scaricala qui - Il Salvagente
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Allegato al n. 15/2012 de<br />
in collaborazione con<br />
come chiedere<br />
il rimborso iva<br />
per tia e tari
LA CARICA DEI RIMBORSI<br />
Non si può applicare una tassa su un’altra<br />
tassa. Eppure il legislatore ci ha provato<br />
ben due volte. E in entrambi i casi, prima<br />
la Corte Costituzionale, poi la<br />
LE NOSTRE ISTRUZIONI<br />
PER FAR VALERE IL DIRITTO<br />
ALLA RESTITUZIONE<br />
DELL’ IMPOSTA NON DOVUTA<br />
Cassazione, hanno dato ragione agli utenti<br />
stabilendo che, al di là di come la si voglia<br />
chiamare, la tariffa sui rifiuti è un tributo<br />
e come tale non può essere assoggettato<br />
al prelievo dell’Iva al 10%.<br />
Se la Consulta nel luglio 2009 ha sentenziato<br />
che la nuova tariffa, Tia o Ta.ri, ha la<br />
stessa natura tributaria della vecchia Tarsu,<br />
la Tassa sui rifiuti solidi urbani, la Cassazione<br />
Introduzione<br />
di Rosario Trefiletti<br />
presidente nazionale<br />
di Federconsumatori<br />
Inserto a cura<br />
di Enrico Cinotti<br />
Progetto grafico a cura<br />
di Monica Rodriguez<br />
Si ringrazia per la collaborazione<br />
Mauro Zanini<br />
SOMMARIO<br />
LE SENTENZE<br />
“L’Iva è illegittima” pag 3<br />
IL CONFRONTO<br />
La Tarsu e la Tia pag 4<br />
LE TAPPE<br />
La storia della Tia pag 7<br />
il 9 marzo scorso ha ribadito che anche qualora<br />
si voglia far funzionare la Tia in base ai<br />
criteri di una fantomatica Tariffa integrata<br />
ambientale, nota come Tia2 e mai entrata<br />
in vigore, la sostanza non cambia: la tariffa<br />
rimane una “tassa” e come tale non<br />
è soggetta a Iva.<br />
Di fronte a queste evidenze giuridiche, spetta<br />
al governo e al Parlamento risolvere la<br />
questione dei rimborsi. Anche perché, nonostante<br />
le tante condanne ricevute, e le centinaia<br />
di migliaia di richieste da parte degli<br />
utenti, le società di servizio continuano a fare<br />
orecchie da mercante.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong>, in collaborazione con la<br />
Federconsumatori, l’associazione che per<br />
prima ha fornito assistenza agli utenti, presenta<br />
una nuova edizione aggiornata della<br />
guida del 2010 per aiutare i cittadini pronti<br />
alla carica dei rimborsi.<br />
L’INDENNIZZO<br />
Quanto si può ottenere pag 9<br />
I RICORSI<br />
Istruzioni per i rimborsi pag 11<br />
GLI INDIRIZZI<br />
Dove avere assistenza pag 13<br />
1
LA CARICA DEI RIMBORSI<br />
Pronti alla class action<br />
ma serve una legge ad hoc<br />
sui rimborsi<br />
decidano<br />
ilgoverno e<br />
il parlamento<br />
Pensavamo, ma purtroppo<br />
ci sbagliavamo,<br />
che una sentenza<br />
della Corte Costituzio -<br />
nale confermata dalla<br />
Corte di Cassa zione fosse<br />
sufficiente ad eliminare<br />
definitivamente una<br />
vessazione che molte famiglie<br />
subiscono a causa<br />
di un’errata impostazione<br />
relativa al pagamento<br />
del servizio di raccolta<br />
dei rifiuti urbani.<br />
Infatti, il passaggio voluto<br />
dalla riforma Ronchi da<br />
tributo a tariffa Tia, che<br />
avrebbe dovuto mettere<br />
in moto non solo un nuovo<br />
regime di pagamento<br />
ma un meccanismo virtuoso<br />
di raccolta differenziata<br />
e riciclo, traduceva<br />
quella tassa, in molti comuni,<br />
in una tariffa che,<br />
come tutte le tariffe, veniva<br />
assoggettata all’Iva.<br />
Un’applicazione illegittima,<br />
come confermato da<br />
una sentenza della Corte<br />
Costituzionale nel 2009.<br />
Ci sono voluti anni di<br />
contestazioni, inibitorie<br />
e vertenze legali per<br />
giungere a dei risultati,<br />
ancora lontani da ciò che<br />
intendiamo ottenere:<br />
cioè l’eliminazione immediata<br />
del l’Iva e il riconoscimento<br />
del dovuto<br />
risarcimento per quanto<br />
ingiustamente pagato<br />
dalla famiglie.<br />
Un primo risultato è stato<br />
che, da gennaio 2013, non<br />
sarà più applicata l’Iva sulla<br />
Tia. Rimane tuttavia<br />
aperta la questione relativa<br />
ai rimborsi: è per questo<br />
che, insieme ad azioni<br />
di carattere politico per<br />
la soluzione di un problema<br />
che riguarda oltre 6<br />
milioni di famiglie, e al<br />
proseguimento di azioni<br />
legali individuali, si affiancherà<br />
l’avvio di class<br />
action, a partire da Roma.<br />
Questa pubblicazione,<br />
realizzata in collaborazione<br />
con il <strong>Salvagente</strong>, in<br />
continuità con quanto già<br />
fatto finora, intende offrire<br />
ai cittadini informazioni<br />
esaustive sulla questione<br />
e utili strumenti per ottenere<br />
giustizia.<br />
FEDERCONSUMATORI<br />
2
“ L’ Iva è illegittima”<br />
Prima la Corte Costitu -<br />
zionale. Poi la Cassa -<br />
zione. <strong>Il</strong> verdetto è sempre<br />
lo stesso: la Tia, o Ta.ri come<br />
si chiama a Roma, ha<br />
“natura tributaria” proprio<br />
