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Rivista Euganeamente Marzo Aprile 2013

Folgoranti Presenze nei Colli Euganei Rovolon, Zovon, Carbonara, Alfredo Barbiero, Primavera a Tavola, Sentieri Colli Euganei

Folgoranti Presenze nei Colli Euganei
Rovolon, Zovon, Carbonara, Alfredo Barbiero, Primavera a Tavola, Sentieri Colli Euganei

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Folgoranti presenze<br />

n e i C o l l i E u g a n e i . . .<br />

Percorso<br />

<strong>Euganeamente</strong><br />

Da zovon<br />

a rovolon<br />

Seguici anche su<br />

storia<br />

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Euganei<br />

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Euganea<br />

www.euganeamente.it


Progetto <strong>Euganeamente</strong> creato da Ivan Todaro e Giada Zandonà<br />

Copia Omaggio Quaderno Monografico realizzato da:<br />

Futurama snc - Agenzia di Comunicazione e Web<br />

Monselice - Tel. 0429 73366 www.futuramaonline.com<br />

Stampa in Carta Riciclata presso Futurama snc.<br />

Copie 10.000 - Distribuzione gratuita in più di 700 punti<br />

(locali, apt, biblioteche, centri culturali, agriturismi)<br />

Responsabile Progetto: Giada Zandonà<br />

e-mail: giada@euganeamente.it<br />

Coordinatore Progetto: Marco Trevisan<br />

e-mail: marco@euganeamente.it<br />

Testi:<br />

m. Di Lello, F. Colombara,<br />

g. Cusin, G. Zandonà<br />

Foto di copertina: Gastone Cusin<br />

Mappa percorso: Elisa Mortin<br />

Pubblicità sponsor: info@euganeamente.it - 0429 73366<br />

Si ringraziano: Comune di Rovolon, Parco Regionale dei<br />

colli Euganei e tutti gli sponsor.<br />

Vietata la riproduzione anche parziale di testi ed immagini.<br />

INDICE<br />

3 COMINCIAMO DA QUI!<br />

Introduzione<br />

4 ORIGINE DEI COLLI EUGANEI<br />

Magma, lapilli e ceneri...<br />

6 ROVOLON<br />

L’estetica del paesaggio<br />

7 ASSAPORAROVOLON<br />

2 a ediz. Domenica 28 aprile<br />

9 Cent’anni di vino<br />

Az. Vit. Callegaro Francesca<br />

10 PERCORSO EUGANEAMENTE<br />

Da Zovon a Rovolon per Carbonara<br />

12 PUNTO PER PUNTO<br />

Percorso Arancio<br />

14 VERDI PASSIONI<br />

Ho racchiuso la vita...<br />

15 ALFREDO BARBIERO<br />

Il canto caldo della trachite<br />

17 Primavera a tavola<br />

Silene, carletti, scrisioi...<br />

18 AGENDA EUGANEA<br />

Eventi e manifestazioni<br />

20 Un’amica pezzata<br />

È così fredda che spegne...<br />

21 VUOTI SOTTERRANEI<br />

Antri, tane, busi, canbare<br />

22 LO SAPEVATE CHE?<br />

Giochi e curiosità dal territorio<br />

cominciamo da qui!<br />

Vivere in un territorio non sempre significa conoscerlo ed apprezzarlo, molte volte si scoprono<br />

aspetti meno noti ma estremamente interessanti dietro l’angolo. Con <strong>Euganeamente</strong> si vuole<br />

intraprendere un percorso divulgativo diverso e diretto, per meglio conoscere e far scoprire<br />

l’alto potenziale turistico dei Colli Euganei. <strong>Euganeamente</strong> è un progetto giovane e alternativo che<br />

chi scrive ha condiviso fin da subito per la sua originalità e freschezza che si manifesta nei contenuti,<br />

nella sua forma grafica e nel suo modo di presentare tutto ciò che di interessante può attrarre<br />

l’attenzione sia del turista alla scoperta del territorio, che di chi vive in questa zona, così ricca di<br />

spunti, per farsi conoscere ed amare. <strong>Euganeamente</strong> vuole essere un prodotto editoriale nuovo che<br />

si rivolge a tutti in modo semplice e diretto, promuovendo soprattutto la cultura di un territorio che<br />

si manifesta sotto molteplici aspetti: la natura, la cultura, il tempo libero, le attività di spettacolo e di<br />

enogastronomia, senza dimenticare curiosità e spunti che possono portare il lettore ad intraprendere<br />

un percorso ricco di cose da conoscere e vivere in questo meraviglioso ambiente: i Colli Euganei.<br />

<strong>Euganeamente</strong> è uno strumento pratico e versatile da consultarsi per programmare una serata con<br />

gli amici, un week-end tra bellezze naturalistiche e architettoniche, o una gita fuori porta, tra relax e<br />

intrattenimento. Nelle pagine di <strong>Euganeamente</strong> si troveranno, di volta in volta, percorsi turistici,<br />

spunti e suggestioni per far conoscere anche il più piccolo Comune, frazione o località dei Colli<br />

Euganei, approfondimenti culturali e appuntamenti dell’enogastronomia, dando spazio alle offerte<br />

locali che il territorio propone al turista o al visitatore che vuole riscoprire i gusti della tradizione<br />

veneta. Nulla è lasciato al caso: la redazione di <strong>Euganeamente</strong> è al servizio del territorio e attraverso<br />

una rete in cui tutti possono comunicare, raccoglie le informazioni delle singole realtà e le amplifica<br />

perché tutti possano fruirne. Il nostro motto potrebbe riassumersi in promuovere partendo<br />

dall’apporto che ognuno può dare, per vivere e scoprire in un modo nuovo i Colli Euganei.<br />

