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12 Apparato Genitale

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L’apparato genitale comprende:<br />

gonadi, gonodotti ed eventuali organi copulatori<br />

Le gonadi maschili, testicoli e quelle femminili, ovari<br />

sono il luogo di produzione dei gameti, spernmatozoi o ovociti<br />

e di ormoni steroidei importanti per il mantenimento e la fisiologia<br />

della gonade, per la comparsa dei caratteri sessuali secondari per la<br />

riproduzione e per la cura della prole.<br />

Nelle gonadi sono presenti sia cellule somatiche, con ruoli di<br />

sostegno (cellule di Sertoli, nel maschio, cellule follicolari, nella<br />

femmina) o che producono ormoni (cellule di Leydig nel maschio,<br />

cellule della teca nella femmina), sia i gameti o cellule germinali,<br />

spermatozoi o ovociti.


Origine embrionale delle gonadi<br />

Gli abbozzi delle gonadi, in maschi e femmine, sono le creste genitali<br />

ispessimenti longitudinali della splancnopleura, in posizione dorsale,<br />

le cui cellule avranno caratteristiche diverse nei due tipi di gonadi.<br />

Nelle creste genitali si localizzano anche cellule migranti provenienti dal<br />

mesoderma nefrogeno, esse svolgeranno la funzione endocrina<br />

delle gonadi, producendo ormoni diversi a seconda del sesso


Nella cresta genitale si nota una parte corticale e una parte<br />

midollare il cui sviluppo successivo è diverso nel maschio e<br />

nella femmina<br />

Nelle creste genitali del maschio si formano dei cordoni<br />

sessuali dalla proliferazione soprattutto della midollare,<br />

nella femmina prolifera soprattutto la corticale.<br />

Le cellule germinali primordiali cioè i futuri gameti si<br />

differenziano in aree lontane** dalle creste genitali quindi<br />

migrano al loro interno dove formeranno i gameti maschili<br />

e femminili<br />

**<br />

Rana: dall’endoderma<br />

Pollo: da un’area periferica del disco germinativo<br />

Mammifero: dal peduncolo vitellino


Le gonadi si differenziano in testicoli o ovari attraverso<br />

un processo di determinazione sessuale<br />

che può avvenire con modalità diverse: ad es. per influenza<br />

della temperatura ambientale: per es. se le uova di alligatore vengono fatte<br />

sviluppare in laboratorio alla temperatura di 30° C esse si svilupperanno in un<br />

individuo di sesso femminile, a 34° C e oltre diventeranno maschi. C’è un piccolo<br />

intervallo di temperature che permette la schiusa di entrambi i sessi nella stessa<br />

covata;<br />

o di fattori fisici o chimici o per “interazioni sociali”: una<br />

determinazione di questo tipo avviene nei pesci, generalmente questi cambiamenti si<br />

verificano durante gli stadi larvali o giovanili, ma una inversione è stata indotta<br />

anche in individui già differenziati. Questi risultati indicano che viene mantenuta una<br />

bipotenzialità delle cellule germinali anche nelle gonadi mature di talune specie;<br />

o genotipica in mammiferi e uccelli: nei mammiferi una regione del<br />

cromosoma Y (SRY) determinerà lo sviluppo della gonade in senso<br />

maschile


Nelle gonadi si attua la maturazione dei gameti attraverso il<br />

processo di meiosi, con la differenza però che<br />

Da uno spermatocita la spermatogenesi porta a 4 spermatozoi<br />

maturi.<br />

Da un oocita la oogenesi porta a 1 cellula uovo matura e 3<br />

polociti non atti alla riproduzione<br />

Sia la spermatogenesi che l’ovogenesi, e quindi i cicli riproduttivi,<br />

sono sotto controllo ormonale da parte dell’ipofisi attraverso la<br />

produzione di gonadotropine ipofisarie che influenzano lo sviluppo e<br />

la maturazione delle gonadi e dei gameti.<br />

Nella maggior parte dei vertebrati la riproduzione è limitata<br />

a brevi periodi stagionali, durante i quali si ha una preparazione<br />

da parte dei dotti genitali femminili per accogliere la prole.<br />

Soltanto nella specie umana la riproduzione è possibile durante<br />

l’intero anno.