come la vecchia Tarsu. E,<br />
essendo un tributo, è “e-<br />
stranea all’ambito di applicazione<br />
dell’Iva”. È <strong>qui</strong>ndi<br />
da ritenersi illegittimo<br />
il prelievo del 10% di Iva<br />
che invece, dal 1999 ad oggi,<br />
viene fatto pagare in<br />
bolletta dalle società che<br />
gestiscono il servizio dei rifiuti<br />
urbani.<br />
La prima data storica che<br />
ha aperto la strada alla richiesta<br />
dei rimborsi è datata<br />
24 luglio 2009. In quella<br />
occasione la Corte<br />
Costituzionale con la sentenza<br />
238, riconoscendo<br />
che la Tia al pari della Tarsu<br />
Prima la corte<br />
costituzionale<br />
ora interviene<br />
la cassazione<br />
La Consulta: I due prelievi?<br />
Stessa “ natura tributaria”<br />
è una “tassa”, ha anche<br />
chiarito che “non esiste una<br />
norma legislativa che<br />
espressamente assoggetti<br />
a Iva le prestazioni del servizio<br />
di smaltimento<br />
dei rifiuti”.<br />
La seconda sentenza<br />
“storica”<br />
è più recente: il 9 marzo<br />
scorso la Corte di<br />
Cassazione ha stabilito che<br />
la Tia, al di là di come viene<br />
chiamata, non “è un entrata<br />
patrimoniale” bensì<br />
un tributo e come tale non<br />
può essere gravato da Iva.<br />
Una decisione che riapre la<br />
partita dei rimborsi.<br />
“La Tia(…), pur essendo diretta a sostituire<br />
la Tarsu, è disciplinata in modo analogo a<br />
detta tassa, la cui natura tributaria non è<br />
mai stata posta in dubbio né dalla dottrina<br />
né dalla giurisprudenza”.<br />
Corte Costituzionale, 24 luglio 2009<br />
3
LA CARICA DEI RIMBORSI<br />
Tarsu e Tia a confronto<br />
Le “forti analogie” riscontrate<br />
dalla Con -<br />
sulta - ribadite in sostanza<br />
dalla Cassazio -<br />
ne - tra Tia e Tarsu, prima<br />
fra tutte la medesima<br />
“natura tributaria”<br />
che le rende “e stra nee”<br />
al prelievo dell’Iva, non<br />
escludono il fatto che<br />
tra la Tariffa di igiene<br />
ambientale e la Tassa<br />
molto simili<br />
ma il sistema<br />
di calcolo<br />
e’ differente<br />
sui rifiuti solidi urbani<br />
esistano delle differenze.<br />
La principale è legata<br />
meccanismo attraverso<br />
il quale viene<br />
quantificata al cittadino<br />
la somma da versare<br />
per la gestione del<br />
servizio di raccolta.<br />
In sintesi ecco in cosa<br />
divergono Tia e Tarsu:<br />
◆il calcolo del contributo<br />
è diverso. Nel caso<br />
della Tarsu è effettuato<br />
sulla base dei metri<br />
quadrati dell’immobile<br />
di proprietà (con<br />
una riduzione nel caso<br />
il contribuente ci viva<br />
da solo). L’importo del-<br />
Da gennaio 2013 si cambia e arriva la Tares, la nuova tassa senza Iva<br />
Da Tarsu a Tia fino ad arrivare alla Tares. La nuova Tassa rifiuti e servizi debutterà il primo gennaio<br />
2013 e sostituirà le due precedenti “colleghe”. La Tares non sarà gravata da Iva al 10% e nemmeno<br />
dell’addizionale, sempre al 10%, ex Eca che si applicava sulla Tarsu. Sarà composta da due<br />
voci: la prima per coprire il costo del servizio di smaltimento rifiuti e la seconda per remunerare i<br />
servizi indivisibili dei Comuni (illuminazione pubblica, polizia municipale, servizi anagrafici e via<br />
elencando). La parte relativa ai rifiuti verrà calcolata in base al numero dei componenti del nucleo<br />
familiare e ai metri quadri. La seconda parte invece “costerà” 30 centesimi al metro quadrato<br />
e i Comuni potranno elevare questa cifra fino a 40 centesimi. Nei prossimi mesi, tuttavia,<br />
di concerto il ministero dell’Economia e quello dell’Ambiente dovranno emanare il regolamento<br />
attuativo della nuova tassa e, conseguentemente, i Comuni deliberare le nuove tariffe.<br />
4
La tariffa mai entrata in vigore<br />
Sia che si parli di Tariffa di igiene ambientale<br />
(Tia1) o di Tariffa integrata ambientale (Tia2)<br />
il risultato non cambia. Per la Cassazione entrambe<br />
hanno una natura tributaria e <strong>qui</strong>ndi<br />
sono soggette a Iva. Di più: la Tia2 non è mai<br />
entrata in vigore visto che dal 2006 manca il<br />
decreto attuativo. E, senza attuazione, dice la<br />
Cassazione, la Tia2 seguirebbe gli stessi criteri<br />
della sorella maggiore.<br />
la Tia, invece, è determinato<br />
da una quota “fissa”<br />
e da una variabile.<br />
La prima prevede un<br />
importo base, legato al<br />
numero di persone che<br />
vivono nella stessa abitazione<br />
da moltiplicare<br />
poi per i metri quadri<br />
della stessa residenza.<br />
La parte fissa serve a coprire<br />
i costi generici del<br />
servizio: i costi dello<br />
spazzamento delle strade,<br />
gli investimenti in<br />
opere e via elencando.<br />
La componente variabile<br />
invece dipende solo<br />
dal numero dei componenti<br />
del nucleo familiare,<br />
ovvero è calcolata<br />
in base ai rifiuti effettivamente<br />
prodotti.<br />
◆la Tarsu è più<br />
“rigida”<br />