Marco Di Lello<br />

Cominciamo da Qui! | <strong>Euganeamente</strong> • 3<br />

ph. Siro Morello


Magma, lapilli<br />

e ceneri...<br />

All’inizio<br />

era il mare...<br />

ORIGINE DEI COLLI EUGANEI<br />

ph. Franco Colombara<br />

Per comprendere l’evoluzione geologica dei<br />

Colli Euganei si deve risalire indietro nel<br />

tempo di circa 135 milioni di anni, l’età cioè<br />

delle rocce più antiche affioranti nella zona euganea.<br />

A quel tempo la geografia della Terra, che fin<br />

dall’origine del pianeta ha subito profondi mutamenti,<br />

era ben diversa dall’attuale. I continenti erano<br />

raggruppati in due grandi blocchi, divisi da uno stretto<br />

braccio di mare, residuo di un antico, immenso<br />

oceano chiamato Mare della Tetide e dove attualmente<br />

c’è l’Italia a quel tempo c’era un grande golfo.<br />

Quindi all’inizio era il mare. Sul fondo di questo<br />

antico mare, indisturbato per circa 100 milioni di<br />

anni, si è depositata una potente serie di sedimenti<br />

che a poco a poco si accumulano sul fondo.<br />

Questi sedimenti, in seguito alla compattazione<br />

dovuta al carico crescente e a processi chimici,<br />

si sono trasformati nelle rocce calcaree che<br />

attualmente si riscontrano negli Euganei.<br />

Sono queste le rocce che in un passato recente<br />

sono state oggetto di intensa escavazione per<br />

alimentare i grandi cementifici di Este e Monselice;<br />

il loro spessore si aggira sui 450 – 500 metri.<br />

Ma la nascita dei Colli può essere datata a 35<br />

milioni di anni fa, quando una serie di eruzioni<br />

sottomarine portarono alla loro formazione.<br />

Le prime eruzioni si verificarono con colate<br />

sottomarine di lave molto fluide, che si riversarono<br />

sul fondo marino in modo tabulare. Dopo un periodo<br />

di quiete di qualche milione di anni è ripresa l’attività<br />

vulcanica con l’emissione di vari tipi di lave di diversa<br />

composizione.<br />

Deposizione di sedimenti<br />

dal Giurese superiore all’Eocene superiore<br />

Primo ciclo eruttivo di tipo basaltico<br />

A questa seconda fase è attribuibile la formazione<br />

dei caratteristici corpi eruttivi che conferiscono al<br />

paesaggio euganeo quell’aspetto unico e suggestivo.<br />

Secondo ciclo eruttivo<br />

con emissione di lave differenziate<br />

Aspetto attuale del rilievo<br />

modellato dai fenomeni erosivi<br />

Infatti il magma, ristagnando presso la spaccatura<br />

di emissione ha dato forma a quelli che oggi noi<br />

conosciamo come il Monte Venda e il Monte<br />

Vendevolo.<br />

Monte Vendevolo - Cupola di ristagno<br />

In altri casi la lava ha inarcato gli strati sedimentari<br />

dando forma, per esempio, al Monte Cecilia di<br />

Baone, oppure al Monte Lozzo e Monte Cero.<br />

4 • <strong>Euganeamente</strong> | Origine dei Colli Euganei


Monte Cecilia - Laccolite<br />

Monte Rusta - Corpo eruttivo trachitico<br />

Monte Cero - Laccolite di eruzione<br />

Altre grandi masse magmatiche, con meccanismi<br />

diversi, hanno dato forma ed origine al complesso<br />

Monte Grande – Monte Madonna, Monte Altore,<br />

Monte Ricco.<br />

Monte Altore - Corpo discordante<br />

Ma queste non sono le uniche strutture vulcaniche<br />

presenti negli Euganei. Si possono riscontare<br />

corpi vulcanici originati da magma che si è<br />

intruso in spaccature di rocce preesistenti; uno<br />

spettacolare esempio di tale struttura è dato<br />

dal filone trachitico di Rocca Pendice.<br />

I I colli sono poi caratterizzati da numerosi camini<br />

d’esplosione o necks o anche diatremi, condotti<br />

verticali a sezione grossomodo circolare da cui si<br />

è verificata un’attività vulcanica di tipo esplosivo,<br />

come per esempio il monte Orsara.<br />

Tutti questi apparati eruttivi hanno coinvolto<br />

le rocce sedimentarie molto più antiche, che<br />

costituivano il fondo marino, deformandole,<br />

fratturandole e quindi sollevandole dalla loro<br />

giacitura originale a quote molto più elevate.<br />

Le eruzioni iniziarono in ambiente sottomarino, ma<br />

è da ritenere che si siano concluse con l’emersione,<br />

almeno dei rilievi maggiori.<br />

I Colli pertanto hanno visto inizialmente la luce come<br />

un minuscolo arcipelago di isolotti vulcanici e tali sono<br />

rimasti fino a circa 2 milioni di anni fa, quando il mare<br />

gradualmente si è ritirato dalla zona euganea, per far<br />

posto alla Pianura Padana, che si stava formando in<br />

seguito a grandiosi fenomeni alluvionali. I processi<br />

erosivi, dovuti agli agenti atmosferici hanno agito<br />

selettivamente sui vari tipi di rocce, agendo più<br />

intensamente su quelle più tenere, come i tufi e le<br />

rocce sedimentarie, e mettendo in risalto quelle più<br />

resistenti, cioè quelle vulcaniche.<br />

Il paesaggio euganeo, così singolare e<br />

inconfondibile, è quindi caratterizzato dalle forme<br />

coniche e piramidali molto ardite dei corpi vulcanici,<br />

che si ergono dalla morfologia morbida e<br />

tondeggiante degli altopiani calcarei.<br />

Franco Colombara<br />

Origine dei Colli Euganei | <strong>Euganeamente</strong> • 5


con il Patrocinio del<br />

Comune di Rovolon<br />

L’estetica<br />

del Paesaggio<br />

ROVOLON<br />

Il territorio di Rovolon, situato nella zona nord occidentale dei Colli<br />

Euganei, alle pendici del Monte Grande, è un perfetto esempio di<br />

come nel corso del tempo l’impegno produttivo dell’uomo sia<br />

riuscito a valorizzare l’estetica del paesaggio, regalandoci oggi un<br />

panorama ricco di storia, natura e sapori. E’ una terra dalle origini<br />

lontane, abitata sin dalla preistoria, conosciuta ed amata dagli Euganei<br />

e successivamente dai Veneti, una popolazione proveniente dall’Asia<br />

minore che arrivò, secondo la leggenda, con Antenore dopo la guerra di<br />

Troia. La dominazione dei Romani e l’invasione dei Barbari poi, hanno<br />

dato modo di scoprire l’amore della vite per queste colline, infatti la<br />

viticoltura troverà in questa terra le condizioni favorevoli per svilupparsi<br />

in qualità e quantità.<br />

Nei secoli avvenire il territorio però deve confrontarsi con il passaggio<br />

del terribile tiranno Ezzelino da Romano che nel 1237 si preparava a<br />

conquistare Padova e con le sanguinose guerre tra gli Scaligeri di<br />

Verona e i Carraresi di Padova. Gli Scaligeri, per controllare meglio le<br />

truppe dei Carraresi, alla frontiera tra il padovano e il vicentino,<br />

costruirono attorno al 1390 una bastita, una fortezza, un luogo di<br />

difesa costruito in fretta, “imbastita”con il legno e con i tronchi, il<br />

materiale di cui più disponevano. Da qui il toponimo Bastia. Era una<br />

terra di boschi e di acque, che gli uomini hanno trasformato,<br />

lasciando nei nomi dei luoghi la traccia delle loro attività. Sono nomi<br />

che nascono dall’ambiente naturale, che per loro era lavoro e<br />

sostentamento. Carbonara ci ricorda le carbonaie, cataste di legna<br />

ricoperte di argilla che servivano per produrre carbone e Rovolon<br />

probabilmente deriva dal nome latino della pianta robus, cioè rovo,<br />

ma potrebbe anche essere invece la voce dialettale roa, rova che<br />

invece significa ghiaia e sta ad indicare un terreno ghiaioso, franoso.<br />

Territori contesi, conquistati dalla Repubblica di Venezia e<br />

profondamente trasformati. Il bosco della Carpaneda a Bastia viene<br />

tagliato in grossi tronchi, trasportati sull’acqua della fossa Nina<br />

chiamata anche la fossona che arrivava fino all’imbarco del castello<br />

di San Martino. Attraverso il Bacchiglione il legname giungeva a<br />

Venezia, dove veniva utilizzato per costruire le navi della Serenissima.<br />

Acque e boschi di querce, castagni, olmi, rovere, ma anche alberi da<br />

frutto e vigneti. La bellezza di Rovolon lo rende luogo di dimora<br />

ideale per i nobili, che costruiscono tra le sue colline splendide<br />

ville, come la cinquecentesca Villa Ottavia con annessa barchessa e<br />

Villa Barbarigo Montesi, con una facciata rivolta verso valle articolata<br />

in tre piani mentre un unico piano guarda verso il monte, una<br />

soluzione architettonica usata frequentemente che segue e si integra<br />

al declivio collinare. Recentemente è avvenuto il restauro della<br />

Colombara, una stalla Ottocentesca adiacente ad un’antica torre<br />

medioevale, un tempo adibita appunto a “colombara”. Nella geografia<br />

di Rovolon e delle sue frazioni è visibile l’impronta della storia<br />

“costruita” da generazioni di uomini che hanno ricercato<br />

insieme utilità e bellezza nelle risorse del territorio. Una terra ad<br />

alta vocazione vitivinicola in cui il clima mite, la predisposizione dei<br />

versanti collinari e la fertilità della terra hanno contribuito a sviluppare<br />

un’attenta ed antica coltura della vite che oltre ad una valenza<br />

economica di primo piano, rappresenta oggi una caratteristica<br />

essenziale del paesaggio, creando un mosaico prezioso di colori,<br />

profumi e tradizioni. Particolarmente importante è la produzione di<br />

vini frizzanti secchi, come il Serprino, frizzanti dolci come il Moscato,<br />

il Moscato Fior d’arancio e il Moscato Passito, il Pinello e tutta una<br />

serie di rossi, dal Cabernet al Merlot, al Raboso tutti DOC a<br />

denominazione d’origine controllata.<br />

6 • <strong>Euganeamente</strong> | Rovolon


9 km di Passeggiata Enogastronomica<br />

a km 0 con Degustazioni presso le Aziende<br />

2 a Edizione<br />

Domenica<br />

28 <strong>Aprile</strong> <strong>2013</strong><br />

assaporaROVOLON<br />

Immaginatevi in un sentiero assolato in collina, avvolti da uno splendido<br />

scenario naturale, e poi seduti all’aria aperta davanti ad un prato che si<br />

anima con i colori e i profumi della primavera, assieme agli amici e ad un<br />

fresco bicchiere di vino… questo e molto altro è Assaporarovolon, una<br />

passeggiata enogastronomica per far conoscere i prodotti, le attività<br />

ed i meravigliosi paesaggi e sentieri che caratterizzano l’ambiente<br />

tra Carbonara, Bastia e Rovolon, nella parte nord dei Colli Euganei.<br />

Camminare è il modo migliore per scoprire i mutamenti del territorio che si<br />

rispecchiano nelle forme del paesaggio attraverso il passare delle stagioni,<br />

lo hanno capito le aziende del territorio e il Comune di Rovolon animando e<br />

promuovendo una manifestazione che offre ai partecipanti una possibilità<br />

unica di scoprire i Colli Euganei immergendosi completamente in essi.<br />

La “fatica” di ogni tappa verrà ricompensata dalla degustazione delle<br />

prelibatezze locali: i partecipanti della passeggiata, divisi in gruppi di 30-<br />