Nella maggior parte dei Vertebrati le gonadi conservano nell’adulto<br />

la loro posizione primitiva, appese alla volta della cavità<br />

addominale per mezzo di un meso; mesorchio nel maschio,<br />

mesovario nella femmina.<br />

Nella maggior parte dei Mammiferi le gonadi, e in particolare i<br />

testicoli migrano in direzione caudale: nella cavità addominale o in<br />

diverticoli ventrali posteriori della cavità addominale, i sacchi<br />

scrotali dei maschi, in modo temporaneo (es. Roditori,<br />

pipistrelli….) o permanente (molti Mammiferi inclusi i Primati<br />

superiori).<br />

Tale migrazione sembra sia da mettere in relazione alla necessità di<br />

una temperatura più bassa rispetto a quella corporea, per la<br />

spermatogenesi.<br />

In generale, nei Vertebrati si abbozza un doppio sistema di vie<br />

genitali, in rapporto alla doppia potenzialità della gonade<br />

indifferenziata: a seconda della direzione dell’ulteriore<br />

differenziamento della gonade, uno di questi sistemi permane e si<br />

differenzia, l’altro regredisce.


Ovari<br />

La gonade femminile è rappresentata dall’ovario, sede di<br />

produzione delle uova e degli ormoni sessuali femminili, costituita<br />

in gran parte da follicoli ovarici e da componenti connettivali.<br />

L’oocita o cellula uovo, è circondato dalle cellule follicolari<br />

(uno o più strati) formando i follicoli ovarici che sono immersi in<br />

uno stroma connettuivale;<br />

le cellule follicolari contribuiscono al sostegno trofico e alla<br />

maturazione dell’oocita e alla formazione del tuorlo al suo interno<br />

quando presente<br />

Le cellule follicolari e il corpo luteo, che si forma dopo l’ovulazione,<br />

producono gli ormoni sessuali femminili: estrogeni e progesterone<br />

Le dimensioni e la forma degli ovari variano tra i Vertebrati,<br />

anche in relazione alle dimensioni delle uova mature.<br />

Generalmente sono presenti due ovari, o può essercene solo<br />

uno (es., alcuni rettili, ciclostomi, molti uccelli)


Dal punto di vista anatomico fra i vertebrati si distinguono<br />

Ovari cavi, di Anamni, (anfibi e molti pesci) con formazione di<br />

cavità la cui parete è costituita da cellule follicolari, all’interno delle<br />

quali si ha la maturazione di una cellula uovo; le uova mature vengono<br />

liberate nel celoma e raccolte dai dotti<br />

Una variante è rappresentata dagli ovari di Teleostei la cui cavità<br />

centrale deriva dall’inglobamento da parte delle creste genitali di una<br />

parte di celoma entro cui cadono le uova mature per essere poi liberate<br />

all’esterno;<br />

Ovari compatti, in generale degli Amnioti nel cui parenchima<br />

sono presenti tanti follicoli nello stroma connettivale a vari stadi di<br />

maturazione costituiti da cellule follicolari contenenti la cellula uovo<br />

che quando matura viene liberata nella cavità celomatica e quindi<br />

raccolta dagli ovidutti


I dotti genitali della femmina sono gli ovidutti o dotti di Muller;<br />

Le vie genitali femminili di solito originano da una doccia<br />

longitudinale della somatopleura che chiudendosi forma il<br />

dotto di Muller o ovidutto, provvisto di un’espansione imbutiforme<br />

che accoglie l’uovo maturo.<br />

Infatti nella maggior parte dei vertebrati gli ovociti vengono liberati<br />

nel celoma e raccolti poi dai dotti di Muller nella parte dilatata ad<br />

imbuto provvisto di espansioni digitiformi (fimbrie).<br />

Tratti specializzati degli ovidutti possono presentare delle<br />

ghiandole che producono sostanze che avvolgono la cellula uovo<br />

(es. involucro gelatinoso negli anfibi; albumina e componenti<br />

del guscio in squali, rettili, ucceli) durante il tragitto<br />

Gli ovidutti dei vertebrati non mammiferi sboccano nella cloaca, o<br />

direttamente all’esterno attraverso un ovidutto (teleostei)<br />

NB. i dotti di Muller si formano anche nel maschio, ma sotto l’azione<br />

di ormoni sessuali maschili regredisce


Nei Mammiferi (non Monotremi) dai dotti di Muller si differenziano tre parti:<br />