la Tia è più “dinamica”.<br />
Con la Tarsu l’unica<br />
variabile sono i metri<br />
quadri della casa in<br />
quanto non tiene conto<br />
dei comportamenti<br />
virtuosi delle famiglie.<br />
La Ta riffa di igiene<br />
ambientale invece<br />
è un’evoluzione positiva,<br />
specialmente in<br />
alcune realtà, tesa a<br />
incentivare sempre di<br />
più la raccolta differenziata<br />
e i comportamenti<br />
degli utenti fi-<br />
5
LA CARICA DEI RIMBORSI<br />
nalizzati a ridurre i rifiuti<br />
alla fonte e <strong>qui</strong>ndi a<br />
massimizzare il recupero<br />
e a minimizzare il ricorso<br />
alla discarica.<br />
◆l’Iva di troppo. L’ap -<br />
plicazione dell’Im po sta<br />
sul valore aggiunto è l’altra<br />
forte differenza tra i<br />
due modi di pagare lo<br />
smaltimento dei rifiuti.<br />
Con il passaggio da tassa<br />
a tariffa, deciso dalle<br />
singole amministrazioni<br />
comunali,hanno autorizzato<br />
il prelievo del 10%<br />
di Iva. Pre lievo però ritenuto<br />
illegittimo il 24 luglio<br />
2009 dalla Corte<br />
Costitu zio nale e ribadito<br />
dalla Cassazione l’8<br />
marzo scorso.<br />
Sono 6,7 milioni<br />
gli utenti che<br />
possono ricorrere<br />
Secondo l’analisi dell’Ispra, sono oltre 16,9 milioni<br />
gli italiani interessati alla Tariffa di igiene ambientale,<br />
pari al 28,6% dell’intera popolazione italiana. Nel<br />
2000 i contribuenti a Tia erano il 4% della popolazione<br />
nazionale. L’incremento maggiore di popolazione<br />
soggetta a Tia si è registrato nel 2003 con l’introduzione<br />
della Tariffa rifiuti (Ta.ri) da<br />
parte del Comune di Roma che<br />
conta 2,5 milioni di residenti.<br />
L’incremento successivo del<br />
2005 invece è motivato dal passaggio da tassa a tariffa<br />
di 80 comuni siciliani.<br />
<strong>Il</strong> numero di utenze coinvolte, in base alle stime delle associazioni<br />
dei consumatori, sarebbe tra i 6 e gli 8 milioni.<br />
In questo caso parliamo di contribuenti interessati<br />
a chiedere il rimborso dell’Iva versata illegittimamente.<br />
L’ Iva non dovuta<br />
vale oltre un miliardo<br />
Un miliardo di euro. A tanto<br />
ammonterebbe il valore del -<br />
l’Iva da rimborsare ai cittadini<br />
italiani che in questi ultimi<br />
dieci anni sono passati dal regime<br />
di tassa a quello di tariffa.<br />
La stima esatta, 993 milioni<br />
di euro, fornita dall’Anci nel<br />
2010 tuttavia è destinata ad<br />
aumentare considerando che<br />
negli ultimi mesi tutti i comuni<br />
o le società del servizio -<br />
tranne qualche rara eccezione<br />
come Terni e Perugia - hanno<br />
continuato a fatturare in bolletta<br />
il 10%.<br />
Allo stato dei fatti, dal 1999 ad<br />
oggi, sono 1.203 i Comuni passati<br />
dalla Tarsu alla Tia. Da notare<br />
che le città più grandi, tra<br />
queste Roma, Bologna, Firenze,<br />
Genova, applicano tutte il nuovo<br />
regime tariffario per la fatturazione<br />
dello smaltimento<br />
dei rifiuti urbani e domestici.<br />
6
La storia della Tia<br />
Dal decreto Ronchi del<br />
1997 fino alla sentenza<br />
della Corte di Cassazione<br />
dell’8 marzo scorso, passando<br />
per l’importante pronuncia<br />
della Consulta del<br />
luglio 2009, l’odissea della<br />
tariffa sui rifiuti non è ancora<br />
finita. E sicuramente<br />
non lo sarà nemmeno quando,<br />
dal primo gennaio 2013,<br />
la Tia andrà in soffitta per<br />
fare spazio alla nuova Tares.<br />
Sul tavolo, infatti, rimarrà<br />
aperta tutta la partita dei<br />
rimborsi.<br />
3 febbraio 1997<br />
<strong>Il</strong> “decreto Ronchi” (decreto<br />
legislativo 22/97), in<br />
attuazione di una direttiva<br />
europea trasforma la<br />
Tassa sui rifiuti solidi urbani<br />
(Tarsu) in Tariffa d’igiene<br />
ambientale (Tia).<br />
istituita nel<br />
1997, e’ stata<br />
sempre molto<br />
contestata<br />
3 aprile 2006<br />
<strong>Il</strong> decreto legislativo 152, all’articolo<br />
238, stabilisce che<br />
il passaggio dalla Tarsu alla<br />
Tia non è più obbligatorio.<br />
Per i Comuni che l’hanno già<br />
operato, si precisa che la Tia<br />
è “di fatto il corrispettivo per<br />
lo svolgimento del servizio<br />
raccolta, recupero e smaltimento<br />
dei rifiuti solidi urbani”<br />
e come tale è soggetta<br />
a Iva del 10%.<br />
9 marzo 2007<br />
La Corte di Cassazione con<br />
la sentenza 17526 riconosce<br />
la “natura tributaria della<br />
Tia”. Ne consegue che, in<br />
quanto tributo, l’Iva non va<br />
applicata. La sentenza della<br />
Suprema Corte dispone<br />
infatti che, per le controversie<br />
sulla Tia, è competente<br />
il giudice tributario.<br />
17 giugno 2007<br />
L’Agenzia delle Entrate storce<br />
il naso, emana la risoluzione<br />
250/E con la quale rettifica:<br />
la sentenza della<br />
Cassazione si riferisce solo<br />
alla devoluzione delle liti<br />
in materia di Tia al giudice<br />
tributario. Ma la sentenza<br />