40 persone, partiranno ogni 20 minuti accompagnati da guide esperte<br />

del percorso, attraverso vari punti di ristoro, gusteranno i prodotti delle<br />

aziende coinvolte a partire dalla colazione per arrivare al caffè.<br />

Il percorso di circa 10 Km si snoderà fra strade, boschi, sentieri, vigneti<br />

per scoprire aspetti nascosti, particolari unici e sentieri artistici dei nostri<br />

Colli Euganei, ma anche oltre: potremo ammirare dalla collina la bellezza<br />

dei campi di pianura, dei Colli Berici e dei monti dell’Altopiano di Asiago.<br />

Insomma, Assaporarovolon è la giornata ideale per godere della<br />

tranquillità della vita all’aria aperta in una vera e propria festa dei sapori<br />

e del gusto, una giornata da dedicare alla famiglia, agli amici e alla natura.<br />

DOVE partenza del primo gruppo ore 8,15 dalla Colombara di Bastia, il 28 aprile<br />

Il ritrovo è fissato mezz’ora prima della partenza del proprio<br />

gruppo, per la registrazione e la consegna del materiale<br />

COME quota di partecipazione adulti € 20, bambini fino ai 12 anni € 10<br />

iscrizioni entro il 21 aprile<br />

Per informazionI ed adesioni<br />

contattare 049 9910017 int. 8 del Comune di Rovolon (PD)<br />

Il modulo per l’iscrizione è scaricabile dal sito www.comune.rovolon.pd.it<br />

La manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo<br />

Assaporarovolon | <strong>Euganeamente</strong> • 7


ph. Callegaro Francesca<br />

L’Azienda<br />

Vitivinicola<br />

Callegaro<br />

Francesca<br />

cent’anni di vino<br />

Da più di cento anni, l’Azienda Agricola Callegaro Francesca ha trovato nel cuore dei Colli Euganei il luogo ideale dove sviluppare al massimo le<br />

potenzialità della vite per produrre un vino di alta qualità. I sei ettari di terreno di origine vulcanica vengono coltivati a conduzione famigliare e<br />

trasformati in vino rispettando le antiche tradizioni, aiutati dalle moderne tecnologie per ottenere un prodotto dalle qualità organolettiche eccellenti.<br />

La filosofia aziendale rispecchia le peculiarità del territorio di Rovolon, concentrandosi sui vitigni autoctoni, come l’uva Pinella che ha trovato in questo<br />

fazzoletto di terra il suo habitat naturale e le permette di sviluppare al massimo le sue caratteristiche e potenzialità. Le piacevoli bollicine di quest’uva<br />

si potranno gustare anche nella 1° Stappatura di un Metodo Classico il 26 Maggio <strong>2013</strong>, da anni sperimentato per avere uno spumante unico e<br />

importante. Il Vin Bastardo, invece è un vino rosso ottenuto da vitigni autoctoni quasi scomparsi ed ora sapientemente rivalorizzati, che regalano il tipico<br />

sapore del vino di una volta, gradevole ma asciutto, dal colore intenso, insomma, un buon rosso estivo.<br />

La vetrina delle bottiglie offre inoltre: Terre d’Argilla Pinot Bianco, Rosato frizzante, Rabosello frizzante, Fior d’Arancio spumante e Marzemino Rosso Dolce<br />

spumante. Non si trascurano neanche i vitigni quali Merlot e Cabernet che, grazie all’esposizione a nord ed al terreno, sanno esprimere profumi e consistenza<br />

unici. Conosciuti sono l’ Archè, il Tre Frazioni, lo Sparviere. Tutti i vini sono disponibili anche sfusi, provateli direttamente presso<br />

l’Azienda Agricola Callegaro Francesca, via A. Manzoni, 9 ROVOLON (Pd) - Tel. 049 5227084 - 347 8934781 - www.callegarofrancescavini.it<br />

BASTARDO<br />

Gradazione: 12% Vol. - Temp. di servizio: 18°C.<br />

Vin Bastardo - l’autoctono<br />

Nasce allo scopo di rivalorizzare le varietà di uve<br />

anticamente coltivate nella nostra zona, che sono<br />

state recuperate dalle antiche collezioni, scelte tramite<br />

selezione massale e ripropagate. Il risultato è un vino<br />

tipico, schietto, leggero, semplice e particolare. Il<br />

nome deriva dalla percentuale di uva più importante,<br />

la Marzemina bastarda grossa, volgarmente chiamata<br />

anche Marzemina nera bastarda. Gli altri due vitigni,<br />

Turchetta e Corbina, presenti in minor percentuale, ne<br />

conferiscono morbidezza, colore e rotondità.<br />

Vinificazione: Selezione e raccolta manuale delle uve, cui<br />

segue la diraspatura senza pigiatura con la conseguente<br />

fermentazione ad acino intero. Affinamento in acciaio<br />

per circa 6 mesi sulle proprie fecce fini.<br />

Antichi Reassi<br />

Gradazione: 11,5% Vol. - Temp. di servizio: 8°C.<br />

Antichi Reassi - Pinello<br />

Vino riscoperto e prodotto da un antico vitigno<br />

autoctono dei Colli Euganei la cui particolarità del<br />

nome deriva dal terreno franoso, in dialetto chiamato<br />

“reassi”. Presenta un bouquet ricco di profumi floreali<br />

quali l’acacia, i fiori di castagno e gelsomino, contornati<br />

da note di pera matura e ananas. Il palato tipicamente<br />

acidulo e leggermente frizzante, arrotondato da un velo<br />

di morbidezza, lo rende compagno ideale di aperitivi,<br />

pietanze a base di pesce e formaggi delicati.<br />

Vinificazione: selezione e raccolta manuale delle<br />

uve. Fermentazione di circa due settimane a basse<br />

temperature, sosta sulle fecce fino a primavera con<br />

periodici bâtonnages, rifermentazione in autoclave<br />

secondo il metodo Martinotti.<br />

Cent’anni di Vino | <strong>Euganeamente</strong> • 9


Percorso <strong>Euganeamente</strong><br />

Per poter ammirare la bellezza della primavera che sboccia sui Colli<br />

Euganei non può mancare un percorso cicloturistico alle pendici<br />

del Monte Altore, del Monte Grande e del Monte della Madonna,<br />

pianeggiante ma con dei tratti in salita abbastanza impegnativi. Per ovviare<br />

alla fatica delle due ruote l’alternativa è scoprire i 22 km di percorso in auto,<br />

proponendosi delle soste e dei punti da affrontare a piedi.<br />

Si parte dal centro di Zovon, parcheggiando l’auto nella piazzetta Zattarin.<br />

Si lascia alle spalle la piccola e scenografica ex-cava di pregiata zovonite.<br />

Dopo aver superato il ponte di rio Zovon, si prosegue in via Bagna Bassa.<br />

Qui troviamo Villa San Giuseppe residenza delle Suore Francescane. Si<br />

procede costeggiando il Monte Altore e dei piccoli corsi d’acqua che<br />

affiancano la strada che segue in direzione Bastia. Il nostro percorso<br />

incontra docili declivi in cui sono coltivati viti ed ulivi mentre sulla sinistra<br />

fa capolino il Monte Santo o Lovertino (143 m), il più isolato dei Colli<br />

Euganei. A 3 km dalla nostra partenza arriviamo a Carbonara. Dobbiamo<br />

affrontare una piccola salita ai piedi del Monte della Madonna per scoprire<br />

la grazia di questa frazione che deve il suo toponimo alla lavorazione ed<br />

alla raccolta del carbone che avveniva nei boschi vicini già dal X sec. Dopo<br />

la visita alla quattrocentesca chiesa dedicata a S. Giovanni Battista<br />

ritorniamo sulla strada principale e sorpassiamo velocemente, attraverso<br />

la pista ciclabile, una piccola zona artigianale.<br />

A questo punto si deve proseguire a destra in direzione Rovolon,<br />

inoltrandosi in una piacevole strada pianeggiante dove tra i campi appaiono<br />

dei curiosi casolari. Tutt’intorno un piacevole paesaggio di alberi da frutto<br />

e pregiati vigneti dove ogni pedalata è un tuffo nell’intenso profumo dei<br />

fiori che sbocciano dovunque. A destra possiamo ammirare in lontananza<br />

il campanile di Rovolon, dal cui centro, attraverso un tortuoso sentiero, si<br />

può arrivare alle rovine di una torre di quello che fu il Castelletto delle<br />