<br />

l’ovidutto o tuba di Falloppio col ruolo di raccogliere gli ovociti ovulati;<br />

l’utero, duplice o singolo, che permette l’eventuale l’impianto dell’embrione<br />

formando una placenta;<br />

la vagina, aperta nel seno uro-genitale, che consente la fecondazione interna<br />

durante la copula. La vagina si apre direttamente all’esterno nei primati e nei<br />

chirotteri.<br />

Eccetto che nei Marsupiali, questi tratti presenteranno diversi gradi fusione e<br />

sboccheranno indipendentemente all’esterno solo nei Primati e nei Roditori


Nei marsupiali sono presenti due uteri e due vagine<br />

che continuano in un seno urogenitale<br />

Altre varianti dei dotti femminili nei mammiferi<br />

l’utero bipartito presenta due corna e un corpo diviso<br />

Es. roditori<br />

l’utero bicorne ha due corna e un corpo unico<br />

Es. ungulati<br />

l’utero semplice è formato dal corpo senza corna<br />

Primati, Chirotteri<br />

-<br />

In tutti i casi l’utero si apre in vagina


Testicoli<br />

I testicoli sono le gonadi maschili possono presentarsi in due<br />

forme:<br />

Testicoli cistici o ad ampolle degli anamni (eccetto alcuni<br />

Teleostei), costituito da ampolle, la cui parete è formata da cellule<br />

di Sertoli e contengono gameti a stadi definiti e successivi di<br />

maturazione derivanti da un unico spermatogonio (clone cellulare);<br />

esse si svuotano completamente ad ogni ciclo riproduttivo e<br />

degenerano, quindi vengono rinnovate per un nuovo ciclo<br />

riproduttivo;<br />

Testicoli tubulari degli amnioti costituiti da un sistema di tubuli<br />

seminiferi il cui epitelio è costituito da cellule di Sertoli, e gameti a<br />

diversi stadi di maturazione (da spermatogoni a spermatozoi); in<br />

questo caso sono strutture permanenti.<br />

Ampolle o tubuli sono immersi nel tessuto interstiziale che<br />

comprende le cellule con funzione endocrina -cellule di Leydigoltre<br />

a connettivo, vasi e terminazioni nervose.


Testicolo cistico di anfibio:<br />

Ampolle in cui si osservano<br />

spermatozoi (Sp) e cellule<br />

di Sertoli (CS).<br />

CS<br />

Componenti interstiziali<br />

Sp


Testicolo tubulare di mammifero:<br />

Tubuli seminiferi con gameti a vari<br />

livelli di maturazione<br />

interstizio<br />

Fra i tubuli seminiferi è presente il tessuto interstiziale, stroma connettivale<br />

vascolarizzato in cui sono localizzate le cellule di Leydig, responsabili<br />

della produzione di ormoni sessuali maschili, principalmente testosterone


Funzioni cellule di Leydig o Interstiziali<br />

Situate nel connettivo che circonda i tubuli seminiferi, producono<br />

androgeni (il + importante è il testosterone) che :<br />

1. Stimola la spermatogenesi e provvede alla maturazione degli<br />

spermatozoi<br />

2. Controlla l’attività delle vie spermatiche e delle ghiandole annesse<br />

3. Determina i caratteri sessuali secondari<br />

4. Ha un effetto anabolizzante sul metabolismo proteico<br />

5. Determina il comportamento sessuale influendo sul SNC


I tubuli seminiferi contorti sono di lunghezza variabile<br />

iniziano a fondo cieco.<br />

La parete è formata da un epitelio, l’epitelio seminifero che poggia sulla<br />

tonaca propria composta da una lamina basale e da una strato connettivale<br />

.<br />

Tubulo seminifero<br />

ES<br />

tonaca


Particolare di tubulo seminifero<br />

Epitelio Germinativo: pluristratificato, per la presenza di più strati di cellule<br />

germinali a diverso stadio di maturazione: spermatogoni A e B, spermatociti<br />

di I° e II° ordine, spermatidi, spermatozoi sostenuti da<br />

cellule di Sertoli: (cellule di sostegno) elementi epiteliali allungati che si<br />