“non può escluderne la<br />
natura di corrispettivo del<br />
servizio di gestione dei rifiuti,<br />
con conseguente inapplicabilità<br />
dell’Iva”.<br />
24 luglio 2009<br />
La Corte Costituzionale boccia<br />
l’Iva sulla Tia e mette fine<br />
alla diatriba: la Tia è una tassa,<br />
non una tariffa, dunque<br />
non rientra nel campo di applicazione<br />
dell’Iva. Le bollette<br />
non possono più essere<br />
maggiorate del 10% di Iva.<br />
7
LA CARICA DEI RIMBORSI<br />
8<br />
Settembre 2009<br />
Parte una valanga di ricorsi<br />
da parte degli utenti nei<br />
confronti delle aziende di<br />
gestione del servizio. Si tratta<br />
di una messa in mora con<br />
la quale si “intima” alla società<br />
di sospendere l’Iva sulla<br />
Tia. Con la medesima si<br />
chiede anche il rimborso<br />
delle somme pagate e non<br />
dovute negli ultimi dieci anni.<br />
Tramite Federconsumatori<br />
fino ad oggi sono partite<br />
400mila richieste.<br />
Maggio 2010<br />
Con il decreto 78/2010, la<br />
prima manovra correttiva<br />
del governo Berlusconi in<br />
piena bufera finanziaria, al<br />
comma 33 dell’articolo 14<br />
si tenta il colpo di spugna:<br />
la Tia è un’entrata patrimoniale<br />
e dunque soggetta a<br />
Iva. Ma il legislatore cade<br />
in un clamoroso errore: invece<br />
di menzionare la Tia1,<br />
si riferisce alla Tia2 mai entrata<br />
in vigore perché, dal<br />
2006, manca il decreto attuativo<br />
del ministero<br />
dell’Ambiente. La polemica<br />
si riaccende.<br />
Novembre 2010<br />
<strong>Il</strong> dipartimento delle Fi -<br />
nanze del ministero del -<br />
l’Economia con la circolare<br />
3/2010 prova a correggere<br />
l’errore: ribadisce l’applicabilità<br />
dell’Iva sulla Tia1<br />
in quanto la tariffa è basata<br />
sugli stessi criteri della<br />
- mai nata - Tia2.<br />
Marzo 2012<br />
La Corte di Cassa -<br />
zione definisce la<br />
circolare 3/2010<br />
una “forzatura logica<br />
del tutto inaccettabile”<br />
e stabilisce che, al di<br />
là di come viene chiamata,<br />
Tia1 o Tia2, “non<br />
è un’entrata patrimoniale”<br />
ma un tributo e in<br />
quanto tale non può essere<br />
gravata da Iva. Di ven -<br />
tano più concrete le possibilità<br />
per i cittadini di recuperare<br />
l’imposta richiesta<br />
illegittimamente fino<br />
agli ultimi dieci anni. <strong>Il</strong> tribunale<br />
competente è quello<br />
“ordinario” e non le<br />
commissioni tributarie.<br />
Gennaio 2013<br />
Dovrebbero andare in soffitta<br />
le vecchie Tarsu e Tia<br />
o Ta.ri. Al loro posto debutterà<br />
la nuova Tares, la<br />
Tassa rifiuti e servizi, che<br />
ovviamente non sarà soggetta<br />
a Iva.
Ecco quanto vale l’Iva in più<br />
La<br />
domanda sorge spontanea: a quanto<br />
ammonta il possibile rimborso?<br />
Per rispondere abbiamo ipotizzato<br />
una famiglia di 3<br />
personeche vive in un appartamento<br />
di 100 metri quadratie<br />
il Creef, il Centro ricerche<br />
della Federconsumatori diretto da<br />
Mauro Zanini, vicepresidente nazionale<br />
dell’associazione, ha calcolato la cifra<br />
dell’Iva pagata indebitamente. L’indennizzo<br />
si possono<br />
rivendicare<br />
fino a 10 anni<br />
di imposta<br />
varia in base alle tariffe in vigore nella singola<br />
città e al numero di anni in cui è avvenuto<br />
il passaggio dalla Tarsu<br />
alla Tia o Ta.ri.<br />
Per ogni città, riportiamo i<br />
dati riferite fino all’anno<br />
2009 o 2010 in base alle<br />
disponibilità tariffarie. Ecco le stime dei<br />
rimborsi in sei grandi città, tenendo presente<br />
che si può chiedere un rimborso<br />
per un massimo di dieci annualità.<br />
Roma: 196 euro di rimborso<br />
Dal 2003 è avvenuto il passaggio dalla Tarsu<br />
alla nuova Ta.ri.<br />
Azienda gestore: Ama Spa.<br />
Anno 2010 spesa annua € 377,99<br />
Quota fissa ( + quota variabile ) € 329,30<br />
Addizionale provinciale ( 4,35%) € 17,80<br />
IVA al 10% € 32,90<br />
Considerando il numero di 7 annualità, dal<br />
2003 al 2009, è stimabile per la famiglia tipo<br />
un rimborso pari a circa 28 euro annui per un<br />
totale di 196 euro complessivi. Dal 2010 è<br />
stato tolta l’IVA al 10% e poi rimessa nel 2011.<br />
Firenze: 91 euro di rimborso<br />
Dal 2005 è avvenuto il passaggio<br />
dalla Tarsu alla nuova Tia.<br />
Azienda gestore: Quadrifoglio Spa.<br />
Anno 2009 spesa annua € 177,61<br />
Quota fissa ( + quota variabile ) € 157,30<br />
Addizionale provinciale ( 2,65%) € 4,20<br />
IVA al 10% € 15,73<br />
Considerando il numero di 7 annualità, dal<br />
2005 al 2011, è stimabile per la famiglia<br />
tipo un rimborso pari a circa 13<br />
euro annui per un totale di 91 euro<br />
complessivi.<br />
9
LA CARICA DEI RIMBORSI<br />
Venezia: 190 euro di rimborso<br />
Dal 1999 è avvenuto il passaggio<br />
dalla Tarsu alla nuova Tia.<br />
Azienda gestore: Veritas Spa<br />
Anno 2009 spesa annua € 267,00<br />