Rocche databile al XI sec. All’incrocio si tiene la sinistra. Siamo arrivati<br />

al Km 6, dove si incontra la prima fontana del nostro percorso, haimè<br />

non più potabile. In un sali e scendi non troppo impegnativo si giunge a<br />

Bastia, importante snodo stradale nell’antichità che negli anni diviene il<br />

maggior bacino delle attività agricole ed artigianali del comune di Rovolon.<br />

La domenica mattina possiamo godere dell’allegro mercato allestito nel<br />

centro della frazione, in cui sorge il Centro Culturale dedicato al famoso<br />

studiso Aldo Pettenella, sede di mostre d’arte e convegni.<br />

Al semaforo si tiene la destra in Via Monte Cereo (il nome del Monte è<br />

però Sereo) dove incontriamo la splendida Colombara, recentemente<br />

ristrutturata. Con la bici si può continuare la via, mentre con l’auto bisogna<br />

tornare indietro girare a destra, procedere dritti fino a girare a destra in<br />

via Spinazzola. Osserviamo la maestosa torre, l’ottocentesca ex-stalla e<br />

procediamo seguendo le indicazioni ciclabili, in un’angusta strada, che si<br />

snoda tra il mosaico colorato dei campi mentre la vista del Monte Sereo<br />

(128 m) ci accompagna nello splendido panorama creato da una valle di<br />

terra rossa da dove Villa Barbarigo Montesi (XVII sec.) si mostra in tutta<br />

la sua bellezza. Siamo arrivati al Km 10 dove una panchina ombreggiata<br />

ci può aiutare a riprendere fiato oppure, coraggiosi, continuiamo dritti e<br />

a destra verso un piacevole percorso a zig zag incorniciato dagli alberi<br />

del bellissimo parco di Villa Frassanelle Papafava.<br />

All’incrocio successivo si prende la destra in via Spinazzola, dove ci si<br />

può avventurare per il sentiero del Monte Spinazzola (in cui è possibile<br />

osservare un’interessante stratificazione di selce nera) che parte a destra<br />

e procede affrontando una leggera salita che ci dirige verso una zona di<br />

sosta ricavata in ex-cave di biancone. Il panorama è meraviglioso ed<br />

una breve fermata è obbligatoria per prepararci all’arrampicata finale su<br />

alcuni tornanti abbastanza impegnativi.<br />

Giunti all’incrocio di un tipico ristorante si tiene ancora la destra e<br />

si provvede con qualche strappo in salita, fino ad arrivare ad una<br />

deviazione con indicazione Carbonara. Prima di iniziare questa piacevole<br />

discesa, possiamo pensare di conquistare un altro tratto di salita sino<br />

ad arrivare nel piazzale della Chiesa di Rovolon attorniata da tipici e<br />

deliziosi ristoranti ed agriturismi. Andando avanti in questo saliscendi, si<br />

è circondati dal fresco sottobosco e dai suoi suggestivi suoni.<br />

La Fontana del Moretto e la Fontana del Figaro sgorgano perenni<br />

dal fianco del Monte della Madonna e ci incoraggiano a procedere in una<br />

difficile salita nel cuore del colle.<br />

Superati alcuni corsi d’acqua, l’arrampicata si fa ripida per entrare nella<br />

frazione di San Pietro che regala un tratto pianeggiante con vista<br />

panoramica dove recuperare le energie prima di avventuraci in un’allegra<br />

discesa tra i tornati del bosco. Siamo al km 20, alle pendici del Monte Altore<br />

noto per la sua pregiata trachite. Affrontiamo gli ultimi strappi in salita per<br />