estendono dalla lamina basale fino al lume del tubulo e uniti da giunzioni<br />

strette.<br />

cellula di Sertoli<br />

l’epitelio seminifero è formato da spermatogoni, spermatociti,<br />

spermatidi e spermatozoi fra cui si interpongono le cellule di Sertoli


Funzioni cellule di Sertoli<br />

1. Costituiscono la barriera emato-testicolare: giunzioni serrate tra loro<br />

isolano il lume dei tubuli seminiferi dal fluido interstiziale che li<br />

circonda, preservando l’ambiente di sviluppo degli spermatozoi<br />

2. Supporto alla spermiogenesi: forniscono nutrimento e stimoli chimici ai<br />

gameti per il loro differenziamento e mediano gli effetti dell’ormone<br />

FSH<br />

3. Secrezione della ABP, Proteina Legante Androgeni (essenzialmente<br />

testosterone) all’interno dei tubuli seminiferi, stimolando la<br />

spermatogenesi<br />

4. Consentono gli spostamenti verso il lume delle cellule germinali<br />

5. Secrezione dell’ormone inibina, che inibisce la produzione di<br />

gonadotropine dell’ipofisi con un meccanismo a feed-back<br />

6. Svolgono funzione fagocitaria


Nel tubulo seminifero avvengono i processi di<br />

A- spermatogenesi in cui si hanno divisioni mitotiche e meiotiche con la<br />

formazione di spermatidi, non ancora completamente differenziati<br />

B- spermiogenesi o spermateleosi che porta attraverso modificazioni<br />

cellulari alla formazione di spermatozoi maturi<br />

Durante la spermiogenesi<br />

lo spermatide diventa spermatozoo<br />

Il nucleo si condensa e cambiano<br />

le proteine nucleari<br />

dal complesso di Golgi si forma l’acrosoma<br />

si forma la coda<br />

Spermatozoo maturo<br />

La testa contiene il nucleo e l’acrosoma<br />

Il collo corto, collega la testa alla coda<br />

La coda lunga, con flagello


Gli spermatozoi lasciano i testicoli attraverso una rete di canalini<br />

(rete testis degli amnioti) che si collegano al dotto deferente,<br />

ad eccezione dei ciclostomi in cui essi vengono riversati nel celoma.<br />

Nella maggior parte dei maschi dei Vertebrati il sistema<br />

escretore fornisce alle gonadi maschili i canali attraverso i quali<br />

i gameti vengono portati all’esterno; si stabiliscono perciò<br />

dei collegamenti uro-genitali, fra i testicoli e tratti del dotto di<br />

Wolff -uretere primario- che viene utilizzato come gonodotto<br />

oltre che come dotto ecretore.


inizio sviluppo sviluppo completo<br />

Gonodotti maschili sono<br />

rappresenati dai dotti<br />

spermatici o deferenti.<br />

In generale, il dotto spermatico<br />

deriva dal dotto mesonefrico,<br />

che assume caratteristiche di<br />

dotto escretore e spermatico in<br />

quei gruppi dove permane il<br />

mesonefro e assume solo la<br />

funzione di dotto spermatico in<br />

quelli in cui si forma un<br />

metanefro, chiamandosi dotto<br />

deferente.<br />

In alcuni pesci si forma un dotto<br />

nuovo.


Vie genitali maschili<br />

nei maschi adulti<br />

in molti Pesci, negli<br />

Anfibi e negli Amnioti<br />

i dotti mesonefrici hanno<br />

un duplice ruolo<br />

o come funzione esclusiva<br />

trasportano gli spermatozoi<br />

dotto deferente;<br />

altrimenti si formano dotti<br />

nuovi e indipendenti dall’<br />

uretere primario


Discesa del testicolo nei sacchi scrotali nei mammiferi


Quando è prevista una fecondazione interna possono essere<br />

presenti degli organi copulatori:<br />

pinne modificate : pelviche, negli squali; anale in alcuni teleostei<br />

emipeni o pene : derivati dalla cloaca in rettili, alcuni uccelli e<br />

monotremi che formano una doccia<br />

pene: estroflessioni genitali, un tubercolo e due pieghe, che<br />

convergono lungo la linea mediana e inglobano il seno<br />

urogenitale, tutti i Mammiferi hanno un pene al cui interno<br />

passa l’uretra che trasporta sia l’urina che il liquido seminale


In gran parte dei Vertebrati è presente nell’estremità posteriore<br />

del tronco una tasca ventrale comunicante con l’esterno in cui<br />

si aprono gli orifizi delle vie genitali, urinarie e digerente:<br />

la cloaca.<br />

I dotti spermatici sboccano di solito in cloaca ad eccezione dei<br />

mammiferi placentati in cui è presente l’ uretra.<br />

Lungo i dotti si possono sviluppare delle ghiandole il cui secreto<br />

arricchisce il fluido seminale: vescicole seminali, in diversi vertebrati<br />

Inoltre prostata e ghiandole bulbouretrali nei Mammiferi.


A -vie genitali e<br />

urinarie terminano<br />

in cloaca, unica<br />

apertura esterna<br />

B - 3 orifizi si<br />

aprono all’esterno<br />

C- vie genitali e urinarie<br />

terminano in un seno<br />

urogenitale<br />

uretra<br />

D - cloaca separata<br />

da una piega in<br />

urodeo e coprodeo<br />

ma resta una sola<br />

apertura<br />

E - ..o separatamente<br />

non c’è più la cloaca, ma<br />

una apertura anale esterna<br />

F – apertura anale e<br />

vie genitali e urinari<br />

si uniscono nell’<br />

uretra

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