Quota fissa ( + quota variabile) € 231,20<br />
Addizionale provinciale ( 5 %) € 11,70<br />
IVA al 10% € 23,10<br />
Considerando il numero di 10 annualità,<br />
dal 2001 al 2011, è stimabile un rimborso<br />
medio pari a 19 euro annui per un totale<br />
di 190 euro complessivi.<br />
Bolzano: 140 euro di rimborso<br />
Dal 2001 è avvenuto il passaggio<br />
dalla Tarsu alla nuova Tia.<br />
Azienda gestore: Seab Spa.<br />
Anno 2010 spesa annuale € 183,10<br />
Quota fissa (+ quota variabile) € 166,50<br />
IVA al 10% € 16,60<br />
Non viene applicata l’addizionale<br />
provinciale<br />
Considerando il numero di 10 annualità,<br />
dal 2001 al 2010, è stimabile un rimborso<br />
medio di 14 euro annui per un totale 140<br />
euro complessivi.<br />
Perugia: 92 euro di rimborso<br />
Dal 2006 è avvenuto il passaggio dalla<br />
Tarsu alla nuova Tia.<br />
Azienda gestore: Gesenu Spa.<br />
Anno 2009 spesa annua € 265,29<br />
Quota fissa ( + quota variabile ) € 230,69<br />
Addizionale provinciale € 11,53<br />
IVA al 10% € 23,07<br />
Considerando il numero di 4 annualità, dal<br />
2006 al 2009, è stimabile un rimborso<br />
medio di 23 euro annui per un totale 92<br />
euro complessivi, in quanto dal 2010 il<br />
Comune ha sospeso l’applicazione dell’Iva<br />
a seguito della sentenza della Corte<br />
Costituzionale.<br />
Genova: 126 euro di rimborso<br />
Dal 2006 è avvenuto il passaggio<br />
dalla Tarsu alla nuova Tia.<br />
Azienda gestore: Amiu Spa.<br />
Anno 2010 spesa annua € 243,50<br />
Quota fissa ( + quota variabile ) € 211,00<br />
Addizionale provinciale ( 5%) € 11,50<br />
IVA al 10% € 21,00<br />
Considerando il numero di 6 annualità, dal<br />
2006 al 2011, è stimabile un rimborso<br />
medio di 20 euro annui per un totale 120<br />
euro complessivi.<br />
10
Le istruzioni per i rimborsi<br />
nelle sedi di<br />
federconsumatori<br />
i moduli per<br />
la richiesta<br />
B<br />
ollette pagate e moduli<br />
di richiesta. È questo<br />
il binomio vincente per avviare<br />
l’iter legale di restituzione<br />
dell’Iva pagata e<br />
non dovuta sulla Tariffa di<br />
igiene ambientale.<br />
Ecco i passi da compiere.<br />
◆Innanzitutto occorre controllare<br />
che nel proprio comune<br />
sia stata adottata la<br />
tariffa al posto della Tarsu.<br />
Poi occorre avere tutte le<br />
fatture pagate a partire dall’anno<br />
in cui nel proprio comune<br />
c’è stato il passaggio<br />
dalla Tarsu alla nuova tariffa.<br />
Infine verificare che nelle<br />
relative bollette sia stata<br />
effettivamente addebitata<br />
l’Iva.<br />
◆ In secondo luogo occorre<br />
“mettere in mora” la società<br />
di gestione del servizio<br />
di gestione dei rifiuti attraverso<br />
dei moduli prestampati<br />
reperibili presso<br />
ogni sede o sportello della<br />
Federconsumatori. Gli indirizzi<br />
di tutte le sedi provinciali<br />
sono pubblicati alla fine<br />
di questa guida.<br />
In sostanza con questi moduli<br />
si diffida la società e<br />
<strong>qui</strong>ndi si chiede di sospendere<br />
dalla prossima bolletta<br />
utile l’applicazione del<br />
10% di Iva. Nella stessa comunicazione<br />
alla società<br />
viene specificata la richiesta<br />
di rimborso delle somme<br />
versate indebitamente<br />
a titolo di Iva.<br />
◆ Alla società si chiede di<br />
rispondere entro 30 giorni<br />
dal ricevimento della richiesta.<br />
Trascorsi i quali l’asso -<br />
ciazione si impegna ad avviare<br />
tutte le azioni legali<br />
a tutela del richiedente.<br />
DOMANDE E RISPOSTE<br />
Modi, tempi e dubbi. In altre<br />
parole: ecco come ci si deve<br />
comportare per chiedere il rimborso.<br />
Quali contribuenti possono<br />
avviare l’iter legale di<br />
rimborso?<br />
Tutti i cittadini intestatari di<br />
utenza domestica che pagano<br />
la Tia, la Ta.ri (ad esempio<br />
i cittadini della Capitale) e qualunque<br />
altra tariffa simile per<br />
il servizio di raccolta, solo se<br />
l’Iva è stata effettivamente applicata<br />
e versata.<br />
Nel mio Comune si applica<br />
la Tarsu: posso chiedere<br />
il rimborso?<br />
No, perché sulla “vecchia”<br />
Tassa non si applica l’Iva.<br />
Perché occorre ingaggia-<br />
11
LA CARICA DEI RIMBORSI<br />
re un braccio di ferro con<br />
la società di gestione e<br />
non con l’amministrazione<br />
comunale o centrale?<br />
È vero che la società di gestione<br />
del servizio opera solo come<br />
sostituto di imposta per<br />
l’Erario. Tuttavia essendo<br />
l’emittente della fattura è l’interlocutore<br />
principale dell’utente.<br />
<strong>Il</strong> gestore del servizio è<br />
obbligato a restituirmi<br />
l’Iva pagata illegittimamente?<br />
La Corte Costituzionale e poi<br />
la Cassazione hanno dichiarato<br />
l’illegittimità del l’Iva sulla<br />
tariffa. Esiste però un vuoto<br />
legislativo in materia di rimborsi.<br />
Tuttavia è indispensabile,<br />
“diffidare” la società e bloccare<br />