scollinare in una bellissima via che ci riporta al punto di partenza.<br />

10 • <strong>Euganeamente</strong> | Percorso <strong>Euganeamente</strong>


da Zovon a Rovolon per Carbonara<br />

ph. Siro Morello<br />

VICENZA<br />

1<br />

Chiesa<br />

DI Zovon<br />

Pizzeria<br />

Al Parco Colli<br />

Trattoria<br />

Al Torcio<br />

2<br />

ZOVON<br />

ESTE<br />

3<br />

MT<br />

203<br />

Monte<br />

Comun<br />

Agriturismo<br />

Monte<br />

Zuin<br />

MT<br />

241<br />

15<br />

Monte Altore<br />

Agriturismo<br />

de bortoli<br />

Azienda<br />

Agrituristica<br />

Alveare<br />

14<br />

MT<br />

366<br />

Monte<br />

Altore<br />

4<br />

Azienda Vitivinicola<br />

Colle mattara<br />

13<br />

TEOLO<br />

Frantoio<br />

Martini<br />

Museo Arte Contemp.<br />

Dino Formaggio<br />

San Pietro<br />

Agriturismo B&B<br />

LA Roccia<br />

12<br />

MT<br />

533<br />

Romitorio<br />

S. antonio abate<br />

Carbonara<br />

Monte della<br />

Madonna<br />

Passo<br />

delle FIORINE<br />

Fontana<br />

del figaro<br />

Fontana<br />

DEL Moretto<br />

Castelletto<br />

delle Rocche<br />

Ristorante<br />

fardigo<br />

MT<br />

467<br />

Monte<br />

Grande<br />

Chiesa<br />

San<br />

G. Battista<br />

Azienda Vitivinicola<br />

Vigne al Colle<br />

11<br />

10<br />

Villa<br />

ottavia<br />

Chiesa<br />

San Giorgio<br />

9<br />

Azienda Vitivinicola<br />

Fattoria Eolia<br />

Rovolon<br />

5<br />

Fontana<br />

CUERTA<br />

Azienda Vitivinicola<br />

Callegaro Francesca<br />

MT<br />

115<br />

Monte<br />

Spinazzola<br />

Trattoria<br />

Ponte<br />

delle valli<br />

6<br />

MT<br />

120<br />

Monte<br />

Viale<br />

Villa<br />

Barbarigo<br />

montesi<br />

BASTIA<br />

MT<br />

127<br />

Monte<br />

Sereo<br />

Colombara<br />

Monte<br />

Frassanelle<br />

Chiesa<br />

Santa Maria<br />

PADOVA<br />

Trattoria<br />

Pozzetto<br />

MT<br />

76<br />

8<br />

7<br />

Villa<br />

Villa<br />

Frassanelle<br />

con il patrocinio<br />

Ristoranti - Pizzerie - Agriturismi<br />

Ville - Chiese - Monumenti<br />

Colli Euganei<br />

Cantine - Enoteche<br />

Fontane<br />

Percorso Arancio - Km 22<br />

Parco Regionale<br />

Colli Euganei<br />

Prodotti Tipici<br />

Sito d’interesse<br />

Sentiero Parco Colli Euganei


punto per punto<br />

Percorso Arancio<br />

AL PARCO COLLI 1<br />

Pizzeria Forno a Legna<br />

Via IV Novembre, 931<br />

Zovon di Vo’ 366 4139913<br />

AL TORCIO<br />

2<br />

Trattoria con Giardino Estivo<br />

Pasta fresca, carne alla brace,<br />

baccalà alla Vicentina,<br />

erbe cotte e patate<br />

fatte in casa.<br />

Riserva di vini selezionati.<br />

Aperto tutti i giorni tranne il lunedì.<br />

Piazzale Zattarin, 40<br />

Zovon di Vo’ 049 9941160<br />

www.altorciotrattoria.com<br />

www.altorciobb.com<br />

DE BORTOLI<br />

Agriturismo<br />

Cucina tipica veneta, pasta<br />

fatta in casa con ragù di anitra,<br />

grigliate miste. Specialità<br />

Germano Reale al forno.<br />

Vini bianchi e rossi di<br />

produzione propria.<br />

Piazzale Zattarin, 85<br />

Zovon di Vo’ 340 0673393<br />

www.agridebortoli.it<br />

COLLE MATTARA 4<br />

Azienda Vitivinicola<br />

Produzione e Vendita Vini<br />

Via G.Verdi, 80 - Carbonara<br />

di Rovolon 049 5227094<br />

www.collemattara.it<br />

CALLEGARO FRANCESCA<br />

Azienda Vitivinicola<br />

Produzione e Vendita Vini.<br />

Via A. Manzoni, 9<br />

Carbonara di Rovolon<br />

049 5227084<br />

www.callegarofrancescavini.it<br />

PONTE DELLE VALLI<br />

Trattoria Cucina Tipica<br />

Via Ponte Valli, 26<br />

Bastia di Rovolon<br />

049 9910025<br />

AL POZZETTO<br />

Antica Trattoria<br />

FRASSANELLE<br />

3 5 8<br />

Via Pozzetto, 64<br />

Bastia di R. 049 9915395<br />

www.alpozzetto.it<br />

6<br />

7<br />

Ampi spazi interni, tutti i<br />

Vostri ospiti in una unica sala!<br />

Grande portico<br />

in caso di pioggia<br />

Location<br />

per Matrimoni<br />

ed Eventi<br />

ed il parco di Frassanelle<br />

per il Vs servizio fotografico!<br />

Via Frassanelle, 14<br />

Bastia di Rovolon<br />

049 9900054<br />

340 7714819<br />

info@frassanelle.it<br />

www.frassanelle.com<br />

12 • <strong>Euganeamente</strong> | Punto per Punto


Zovon - Carbonara - Bastia - Rovolon<br />

ph. Gastone Cusin<br />

FATTORIA EOLIA<br />

9<br />

Azienda Vinicola Vini Pregiati<br />

“Il Dragone,<br />

ottenuto dalle<br />

uve di Cabernet<br />

Sauvignon e<br />

Merlot e affinato<br />

per 12 mesi in<br />

barriques, è di<br />

colore rubino<br />

scuro. I profumi<br />

sono intensi,<br />

sentirete in<br />

successione<br />

spezie dolci e piccoli frutti<br />

rossi. Il gusto è avvolgente<br />

ed equilibrato. Prezioso<br />

abbinato a carni importanti<br />

e formaggi stagionati”.<br />

Via S. Giorgio, 7<br />

Rovolon 049 5226214<br />

www.fattoriaeolia.com<br />

FARDIGO<br />

10<br />

Ristorante<br />

Cucina<br />

Tradizionale<br />

Via San Giorgio, 51<br />

Rovolon - 049 5226205<br />

info@ristorantefardigo.it<br />

www.ristorantefardigo.it<br />

VIGNE AL COLLE<br />

Cantina<br />

Produzione<br />

e Vendita Vini<br />

Via Palazzina, 100<br />

Rovolon 348 0139109<br />

www.vignealcolle.com<br />

LA ROCCIA<br />

Az. Agricola Agrituristica<br />

Ristorazione con prodotti<br />

tipici e stagionali.<br />

Pernottamento fino<br />

a giugno offerta<br />

con mezza pensione<br />

€ 35 a persona<br />

Via Bagnara Alta, 1253<br />

Zovon di Vo’<br />

049 9940409<br />

www.laroccia.info<br />

12<br />

FRANTOIO MARTINI<br />

11 13<br />

Spremitura a Freddo<br />

Via Bagnara Alta, 1122<br />

Zovon di Vo’ 049 9940201<br />

alm.martini@tin.it<br />

MONTE ALTORE<br />

14<br />

Agriturismo<br />

Cantina<br />

Via Bagnara Alta, 836<br />

049 9940086<br />

www.montealtore.com<br />

. . .diamo forma alle tue idee<br />

ABBIGLIAMENTO<br />

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PERSONALIZZATO<br />

L’ALVEARE<br />

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Azienda<br />

Agricola<br />

Agrituristica<br />

Produzione di vini tipici e<br />

DOC. L’agriturismo offre<br />

agli ospiti delle tipiche<br />

delizie del territorio<br />

rurale preparate con<br />

materie prime di propria<br />

produzione e con prodotti<br />

del territorio euganeo.<br />

Via Bagnara Alta, 641<br />

Zovon di Vo’<br />

049 9940485<br />

agri.alveare@libero.it<br />

15<br />

Punto per Punto | <strong>Euganeamente</strong> • 13


Ho racchiuso la<br />

vita in queste<br />

folgoranti presenze<br />

per fartene dono<br />

verdi passioni<br />

ph. Siro Morello<br />

Non compare più la brina, le nuvole hanno lasciato il cielo al sole, il<br />

tempo passa in fretta e ci porta verso la primavera, momento magico<br />

nel quale la natura si risveglia e ci fa vivere e rivivere momenti speciali.<br />

Il tepore del clima cambia, il nostro corpo sente il bisogno del contatto con<br />

la natura, ci invita ad uscire, a camminare in percorsi fra il verde ed i fiori,<br />

lasciandoci incantare dai profumi e dai colori che non abbiamo trovato nei<br />

lunghi mesi invernali. Organizziamo una gita nei Colli Euganei e mettiamoci<br />

alla ricerca di verdi presenze per risanare l’animo e l’organismo! Forse<br />

pochi conoscono le preziose proprietà di alcune piante spontanee che<br />

crescono nei prati, nei campi, negli incolti e nei boschi, che spesso vengono<br />

solo definite “erbacce infestanti”. Dobbiamo saper che queste piante sono<br />

un dono prezioso per la nostra alimentazione. La tradizione rurale<br />

euganea ci insegna che da sempre le erbe spontanee sono considerate una<br />

risorsa alimentare importante: le famiglie contadine le conoscevano bene e<br />

nella stagione propizia si andava alla ricerca del pranzo quotidiano che<br />

consisteva in rosoe, asparagine, crescione, bruschi e bruscandoli,<br />

ottimi ingredienti per minestre, frittate, insalate e utili come semplici e<br />

buonissimi rimedi naturali per depurare il corpo ed arricchirlo di preziose<br />

sostanze. I brusaoci o pissacani, dal bel fiore giallo oro, sono molto comuni<br />

nelle radure e nei prati, ottimi lessati o saltati in padella, e ricchissimi di<br />

proprietà antiossidanti. Anche gli Scrissiòi o Silene, sono un’erba molto<br />

14 • <strong>Euganeamente</strong> | Verdi Passioni<br />

diffusa negli incolti e nei terreni marginali, perfetta per delicatissimi risotti o<br />

frittate. Nei fossati e tra i boschi possiamo sentire l’odore intenso dell’alliaria,<br />

dell’ajo piton, utilissimi per purificarci, come “l’urticante” ortica, che se<br />

raccolta e preparata con attenzione risulta una panacea. Ma quello che<br />

senz’altro ci affascinerà in maniera particolare durante le nostre<br />

passeggiate sono le meravigliose orchidee spontanee, così affascinati e<br />

misteriose da confondere ed incantare chiunque le guardi. Le prime a<br />

comparire già all’inizio di marzo sono quelle che gli abitanti dei Colli Euganei<br />

chiamano “e Scarpette dea Madonna”, visibili nei vegri del Monte Cecilia e a<br />

Sassonegro, poi l’orchidea Scimia, chiamata così per la sua curiosa forma<br />

e l’orchidea Maggiore (orchis Purpurea in copertina) una delle più diffuse<br />

nelle nostre cime. Quest’ultima può superare il metro di altezza, con una<br />

spiga fiorale di 30-40. cm. Sono più di trenta le specie spontanee che<br />

possiamo incontrare e sarà un’avventura meravigliosa scoprirle tutte!<br />

Momenti di magia, che hanno l’effetto di placarci l’anima, di farci rilassare,<br />

scaricando tutte le tensioni e gli stress che ci opprimono per portare la<br />

nostra mente a pensare a tutto quello che può farci star bene. A renderci<br />

felici sono le cose semplici, come il contatto costante con la natura, la voglia<br />

che ci porta a conoscere intimamente le verdi presenze che circondano la<br />

nostra vita e soprattutto i rapporti umani di amicizia con le persone che<br />

vivono le nostre stesse verdi passioni.<br />

Gastone Cusin


Sottotitolo - Descrizione Corpo 9,4<br />

Vino<br />

Il canto<br />

caldo<br />

della trachite<br />

alfredo barbiero<br />

lo zaino con 10 kg di attrezzi ed un panino, mi<br />

mettevo in sella alla mtb ed in sordina, di nascosto, mi<br />

«Preparavo<br />

dirigevo in un sentiero defilato cercando la roccia che si<br />

offrisse ad essere “creata”...<br />

Il suono caldo della trachite battuta dallo scalpello risuonava nella’aria e<br />

