c/o sede Röfix di Comabbio - VA<br />

tel. 0332 961430<br />

VENETO/FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

Enrico Pezzutto<br />

cell. 335 8266955<br />

c/o sede Röfix<br />

di Fontanafredda - PN<br />

tel. 0434 599100<br />

EMILIA ROMAGNA<br />

Roberto Fellegara<br />

cell. 335 6324400<br />

c/o sede Röfix di Prevalle - BS<br />

tel. 030 680164<br />

■ Prodotto pronto all’uso, privo di solventi, per il restauro<br />

di murature in pietra naturale danneggiate dagli<br />

agenti atmosferici. A base di estere silicico. Idoneo per<br />

tutti i materiali da costruzione minerali e assorbenti.<br />

Forma un legante resistente agli acidi, resiste all’acqua<br />

piovana e rimane permeabile al vapore acqueo.<br />

Il sottofondo deve essere asciutto e privo di sporcizia o di<br />

polvere. Il prodotto può essere applicato a pennello, a<br />

spruzzo o a immersione. Per ottenere la profondità di<br />

penetrazione desiderata si trattano sempre piccole superfici<br />

alla volta, finché il prodotto non viene più assorbito.<br />

Qualora si rendesse necessario un ulteriore trattamento,<br />

si dovranno attendere almeno 2 - 3 settimane, per la<br />

conclusione della reazione di formazione del principio<br />

attivo. Tutto lo strato di materiale inconsistente va impregnato<br />

con il prodotto fino a raggiungere il nucleo sano.<br />

Una volta conclusa la reazione di trasformazione del<br />

materiale, sulle superfici trattate si possono applicare,<br />

RÖFIX Pittura ai silicati o ai silossani. Alla fine di ogni<br />

operazione di restauro si dovrebbe sempre prevedere un<br />

trattamento di idrofobizzazione con RÖFIX Impregnante<br />

ai silossani.<br />

Consumo:<br />

dipende dal tipo di<br />

materiale e dalla<br />

profondità del danno<br />

Peso specifico:<br />

ca. 1,0 kg/m2 (a 25°C)<br />

Confezione:<br />

In taniche di plastica<br />

da 10 litri<br />

RÖFIX fa parte della rosa di<br />

aziende specializzate nel campo<br />

dei materiali e prodotti biocompatibili<br />

che collabora alla realizzazione<br />

dei seminari di formazione<br />

“inBIOEDILIZIA” organizzati<br />

da EdicomEdizioni per<br />

diffondere e far conoscere principi,<br />

vantaggi e soluzioni innovative<br />

proposte dalla bioarchitettura<br />

e al fine di promuovere, presso<br />

gli operatori del settore, un’attenta<br />

e migliore qualità della progettazione<br />

e della costruzione.<br />

RÖFIX da sempre è sensibile<br />

alle tematiche ambientali e si<br />

orienta alla ricerca di materiali<br />

basati su materie prime naturali<br />

Röfix Soluzione Argillosa<br />

ed ecologiche (ricordiamo tra gli<br />

altri i prodotti a base di calce<br />

idraulica naturale, o la linea<br />

naturale a base di argilla).<br />

I seminari sono strutturati in tre<br />

incontri, ognuno dedicato a un<br />

tema specifico: tetto e murature,<br />

rivestimenti e finiture, impianti.<br />

Nell’ambito della sessione di<br />

lavori dedicata a rivestimenti e<br />

finiture, Marco Grossi, Product<br />

Manager Divisione Restauro ed<br />

Ermanno Bellucci, Responsabile<br />

Tecnico Settore Restauro per le<br />

regioni Val d’Aosta, Piemonte e<br />

Liguria parleranno di “Intonaci<br />

naturali: aspetti tecnici ed<br />

applicazioni”.<br />

anno 3 numero 9 marzo 2005<br />

Seminari di aggiornamento<br />

inBioedilizia<br />

www.roefix.com<br />

proprietà<br />

Röfix SpA<br />

via Venosta 70<br />

39020 Parcines - BZ<br />

materiali<br />

■ Soluzione acquosa (ca. 0,5 %), pronta per l‘uso,<br />

di terre argillose per applicazione su intonaci di calce.<br />

Prodotto inodore, sgrassa il fondo e aumenta<br />

l‘assorbimento dell‘acqua da parte del sottofondo.<br />

Adatto per migliorare l‘aderenza di nuovi intonaci di<br />

calce su vecchi intonaci di calce, per sciogliere<br />

la pellicola sinterizzata e migliorare la porosità<br />

superficiale del supporto. Il sottofondo deve essere<br />

pulito e possibilmente spolverato. Stendere RÖFIX<br />

Soluzione argillosa non diluita con pennello,<br />

pennellessa o con spruzzatore in quantità abbondante<br />

sul vecchio intonaco di calce. Nel caso che lo strato<br />

di sinterizzazione sia molto spesso, applicare due<br />

mani di prodotto. Non applicare con temperature<br />

inferiori a + 5°C dell’aria e del supporto.<br />

Durante la lavorazione e l‘essiccamento del materiale<br />

proteggere dal gelo.<br />

direttore<br />

responsabile<br />

Marco Grossi<br />

progetto grafico<br />

DEMETRA<br />

Stefania Novello<br />

stampa<br />

LITO2000 srl<br />

via Sabatelli, 31<br />

23868 Valmadrera - LC<br />

Confezione:<br />

In taniche di plastica<br />

da 10 l<br />

Peso specifico:<br />

ca. 1 kg/litro<br />

Valore pH:<br />

ca. 4<br />

I prossimi appuntamenti sono i<br />

seguenti:<br />

■ 13 APRILE 2005<br />

Centro Congressi Artemide ore<br />

15.00 - V.le Terme, 1010/C<br />

CASTEL SAN PIETRO<br />

TERME (BO)<br />

■ 11 MAGGIO 2005<br />

Auditorium “Istituto Stensen”<br />

ore 15.00 - V.le Don Minzoni,<br />

25/A - FIRENZE<br />

editore<br />

DEMETRA<br />

C.so Carlo Alberto17/a<br />

23900 Lecco<br />

tel. 0341 271900<br />

fax 0341 373891<br />

iscrizione<br />

al Tribunale di Lecco<br />

n° 1/03 del 9/01/03

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