la prescrizione della richiesta<br />
attraverso i moduli predisposti<br />
dalla Federcon su -<br />
matori.<br />
Cosa succede se la società<br />
non risponde?<br />
Salvo disposizioni legislative,<br />
se il gestore non risponde all’utente<br />
entro i 30 giorni previsti,<br />
la Feder con sumatori, insieme<br />
ad altre associazioni,<br />
non esclude la promozione di<br />
cause pilota nel territorio, come<br />
già è avvenuto, e la predisposizione<br />
di atti di inibitoria<br />
nei confronti delle società che<br />
continueranno ad applicare<br />
l’Iva sulle prossime bollette.<br />
Esistono già cause vinte<br />
dai consumatori?<br />
Sì. In tutta Italia sono tantissimi<br />
i giudici di pace che hanno<br />
accolto le istanze dei consumatori<br />
e condannato le società<br />
alla restituzione del -<br />
l’Iva. La Federconsumatori di<br />
Ge nova, Prato e A les san dria<br />
hanno promosso e vinto tre<br />
cause pilota che hanno sancito<br />
la restituzione delle<br />
somme indebitamente fatturate<br />
in bolletta a danno<br />
degli utenti.<br />
A Roma la Federconsumatori avvia la class action<br />
Azioni inibitorie e class action a Roma. La battaglia legale<br />
della Federconsumatori continuerà lungo due direttrici.<br />
Nelle prossime settimane verrà avviata una class action a<br />
Roma contro l’Ama per chiedere la restituzione dell’Iva dal<br />
2009 al 2011. Per il passato, periodo 2003-2008, non potendosi<br />
avvalere dell’azione di classe, l’associazione consiglia<br />
i cittadini capitolini che non hanno ancora compilato<br />
i moduli a firmare le richieste di rimborso.<br />
Contemporaneamente, in altre città italiane l’associazione<br />
promuoverà delle azioni inibitorie con le quale chiedere<br />
al giudice di impartire l’ordine alle società di smettere<br />
di applicare l’Iva sulla tariffa dei rifiuti.<br />
12
Gli indirizzi<br />
In queste pagine riportiamo gli indirizzi delle sedi della Federconsumatori nei<br />
capoluoghi di provincia suddivisi per regione. Agli sportelli dell’associazione<br />
si possono ritirare i moduli per chiedere il rimborso dell’Iva sulla Tia e ricevere<br />
assistenza per la presentazione delle richieste. La sede nazionale della<br />
Federconsumatori è a Roma in via Palestro 11, telefono 06-42020759-55-63,<br />
sito internet www.federconsumatori.it.<br />
AVELLINO<br />
Via P.P. Manna,26<br />
telefono 0825-26365<br />
federconsumatori_av@alice.it<br />
BENEVENTO<br />
Via Roberto Ruffilli, 27<br />
telefono 0824-277940<br />
federconsumatori.bn@gmail.com<br />
ABRUZZO<br />
PESCARA sede regionale<br />
Via Pavone Bassani, 29<br />
telefono 085-4219570<br />
www.federconsumatori.abruzzo.it<br />
abruzzo.federconsumatori@gmail.com<br />
L’AQUILA<br />
Via Saragat c/o Cgil<br />
telefono 0862-66001<br />
d.sarra@federconsumatori.abruzzo.it<br />
TERAMO<br />
Via Giuseppe Flajani, 6<br />
telefono 0861-213920<br />
teramofederconsumatori@gmail.com<br />
CHIETI<br />
Via Valera P. Bertrondo, 4<br />
telefono 0871-3390216<br />
b.giansante@federconsumatori.abruzzo.it<br />
BASILICATA<br />
MATERA sede regionale<br />
Via Lucana, 157<br />
telefono 0835-232464<br />
federconsumatori.mt@alice.it<br />
POTENZA<br />
Via del Gallitello, 163<br />
telefono 0971-301410<br />
federcons.potenza@alice.it<br />
CALABRIA<br />
CROTONE sede regionale<br />
Via Pantusa, 32<br />
telefono 0962-903030<br />
www.federconsumatoricalabria.it<br />
calabria@federconsumatoricalabria.it<br />
VIBO VALENTIA<br />
Viale Affaccio, 59<br />
telefono 0963-42299<br />
vibovalentia@federconsumatoricalabria.it<br />
CATANZARO<br />
Via III Commercio, 2<br />
telefono 0961-741324<br />
catanzaro@federconsumatoricalabria.it<br />
COSENZA<br />
Piazza Spirito Santo c/o Auser<br />
telefono 0984-1904293<br />
cosenza@federconsumatoricalabria.it<br />
REGGIO CALABRIA<br />
Via Santa Lucia al Parco, 6/A<br />
telefono 0965-890468<br />
reggiocalabria@federconsumatoricalabria.it<br />
CAMPANIA<br />
NAPOLI sede regionale<br />
Corso Umberto I, 381<br />
telefono 081-4202363<br />
www.federconsumatoricampania.it<br />
presidente@federconsumatoricampania.it<br />
CASERTA<br />
Via Verdi, 22<br />
telefono 0823-354585<br />
benedettosantangelo@virgilio.it<br />
SALERNO<br />
Via Francesco Manzo, 66<br />
telefono 089-2580418<br />
federconsumatori@consumatorisalerno.it<br />
EMILIA-ROMAGNA<br />
BOLOGNA sede regionale<br />
Via Marconi, 69/c<br />
telefono 051-4220850<br />
fconsum@iperbole.bologna.it<br />
REGGIO EMILIA<br />
Via Lelio Orsi, 5<br />
telefono 0522-433171<br />
re_feder@er.cgil.it<br />
RIMINI<br />
Via Caduti di Marzabotto, 30<br />
telefono 0541-779989<br />
rn.federcons@er.cgil.it<br />
RAVENNA<br />
Via Matteucci, 15<br />
telefono 0544-244241<br />
federconsumatori.ra@email.it<br />
PIACENZA<br />
Via XXIV Maggio, 18<br />
telefono 0523-459753<br />
federconsumatori_piacenza@er.cgil.it<br />
13
LA CARICA DEI RIMBORSI<br />
PARMA<br />
Via Pintor, 1<br />