gli abitanti dei paesi vicini non capivano “chi” o “cosa” fosse a generare<br />

le figure imprevedibili che cominciavano a sorgere sul Sentiero di San<br />

Giorgio di Rovolon».<br />

Comincia in un sabato pomeriggio della metà degli anni ‘80<br />

l’avventura di Alfredo Barbiero, scultore di talento, deciso a<br />

portare la sua arte tra i sentieri dei Colli Euganei, generando<br />

nella trachite volti ed espressioni che diventano parte integrante<br />

dell’ambiente naturale circostante.<br />

Camminando sul Monte della Madonna restiamo stupiti accorgendoci<br />

che due occhi ci osservano divertiti e restiamo increduli quando<br />

all’improvviso sotto i nostri piedi una faccia ci sorride.<br />

Le sue sculture sono volti fantasiosi, sensazioni modellate nella<br />

roccia, caratterizzate da volute deformazioni somatiche che<br />

incantano e disorientano il visitatore. Una galleria d’arte a cielo aperto,<br />

dove possiamo osservare da vicino le opere ed interagire con esse.<br />

«Sentivo la voce dei miei boschi, i loro rumori, i loro silenzi.<br />

Attraverso il rintocco dello scalpello, il canto della roccia mi<br />

chiedeva di far scaturire la sua insita immagine. Un suono caldo mi<br />

guidava la mano mentre sorgeva un volto in quella voce che tanto<br />

mi rapiva».<br />

Percepiamo la profonda armonia dell’opera d’arte integrata nel<br />

ciclo vitale del bosco «andavo alla ricerca delle rocce, le<br />

osservavo, le studiavo, cercavo di sentire cosa avevano<br />

dentro... lasciando alla natura il compito di fare il resto».<br />

Possiamo così vedere nel sentiero che dalla sella di Passo Fiorine<br />

porta alla Chiesetta di Sant’Antonio Abate, o nell’anello del<br />

Monte Grande, come il muschio e gli agenti atmosferici abbiamo<br />

continuato a modellare e scolpire i volti di Barbiero, creando<br />

espressioni sempre nuove, rendendo queste opere una continua<br />

evoluzione.<br />

Un’occasione privilegiata di cogliere il profondo abbraccio tra arte<br />

e natura, reso più prezioso dagli effimeri giochi di luce cromatici<br />

che attraversano le fronde del bosco e colpiscono le espressioni<br />

della pietra.<br />

Giada Zandonà<br />

Alfredo Barbiero | <strong>Euganeamente</strong> • 15


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Silene,<br />

Carletti,<br />

Scrisioi...<br />

Primavera a tavola<br />

Il silene è un’erba spontanea molto comune negli incolti, sugli argini e in<br />

tutto il territorio dei Colli Euganei, chiamata in diversi modi come carletti o<br />

scrissioi. Il nome si riferisce alla forma del palloncino del fiore, la leggenda<br />

racconta che il dio Bacco avesse un compagno di nome Sileno con un gran<br />

pancione rotondo. Il dialettale scrissioi, deriva invece dal rumore creato<br />

delle foglie strofinate tra le dita.<br />

Descrizione: pianta perenne, che può raggiungere i 70 cm di altezza, con<br />

belle foglie lineari e lanceolate, i fiori sono bianchi riuniti in infiorescenze<br />

pendule su peduncoli flessuosi con petali lobati. Il calice giallastro ha<br />

evidenti nervature violacee, è rigonfio e simile a un palloncino, permane<br />

dopo l’appassimento dei petali formando un involucro attorno ai frutti.<br />

Habitat: incolti, prati, pascoli, ghiaie, ama i terreni di roccia calcarea e<br />

ricchi di azoto.<br />

Utilizzo: i germogli, raccolti prima della fioritura, hanno un sapore dolce<br />

e delicato, ideale per frittate, come ripieno per farcire i tortelli o condire la<br />

pasta, nei risotti, come contorno ed in insalata. È molto ricercata anche dal<br />

bestiame come foraggio e dalle api come ottima mellifera.<br />

Curiosità: il fiore con il calice a palloncino risulta di difficile accesso per gli<br />

insetti che sono alla ricerca del nettare, alcuni calabroni con uno stratagemma<br />

simpaticissimo, bucano il fiore alla base del calice, riuscendo in questo<br />

modo ad estrarre il nettare. I suoi fiori restano aperti anche alla sera e sono<br />

