Mediterránea Ser. Biol. (1991), n.° 13. Pág. 27-66 I ... - RUA
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Figura <strong>13.</strong>— Distribuzione del colubro di Riccióli (Coronelía girondicá) nella provincia di Bologna.<br />
La specie é stata segnalata, anni or sonó, anche della Padania, dove pero<br />
non ci risulta che sia stata ritrovata.<br />
Gaggio Montano, 682 m (1), Pianoro, 200-550 m (2), Castel di Casio, 533 m<br />
(3), Vergato, 195 m (4), Porretta Terme, 352 m (5), Camugnano, 692 m (6), Villa<br />
Sassonero, 435 m circa (7), Selva di Sabbioni-Loiano, 700 m circa (8), Monte<br />
Adone, Bodolo (Sasso Marconi), 350-600 m (9). Farneto, 4<strong>66</strong> m (10), Monghidoro,<br />
840 m (11)).<br />
II reperto di Bassi (1989), contrariamente al titolo della sua nota, non<br />
riguarda l'Emilia-Romagna e neppure, come recita la didascalia della figura,<br />
l'Appennino Imolese, bensi il territorio di Firenzuola e quindi l'Appennino<br />
Florentino (Toscana).<br />
10. Colubro liscio {Coronelía austríaca) Laurenti, 1768<br />
In provincia di Bologna, quest'ofidio sembra raro e localizzato. "Molto<br />
raro" lo considerano Zaffagnini e Bigazzi (1975) in Emilia-Romagna. Senni<br />
(1985) scrive che nel Ravennate si trova "con scarsa frequenza". Stagni<br />
(1986) lo trovo soltanto in una localitá della provincia di Bologna e in cinque<br />
localitá del Reggiano: in quest'ultima provincia, pero, Bertusi (1982),<br />
sebbene lo segnali di tre localitá, ritiene che il colubro sia comune tanto in<br />
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