telefono 0521-508949<br />
federconsumatori@libero.it<br />
TRIESTE<br />
Via G. Matteotti,3<br />
telefono 040-773190<br />
federconsumatori.ts@virgilio.it<br />
VITERBO<br />
Via Saragat, 8<br />
telefono 0761-748633<br />
federconsumatorivt@virgilio.it<br />
BERGAMO<br />
Via Garibaldi, 3<br />
telefono 035-3594430<br />
federconsumatoribergamo@cgil.lombardia.it<br />
MODENA<br />
Via Mar Ionio, 23<br />
telefono 059-260384<br />
www.federconsumatorimodena.it<br />
info@federconsumatorimodena.it<br />
FORLÌ<br />
Via Pelacano, 6<br />
telefono 0543-371170<br />
federconsumatorifc@g<br />
mail.com<br />
FERRARA<br />
Piazza Verdi, 5<br />
telefono 0532-765420<br />
federconsferrara@libero.it<br />
CESENA<br />
Via M.T. Plauto, 90<br />
telefono 0547-642134<br />
federconsumatorifc@gmail.<br />
com<br />
FRIULI-VENEZIA GIULIA<br />
PALMANOVA<br />
sede regionale<br />
Borgo A<strong>qui</strong>leia, 3/b<br />
telefono 0432-935548<br />
www.federconsumatorifvg.it<br />
fcnuovo@libero.it<br />
GORIZIA<br />
Via Baiamonti, 22<br />
telefono 0481-534801<br />
federgo@libero.it<br />
UDINE<br />
Via Torino, 64<br />
telefono 0432-45673<br />
federcud@tin.it<br />
PORDENONE<br />
Via San Valentino, 30<br />
telefono 0434-247175<br />
federconsumatoripn@gma<br />
il.com<br />
LAZIO<br />
ROMA sede regionale<br />
Via Goito, 39<br />
telefono 06-44340366/80<br />
www.federconsumatori.la<br />
zio.it<br />
romalazio@federconsumatori.lazio.it<br />
FROSINONE<br />
Via Mola Vecchia, 2/a<br />
telefono 0775-211219<br />
federconsumatorifrosinone@gmail.com<br />
LATINA<br />
Via Solferino, 7<br />
telefono 0773-473084<br />
federconsumlt@gmail.com<br />
RIETI<br />
Via Garibaldi, 174<br />
telefono 0746-218510<br />
federconsumatori.rieti@ya<br />
hoo.it<br />
LIGURIA<br />
GENOVA sede regionale<br />
Via Baldi,29<br />
telefono 010-5960414<br />
federconsumatori@virgilio.it<br />
IMPERIA<br />
Via Foce, 3<br />
telefono 0183-558925<br />
imperia@federconsumatori1.191.it<br />
LA SPEZIA<br />
Via Bologna, 9<br />
telefono 0187-547273<br />
federconsumatori@cgillaspezia.it<br />
SAVONA<br />
Via Boito, 9<br />
telefono 019-801583<br />
federconsumatori.savona@mail.cgil.it<br />
LOMBARDIA<br />
MILANO sede regionale<br />
Viale Zara, 7/9<br />
telefono 02-60830081<br />
www.federconsumatori.lo<br />
mbardia.it<br />
federconsumatori@federconsumatori.lombardia.it<br />
MONZA E BRIANZA<br />
Via Premuda,17<br />
telefono 0392-731221<br />
federconsumatoribrianza@cgil.lombardia.it<br />
BRESCIA<br />
Via F.lli Folonari, 7<br />
telefono 030-3729251<br />
federconsumatori@bs.lomb.cgil.it<br />
COMO<br />
Via Italia Libera, 15<br />
telefono 031-242824<br />
como@federconsumatori.lombardia.it<br />
LECCO<br />
Via Besonda Superiore, 11<br />
telefono 0341-488270<br />
federconsumatori@lc.lomb.cgil.it<br />
LODI<br />
Via Lodivecchio, 31<br />
telefono 0371-616072<br />
sportellofed@libero.it<br />
MANTOVA<br />
Via Argentina Altobelli, 5<br />
telefono 0376-202220<br />
federconsumatorimantova@yahoo.it<br />
PAVIA<br />
Via Cavallini, 9<br />
telefono 0382-35000<br />
pavia@federconsumatoripavia.it<br />
SONDRIO<br />
Via Petrini, 14<br />
telefono 0342-541311<br />
14
federconsumatorisondrio@cgil.lombardia.it<br />
VARESE<br />
Via Nino Bixio, 37<br />
telefono 0332-276111<br />
federconsumatorivarese@cgil.lombardia.it<br />
CREMONA<br />
Via Mantova, 25<br />
telefono 0372-448704<br />
federconsumatori@cgil.cre<br />
mona.it<br />
MARCHE<br />
ANCONA sede regionale<br />
Via 1° Maggio, 142/A<br />
telefono 071-285741<br />
federconsumatori@marche.cgil.it<br />
ASCOLI PICENO<br />
Via Costantino Rozzi, 13<br />
telefono 0736-345314<br />
ascolipiceno.federconsumatori@marche.cgil.it<br />
MACERATA<br />
Via Garibaldi, 45<br />
telefono 0733-245711<br />
macerata.federcosumatori@marche.cgil.it<br />
PESARO<br />
Via Gagarin, 179<br />
telefono 0721-420249<br />
pesaro.federconsumatori@marche.cgil.it<br />
FERMO<br />
Via dell’Annunziata, 1<br />
telefono 0734-22081<br />
fermo@marche.cgil.it<br />
MOLISE<br />
CAMPOBASSO sede<br />
regionale<br />
Via Tommaso Mosca, 11<br />
telefono 0874-492500<br />
federconsumatori.molise@virgilio.it<br />
ISERNIA<br />
Via Campania, 55<br />
telefono 0865-412387<br />
PIEMONTE<br />
TORINO sede regionale<br />
Via Pedrotti, 25<br />
telefono 011-285981<br />
www.federconsumatori-torino.it<br />
sportello@federconsumatori-torino.it<br />
ALESSANDRIA<br />
Via Faa’ di Bruno, 37<br />
telefono 0131-325150<br />
alessandria@federconsumatoripiemonte.it<br />
ASTI<br />
Piazza G. Marconi, 26<br />
telefono 0141-533533<br />
asti@federconsumatoripiemonte.it<br />
BIELLA<br />
Via Lamarmora, 4<br />
telefono 015-3599237<br />
biella@federconsumatoripiemonte.it<br />
CUNEO<br />
Via M. Coppino, 2/bis<br />
telefono 0171-603639<br />
cuneo@federconsumatoripiemonte.it<br />
NOVARA<br />
Via Mameli, 7/b<br />
telefono 0321-611202<br />
novara@ederconsumatoripiemonte.it<br />
VERBANIA<br />