impollinati dalle farfalle notturne.<br />

Tortelli di Silene<br />

Ingredienti per 4 persone<br />

Pasta fresca<br />

200 gr di farina 00<br />

1 uovo intero<br />

50 gr. di acqua tiepida<br />

1 pizzico di sale<br />

1 cucchiaio d’olio di oliva<br />

extra vergine dei Colli Euganei<br />

Ripieno<br />

250 gr. di silene<br />

1 scalogno<br />

sale e pepe quanto basta<br />

Sugo<br />

100 gr di burro<br />

salvia<br />

aglio ursino<br />

PREPARAZIONE<br />

In un recipiente versate la farina setacciata,<br />

il sale, l’uovo e l’acqua tiepida.<br />

Amalgamate ed unite l’olio di oliva<br />

lavorando bene l’impasto, lasciate poi<br />

risposare in un luogo fresco per almeno<br />

30 minuti. Nel frattempo preparate il<br />

ripieno mettendo a soffriggere lo scalogno<br />

in una padella con olio, sale e pepe a cui<br />

aggiungerete il silene tritato finemente,<br />

fate saltare per qualche minuto. Stendete<br />

la pasta con il mattarello, tagliatela in<br />

quadrati di circa 5x5 cm. Mettete un<br />

cucchiaino di ripieno al centro di ognuno<br />

e bagnate i bordi con qualche goccia<br />

di latte, coprite con un’altra sfoglia e<br />

chiudete dando la forma che più vi piace,<br />

aiutandovi magari con una forchetta.<br />

Cucinate in acqua bollente salata per circa<br />

5-7 minuti, fate poi saltare in padella con<br />

il burro fuso, la salvia e le foglie di aglio<br />

ursino tritato per 2-3 minuti.<br />

Servite caldissimo, con una<br />

spolverata di parmigiano o pecorino.<br />

Primavera a Tavola | <strong>Euganeamente</strong> • 17


AGENDA EUGANEA<br />

<strong>Marzo</strong> <strong>Aprile</strong> <strong>2013</strong><br />

ESCURSIONI DI PRIMAVERA<br />

GRUPPO MICOLOGICO<br />

NATURALISTICO MONSELICE<br />

24 <strong>Marzo</strong> Andar per argini<br />

7 <strong>Aprile</strong> Monte Rosso<br />

21 <strong>Aprile</strong> Monte Comun e<br />

Monte Altore<br />

5 Maggio Monte Grande<br />

19 Maggio Monte Ortone<br />

Info 339 4626377<br />

ESCURSIONI CAI DI ESTE<br />

17 <strong>Marzo</strong> Monte Alto<br />

24 <strong>Marzo</strong> Monte Lozzo<br />

19 <strong>Aprile</strong> Osservazione<br />

guidata del cielo<br />

www.caieste.org<br />

INCONTRI DI<br />

ARCHEOLOGIA<br />

17 <strong>Marzo</strong> e 21 <strong>Aprile</strong><br />

Cervarese Santa Croce<br />

Castello di San Martino<br />

Dimostrazione della<br />

lavorazione della trachite<br />

ESCURSIONI STORICO<br />

NATURALISTICHE<br />

ASSOCIAZIONE ALICORNO<br />

17 <strong>Marzo</strong> Il borgo<br />

di Vo’ Vecchio e<br />

Villa Contarini<br />

G. Venier<br />

24 <strong>Marzo</strong> La città degli<br />

Estensi e i<br />

giardini storici<br />

14 <strong>Aprile</strong> Alla ricerca delle<br />

piante commestibili<br />

dei Colli e pranzo<br />

con degustazione<br />

di erbette<br />

21 <strong>Aprile</strong> In bicicletta alla<br />

scoperta degli<br />

angoli di Este<br />

25 <strong>Aprile</strong> Passi di primavera!<br />

Una giornata<br />

a contatto con la<br />

natura euganea<br />

info.alicorno@yahoo.it<br />

www.alicorno.jimdo.com<br />

PARCO DELLE STELLE<br />

16 <strong>Marzo</strong> e 13 <strong>Aprile</strong><br />

Galzignano Terme<br />

Casa Marina<br />

Osservazione guidata<br />

del cielo stellato<br />

www.astronomia-euganea.it<br />

ESCURSIONI AL<br />

CHIARO DI LUNA<br />

23 <strong>Marzo</strong> I suoni dell’acqua<br />

20 <strong>Aprile</strong> Castello e dintorni<br />

casamarina@parcocollieuganei.com<br />

PARCO LONZINA<br />

Torreglia<br />

24 <strong>Marzo</strong> Conosciamo<br />

i fiori del<br />

sottobosco<br />

1 <strong>Aprile</strong> Pasquetta<br />

al Parco<br />

7 <strong>Aprile</strong> Festa del musso<br />

14 <strong>Aprile</strong> Vita e mestieri<br />

d’altri tempi<br />

parco.lonzina@gmail.com<br />

CORSO DI BOTANICA<br />

Gruppo Micologico<br />

Naturalistico di Monselice<br />

6 incontri ore 21.00<br />

Via Avancini a Monselice<br />

28 <strong>Marzo</strong> Morfologia<br />

del fiore<br />

4 <strong>Aprile</strong> Felci e licheni<br />

11 <strong>Aprile</strong> Piante erbacee<br />

commestibili<br />

18 <strong>Aprile</strong> Piante velenose<br />

2 Maggio Alberi ed arbusti<br />

9 Maggio Orchidee<br />

spontanee<br />

16 Maggio Flora alpina<br />

Info 339 4626377<br />

micologicomonselice@gmail.com<br />

BONTÀ E BENESSERE<br />

29-31 <strong>Marzo</strong> e 1 <strong>Aprile</strong><br />

Abano Terme<br />

Zona pedonale<br />

Mercatino della salute<br />

laboratorio e mostra di erbe,<br />

piante officinali e ricette<br />

LE EMOZIONI<br />

SI TINGONO DI ROSA<br />

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18 • <strong>Euganeamente</strong> | Agenda Euganea


PASQUETTA AL CASTELLO<br />

1 <strong>Aprile</strong><br />

Castello di San Martino<br />

Cervarese Santa Croce<br />

Rievocazione Medioevale<br />

www.museicollieuganei.it<br />

PRIMAVERA AL BORGO<br />

1 <strong>Aprile</strong> - Arquà Petrarca<br />

Pic-nic di Pasquetta<br />

nel borgo storico<br />

1a PASQUETTA A<br />

GALZIGNANO TERME<br />

1 <strong>Aprile</strong> - Galzignano Terme<br />

Marcia Podistica non<br />

competitiva misto Collinare<br />

049 5342941<br />

PASQUETTA IN VILLA<br />

1 <strong>Aprile</strong> - Torreglia<br />

Villa dei Vescovi<br />

Pic-nic, caccia alle uova e<br />

laboratori per bambini<br />

faivescovi@fondoambiente.it<br />

PASQUETTIAMO SUI COLLI!<br />

1 <strong>Aprile</strong> - Caccia al tesoro<br />

e laboratori per bambini<br />

www.alicorno.jimdo.com<br />

ESTE TEATRO<br />

Teatro Farinelli - Este<br />

3 <strong>Aprile</strong> The Elephant<br />

Man di G. Marinelli<br />

18 <strong>Aprile</strong> Tutto Shakespeare<br />

in 90 minuti<br />

COLORI E SAPORI<br />

DI PRIMAVERA<br />

6 e 7 <strong>Aprile</strong> Monselice<br />

Degustazioni ed esposizioni<br />

DOMENICHE AI MUSEI<br />

DEI COLLI EUGANEI<br />

7 <strong>Aprile</strong> Museo Natur.<br />

Villa Beatrice<br />

In Villa con l’asino<br />

14 <strong>Aprile</strong> Museo<br />

Geo-paleontologico<br />

Cava Bomba<br />

A caccia di fossili<br />

www.museicollieuganei.it<br />

SAGRA DEL GNOCCO<br />

7 e 14 <strong>Aprile</strong><br />

Teolo - Piazza Perlasca<br />

FESTIVAL ITINERANTE<br />

PER RAGAZZI<br />

12-13 e 14 <strong>Aprile</strong><br />

Colombara<br />

Bastia di Rovolon<br />

Letture animate<br />

mostra d’arte e teatro<br />

biblioteca@comune.rovolon.pd.it<br />

DOMENICHE AL PARCO<br />

14 <strong>Aprile</strong> Ciclo escursione<br />

Battaglia Terme<br />

Praglia<br />

28 <strong>Aprile</strong> Monte della<br />

Madonna<br />

12 Maggio Monte Ricco<br />

www.escursionistibattaglia.it<br />

CACCIA AL TESORO<br />

15 <strong>Aprile</strong> - Strada del Vino<br />

dei Colli Euganei<br />

Itinerari con prove di abilità e<br />

degustazioni 049 8928318<br />

info@stradadelvinocollieuganei.it<br />

ESTE IN FIORE<br />

19-20-21 <strong>Aprile</strong> - Este<br />

I Giardini dell’armonia<br />

Rassegna florovivaismo<br />

Castello e centro storico<br />

www.esteinfiore.it<br />

ABANO DA GUSTARE<br />

20-21 <strong>Aprile</strong> - Abano Terme<br />

Degustazioni ed esposizioni<br />

BICICLETTATA BASTIA ESTE<br />

21 <strong>Aprile</strong> - Bastia di Rov.<br />

Ass. Cult. Rosa Dei Colli<br />

www.rosadeicolli.it<br />

FESTA DI PRIMAVERA<br />

21-25-28 <strong>Aprile</strong> 1-5 Maggio<br />

Tramonte di Teolo<br />

Tradizionale sagra paesana<br />

ASSAPORA ROVOLON<br />

28 <strong>Aprile</strong> Rovolon<br />

Passeggiata eno-gastronomica<br />

FESTA DEI FIORI<br />

31 <strong>Aprile</strong> e 1 Maggio<br />

Rovolon<br />

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Agenda Euganea | <strong>Euganeamente</strong> • 19


È così fredda<br />

che spegne il<br />

fuoco al semplice<br />

contatto<br />

Un’amica pezzata<br />

ph. Giada Zandonà<br />

La salamandra pezzata è lunga circa 20 cm, coda compresa ed il<br />

suo dorso è freddo, liscio e lucente. Ha macchie irregolari gialle<br />

o arancioni su tutto il corpo, che attirano subito l’attenzione di chi<br />

riesce a scorgerla tra i boschi.<br />

La testa è grossa con un musetto arrotondato da cui sporgono due grandi<br />

ed intensi occhi neri, che avanzano in una buffa camminata ondeggiante.<br />

Sul dorso ha delle ghiandole che possono secernere una sostanza<br />

battericida e velenosa, ma che per l’uomo è innocua o di scarso rilievo se<br />

non viene a contatto con il sangue.<br />

Nottambula! È un anfibio estremamente riservato, che ama la vita solitaria<br />

e notturna, anche se dopo abbondanti piogge adora sostare alla luce del<br />

giorno presso corsi d’acqua. Vive in tane profonde anche un metro, in cui<br />

passa tutto l’inverno per uscire solo con i primi tepori primaverili.<br />

Sono Longeva! Sui Colli Euganei vive nelle zone umide in prossimità di<br />

pozze d’acqua, di sorgenti o “calti” umidi, dove si diverte a cacciare vermi,<br />

insetti ed invertebrati, alla base della sua dieta che le permette di vivere<br />

fino a 20-25 anni.<br />

Faccio la metamorfosi! Le salamandre sono animali estremamente<br />

territoriali e nel periodo della riproduzione i maschi si esibiscono e si<br />

affrontano in dimostrazioni di forza, combattimenti ed inseguimenti, che<br />

possono lasciare anche profonde ferite. Il momento dell’accoppiamento<br />

tra il maschio e la femmina è molto particolare, perché si presenta come un<br />

vero e proprio abbraccio fra i due partner. La gestazione avviene all’esterno<br />

dell’acqua e dopo un periodo d’incubazione, mamma salamandra depone<br />

in una pozza d’acqua 50-60 larve già formate e dotate di branchie. I piccoli<br />