Via Fratelli Cervi, 11<br />
telefono 0323-402315<br />
verbania@federconsumatoripiemonte.it<br />
VERCELLI<br />
Via Stara, 2<br />
telefono 0161-224107<br />
vercelli@federconsumatoripiemonte.it<br />
PUGLIA<br />
BARI sede regionale<br />
Via Calace,4<br />
telefono 080-5736111<br />
pugliafederconsumatori@gmail.com<br />
BRINDISI<br />
Via Bastioni Carlo V, 5<br />
telefono 0831-564108<br />
federconsumbrindisi@tiscali.it<br />
FOGGIA<br />
Viale Kennedy, 106<br />
telefono 0881-639478<br />
federconsumatorifg@gmail.com<br />
LECCE<br />
via Merine, 33<br />
telefono 0832-344586<br />
lecce@federconsumatorilecce.it<br />
TARANTO<br />
Via Aristosseno,21<br />
telefono 099-4596678<br />
federconsumatori-ta@libero.it<br />
SARDEGNA<br />
CAGLIARI sede regionale<br />
Viale Monastir, 15<br />
telefono 070-2797270<br />
info@federconsumatori.cagliari.it<br />
SASSARI<br />
Viale Budapest, 9<br />
telefono 079-2151070<br />
federconsumatori.ss@tiscali.it<br />
CARBONIA<br />
Via Ottanai, 4<br />
telefono 0781-650399<br />
federcarbonia@tiscali.it<br />
SAN GAVINO<br />
Via Parrocchia, 111<br />
telefono 070-9339065<br />
federconsumatori.sangavino@yahoo.it<br />
NUORO<br />
Via Oggiano, 15<br />
telefono 0784-258122<br />
federconsnuoro@tiscali.it<br />
OLBIA-TEMPIO<br />
Via del Piave,44<br />
telefono 0789-557023<br />
federconsumatori.ot@gmail.com<br />
ORISTANO<br />
Corso Umberto I, 16<br />
telefono 0783-302931<br />
info@federconsumatorioristano.it<br />
15
LA CARICA DEI RIMBORSI<br />
TORTOLÌ<br />
Via Baccasara, 13/A<br />
telefono 0782-622050<br />
federtort@gmail.com<br />
SICILIA<br />
PALERMO sede regionale<br />
Via Roma, 72<br />
telefono 091-6173434<br />
www.federconsumatorisicilia.it<br />
federconsumatori_pa@libero.it<br />
AGRIGENTO<br />
Via M. Cimarra, 23<br />
telefono 0922-1835430<br />
federconsumatoriagrigento@virgilio.it<br />
CATANIA<br />
Piazza Santa Nicolella,6/A<br />
telefono 095-2933428<br />
federconsumatori.catania@virgilio.it<br />
ENNA<br />
Via Carducci, 16<br />
telefono 0935-519105<br />
serenella.manin@virgilio.it<br />
MESSINA<br />
Via Cesareo, 185/A<br />
telefono 090-718940<br />
francescfede@tiscali.it<br />
RAGUSA<br />
via Nazionale, 224 c/o<br />
Camera del lavoro<br />
telefono 0932-764477<br />
SIRACUSA<br />
viale Santa Panagia,<br />
205/207<br />
telefono 0931-963150/51<br />
federconsumatori_sr@libero.it<br />
TRAPANI<br />
Via Garibaldi, 44<br />
telefono 0924-902618<br />
federcastelvetrano@libero.it<br />
TOSCANA<br />
FIRENZE sede regionale<br />
Via Nazionale, 17<br />
telefono 055-217195<br />
www.federconsumatoritoscana.it,<br />
fct.toscana@federconsumatoritoscana.it<br />
LUCCA<br />
Viale Luporini , 115/F<br />
telefono 0583-44151<br />
federconsumatorilucca@gmail.com<br />
PRATO<br />
Via dei Tintori, 29<br />
telefono 0574-27634<br />
federconsprato@tin.it<br />
SIENA<br />
Via Garibaldi,45<br />
telefono 0577-254814<br />
federconsiena@interfree.it<br />
AREZZO<br />
Via Monte Cervino, 26<br />
telefono 0575-393445<br />
fct.arezzo@federconsumatoritoscana.it<br />
GROSSETO<br />
Via Repubblica<br />
Domenicana, 80/d<br />
telefono 0564-459225<br />
federconsumatori@grosseto.tosc.cgil.it<br />
LIVORNO<br />
Via G. Ciardi, 8<br />
telefono 0586-228467<br />
federconsumatori.li@tin.it<br />
MASSA CARRARA<br />
Via XX settembre, 46 bis<br />
telefono 0585-848311<br />
federconsumatori.ms@carrara.tosc.cgil.it<br />
PISA<br />
Via Palla a Corda, 3<br />
telefono 050-580688<br />
posta@federconsumatoripisa.it<br />
PISTOIA<br />
Via Niccolò Puccini, 104<br />
telefono 0573-378540<br />
f.consumatori@pistoia.cgil.it<br />
T.-ALTO ADIGE<br />
TRENTO sede regionale<br />
Via Muredei, 8<br />
telefono 0461-303911<br />
federconsumatori@cgil.tn.it<br />
UMBRIA<br />
PERUGIA sede regionale<br />
Via Bell’Occhio, 26<br />
telefono 075-506981<br />
federconsumatori.perugia@umbria.cgil.it<br />
TERNI<br />
Via S. Procolo, 8<br />
telefono 0744-496254<br />
terni@mail.cgil.it<br />
VAL D’AOSTA<br />
AOSTA sede regionale<br />
Via Binel, 24<br />
telefono 0165-271683<br />
filt@cgil.vda.it<br />
VENETO<br />
MESTRE sede regionale<br />
Via Peschiera, 5<br />
telefono 041-5497831<br />
www.federconsveneto.it<br />
federconsveneto@federconsveneto.it<br />
BELLUNO<br />
Viale Fantuzzi, 19<br />
telefono 0437-948046<br />
belluno@federconsveneto.it<br />
PADOVA<br />
Via Longhin, 117/121<br />
telefono 049-8944271<br />
padova@federconsveneto.it<br />
ROVIGO<br />
Via Calatafimi, 1/b<br />
telefono 0425-377317<br />
rovigo@federconsveneto.it<br />
TREVISO<br />
Via Dandolo, 8<br />
telefono 0422-409239<br />
federconsumatori@cgiltreviso.it<br />
VERONA<br />
Via Settembrini, 6<br />
telefono 045-8674616<br />
federcons.verona@gmail.com<br />
VICENZA<br />
Via Maganza, 96<br />
telefono 0444-564844<br />
federconsumatori@cgilvicenza.com<br />
VENEZIA<br />
Via Ca’ Marcello, 10<br />
telefono 041-5491211<br />
federconsumatori.venezia@veneto.cgil.it<br />
16