conducono vita acquatica per 3-6 mesi, il tempo necessario per compiere<br />

la metamorfosi e poter respirare sulla terra.<br />

Mi rigenero! Secondo una leggenda la salamandra è immune al fuoco,<br />

ma non è vero...è però in grado di rigenerare alcune parti del suo corpo,<br />

come zampe ed occhi! Negli ultimi decenni, la specie è stata minacciata<br />

soprattutto a causa dell’inquinamento dei corsi d’acqua che uccidono le<br />

salamandre allo stato larvale.<br />

Dove sono! Sul Monte della Madonna la si può osservare nella pozza<br />

d’acqua della Grotta di Santa Felicita.<br />

20 • <strong>Euganeamente</strong> | Un’amica Pezzata


Sottotitolo - Descrizione Corpo 9,4<br />

Vino<br />

Antri,<br />

Tane, Busi,<br />

Canbare...<br />

ph. Elisa Mortin<br />

VUOTI SOTTERRANEI<br />

L’immagine della grotta evoca un luogo oscuro, pericoloso, misterioso.<br />

Un buco profondo nella roccia... che può nascondere mille segreti!<br />

Nei Colli Euganei sono numerosi, ma nascosti, gli anfratti naturali<br />

che prendono il nome di tana, buso, camin, cànbara. Questi luoghi, hanno<br />

alimentato leggende e credenze popolari come la Tana del Diavolo nel<br />

Monte Castello, un antro di blocchi trachitici vicino all’ex convento di Salarola<br />

o il Camino di Monte Comun un buco tra la roccia ed il terreno da cui esce<br />

aria calda che a contatto con l’aria fredda crea una suggestiva nebbia. I busi<br />

presenti naturalmente nelle pendici dei colli sono stati anche il primo luogo<br />

di riparo per gli eremiti che giunti sul Monte Venda attorno all’anno mille,<br />

trovarono rifugio nelle sue grotte, così come un ferro di cavallo nel Monte<br />

Cecilia, lungo 20 m, chiamato Tana di San Fidenzio, ha dato ospitalità sin dal<br />

medioevo a eremiti e pellegrini. La testimonianza della frequentazione di antri<br />

ed anfratti in epoche molto antiche viene data dal ritrovamento di manufatti<br />

litici nel Sasso Carò’o a Rocca Pendice, uno scoglio trachitico con due<br />

grotte sovrapposte, dove si diceva che fino al secolo scorso si rifugiassero i<br />

briganti. Nascosti e difficili da raggiungere, i busi euganei si dimostrano un<br />

ottimo rifugio per chi non vuol essere trovato.<br />

In epoca di guerra infatti, hanno saputo offrire il nascondiglio ideale ai<br />

disertori, che si rifugiavano nell’introvabile Tana della Volpe del Monte Venda<br />

o nella Cànbara del Sasso nel Monte Spinefrasse di Battaglia. La maggior<br />

parte dei colli offre vuoti nella roccia, naturali o ampliati artificialmente,<br />

ma sicuramente le grotte più suggestive sono quelle costruite nel 1880<br />

nella Villa Frassanelle, sul modello di grotte naturali presenti nel parco.<br />

Alberto Papafava, prestigioso pittore, attua l’idea di giardino romantico<br />

inglese dentro la sua tenuta, creando un microcosmo di paesaggi naturali<br />

suggestivi e seducenti, dotati di forti contrasti. Nel suo progetto non poteva<br />

mancare l’affascinate idea di una grotta artificiale, articolata in un labirinto<br />

dalle molteplici sorprese. Utilizza il materiale calcareo presente nel<br />

parco, proponendo l’idea di contrapposizione tra elementi naturali ed<br />

artificiali in un impianto di antri, cunicoli, passaggi segreti, stanze e laghetti<br />

che diverte e suggestiona (visitabile previo appuntamento 049 9900054).<br />

Villa Selvatico a Battaglia Terme ospita invece una grotta termale<br />

conosciuta sin dal Medioevo ed utilizzata come grotta sudorifera sino a<br />

pochi decenni fa.<br />

Giada Zandonà<br />

Vuoti Sotterranei | <strong>Euganeamente</strong> • 21


MUSICA<br />

“...A PASSEGGIO<br />

SUI COLLI EUGANEI”<br />

Lo sapevate che?<br />

Alla base della rupe della rocca di destra del Castelletto delle Rocche c’è<br />

una grotta chiamata El Buso de Toni, una leggenda narra che da lì si<br />

poteva arrivare sino alla grotta di Santa Felicità che si trova dalla parte<br />

opposta del colle dove c’è il Romitorio di Sant’Antonio Abate.<br />

Salendo nel ripido sentiero che da Rovolon porta al Passo delle Fiorine<br />

si incontra Ea Pria del Calcagno, un grosso masso trachitico con un<br />

foro e una croce scolpita, la leggenda dice che in un lontano passato la<br />

Madonna salendo per il sentiero, stanca si sedette sul masso appoggiando<br />

il calcagno sulla roccia, da qui il foro.<br />

LIBRI<br />

I Funghi dei<br />

Colli Euganei<br />

Un disco con 19 brani, voluto dal<br />

M° Gianni Malatesta in cui il Coro<br />

Monte Venda, voce dei Colli Euganei,<br />

ha proposto le migliori registrazioni<br />

del suo repertorio popolare e<br />

di montagna a cui fa capo la<br />

composizione originale di Malatesta<br />

dall’omonimo titolo. La canzone<br />

racconta, in dialetto veneto con<br />

termini decisamente pittoreschi, le<br />

caratteristiche bellezze del territorio<br />

collinare euganeo, spostandosi da un<br />

Comune all’altro e scrutandone i più<br />

suggestivi particolari.<br />

www.coromontevenda.it<br />

1. Cosa c’era prima dei Colli Euganei<br />

2. L’orchidea in copertina<br />

3. L’ultima fontana incontrata nel nostro percorso<br />

4. Frazione nei cui boschi veniva prodotto il carbone<br />

5. Rocca costituita da un unico filone trachitico<br />

6. Vigna coltivata da più di cent’anni<br />

7. Custodisce una stratificazione di selce nera<br />

8. È suggestivo quello del Monte Comun<br />

9. Erbetta per risotti e tortelli<br />

10. Villa con grotte artificiali<br />

11. È della volpe quella sul Monte Venda 10.<br />

12. Scultore euganeo<br />

Il Bosco della Carpaneda si estendeva per più di 100 ettari nella fascia<br />

pre collinare del territorio tra Rovolon, Bastia e Montemerlo ed alla fine del<br />

1700 conteneva ancora più di 10.000 roveri.<br />

Il Monte della Madonna (mt. 533) è la seconda cima per altezza degli<br />

Euganei, separato dal Monte Grande dalla Sella Fiorine, ospita dal 1253 un<br />

santuario dedicato alla Madonna ed un piccolo e suggestivo monastero.<br />

Il Castello di Rovolon, o Castelletto delle Rocche, dimora degli antichi<br />

conti da Rovolon, di cui oggi restano alcuni resti, venne dato alle fiamme<br />

nel 1232 dagli alleati di Cangrande della Scala.<br />

Bijòi Cassàro è stato un personaggio molto conosciuto negli anni ‘50,<br />

grazie alla sua abilità nell’intrecciare “le stroppe” per creare cesti in<br />

vimini, ma soprattutto è ricordato per aver costruito uno dei roccoli più<br />

importanti ed attivi degli Euganei.<br />

CRUCIVERBA<br />

22 • <strong>Euganeamente</strong> | Lo sapevate che?<br />

12.<br />

7.<br />

1.<br />

3.<br />

5.<br />

6.<br />

9.<br />

8.<br />

2.<br />

4.<br />

11.<br />

Gastone Cusin e Giancarlo Zanovello,<br />

appassionati e competenti naturalisti<br />

della zona euganea, presentano<br />

150 specie di funghi fra i più rari e<br />

interessanti dei Colli Euganei con<br />

particolare interesse per quelle<br />

maggiormente ambite da un punto<br />

di vista alimentare e per quelle più<br />

pericolose da un punto di vista<br />

tossicologico.<br />

Foto, disegni esplicativi e glossario<br />

accompagnano le schede dei singoli<br />

funghi, una lettura utilissima per<br />

chi vuole avvicinarsi al mondo della<br />

micologia e buon compendio per chi<br />

già ne sa qualcosa. La dimensione<br />

compatta lo rende adatto ad essere<br />

portato nello zaino durante le<br />

escursioni mentre in appendice è<br />

presente l’indispensabile regolamento<br />

per la raccolta dei funghi.<br />

Progetto realizzato con il contributo<br />

della Provincia di Padova.<br />

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