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02.11.2010 Piero Bottoni - GizmoWeb

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Pier Maria Bardi, Josè Luis Sert,<br />

Siegfried Giedion, <strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>,<br />

Cornelis Van Eesteren, Gino Pollini<br />

Motonave Patris II<br />

IV Ciam 1933


Un programma di architettura<br />

“Quadrante” n.1<br />

1933<br />

«Gli architetti che hanno preso parte alla fondazione di “Quadrante”, questa<br />

nuova rivista hanno voluta perchè credono ancora nella necessità di una<br />

azione e di una “linea”, perchè credono oggi al chiarimento anticonfusionista<br />

e alle selezioni.<br />

Ed è proprio oggi che appare soprattutto necessario definire l'atteggiamento<br />

che più urgentemente si pone:<br />

1) Chiarimento della situazione architettonica attuale […]<br />

3) Collaborazione con gli elementi giovani più “sicuri” che lavorano oggi in<br />

italia nell'ambito di una razionalità controllata e intransigente.<br />

4) Affermazione della necessità di coesistenza - accanto al fatto artistico - del<br />

fatto morale come elemento di misurazione nei confronti dell'individuoartista.<br />

5) Affermazione, in seno al razionalismo europeo, di una decisa tendenza<br />

italiana, lineare e intransigente, quale segnata nelle fondamentali polemiche<br />

del Gruppo 7.<br />

6) Precisazione dei caratteri della tendenza razionalista italiana.<br />

Affermazione di classicismo e di mediterraneità – intesi nello spirito e non<br />

nelle forme o nel folklore – in contrasto con l'arbitrio romantico di una parte<br />

della nuova cultura europea.<br />

7) Opposizione alle tendenze straniere di compromesso, appoggio delle<br />

tendenze più integralmente razionaliste (Le Corbusier, Walter Gropius, Mies<br />

van der Rohe)<br />

8) Esame obiettivo dell'archietttura europea e mondiale più attualmente<br />

interessante […] Ripresa e sviluppo degli scambi e delle esposizioni<br />

intellettuali.[…]».<br />

[<strong>Bottoni</strong>, Cereghini, Frette, Griffini, Lingeri, Pollini, Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers]


Un programma di architettura<br />

“Quadrante” n.1<br />

1933<br />

«Gli architetti che hanno preso parte alla fondazione di “Quadrante”, questa<br />

nuova rivista hanno voluta perchè credono ancora nella necessità di una<br />

azione e di una “linea”, perchè credono oggi al chiarimento anticonfusionista<br />

e alle selezioni.<br />

Ed è proprio oggi che appare soprattutto necessario definire l'atteggiamento<br />

che più urgentemente si pone:<br />

1) Chiarimento della situazione architettonica attuale […]<br />

3) Collaborazione con gli elementi giovani più “sicuri” che lavorano oggi in<br />

italia nell'ambito di una razionalità controllata e intransigente.<br />

4) Affermazione della necessità di coesistenza, accanto al fatto artistico, del<br />

fatto morale come elemento di misurazione nei confronti dell'individuoartista.<br />

5) Affermazione, in seno al razionalismo europeo, di una decisa tendenza<br />

italiana, lineare e intransigente, quale segnata nelle fondamentali polemiche<br />

del Gruppo 7.<br />

6) Precisazione dei caratteri della tendenza razionalista italiana.<br />

Affermazione di classicismo e di mediterraneità – intesi nello spirito e non<br />

nelle forme o nel folklore – in contrasto con l'arbitrio romantico di una parte<br />

della nuova cultura europea.<br />

7) Opposizione alle tendenze straniere di compromesso, appoggio delle<br />

tendenze più integralmente razionaliste (Le Corbusier, Walter Gropius, Mies<br />

van der Rohe)<br />

8) Esame obiettivo dell'archietttura europea e mondiale più attualmente<br />

interessante […] Ripresa e sviluppo degli scambi e delle esportazioni<br />

intellettuali.[…]».<br />

[<strong>Bottoni</strong>, Cereghini, Frette, Griffini, Lingeri, Pollini, Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers]


<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>, Enrico Griffini<br />

Gruppo di elementi di case<br />

popolari<br />

V Triennale, Monza 1933


<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>, Enrico Griffini<br />

Gruppo di elementi di case<br />

popolari<br />

V Triennale, Monza 1933


<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>, Enrico Griffini<br />

Gruppo di elementi di case<br />

popolari<br />

V Triennale, Monza 1933<br />

«Dove lo spirito moderno ancora manca di diffondersi è nel ceto<br />

popolare e nella piccola borghesia. E' interessante indagare le<br />

cause di ciò e studiare come a facilitare questa diffusione si possa<br />

e debba provvedere. Tre sono le cause principali di questo<br />

mancato sviluppo:<br />

1) il fatto che l'industria si sia rivolta a soddisfare i bisogni e le<br />

richieste delle classi più abbienti (il che consentiva di produrre<br />

dei sicuri margini di guadagno<br />

2) Il pregiudizio ancora diffuso nelle classi modeste, quale<br />

reminiscenza di un falso concetto della ricchezza che il più<br />

appariscente sia anche il più bello.<br />

3) Il fatto che le autorità non abbiano ancora sufficientemente<br />

preso in considerazione la soluzione del problema della casa<br />

popolare».<br />

[<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>, La casa popolare, in “Quadrante”, 1933 ]


<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>, Enrico Griffini<br />

Gruppo di elementi di case<br />

popolari<br />

V Triennale, Monza 1933<br />

«L'edificio non rappresenta una intera casa popolare o una fetta di<br />

essa, ma è il raggruppamento plastico di varie parti di case<br />

popolari e di vari tipi di alloggio di serie, atti a costituire, con una<br />

opportuna ripetizione e alternanza di fabbricati tipo i nuovissimi<br />

quartieri.». [<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>, Enrico Griffini]


P. <strong>Bottoni</strong>, G. Pagano, M. Pucci,<br />

Quartiere sperimentale.<br />

Progetto di massima per la VI<br />

Triennale - 1935


<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong><br />

Studi per la lottizzazione<br />

razionale e per la casa<br />

collettiva<br />

Triennale di Milano, 1936


<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong><br />

Studi per la lottizzazione<br />

razionale e per la casa<br />

collettiva<br />

Triennale di Milano, 1936<br />

«E' necessario che la visione dell'interesse collettivo si sovrapponga e<br />

si sostituisca a quella, dominante in passato, degli interessi privati.<br />

Il lottizzamento lasciato all'arbitrio dei singoli deve cedere il campo ai<br />

moderni criteri di frazionamento razionale del terreno secondo<br />

organiche impostazioni collettive contemplanti una più equa<br />

ripartizione delle aree. […] Bisogna adottare case a più piani nel<br />

lottozzamente aperto a schiera, onde ottenere, a parità di area e di<br />

numero di lotti, maggiori spazi da destinarsi a giardino.» [<strong>Piero</strong><br />

<strong>Bottoni</strong>]


<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong><br />

Studi per la lottizzazione<br />

razionale e per la casa<br />

collettiva<br />

VI Triennale di Milano, 1936<br />

«1) tipo di fabbricato a doppio corpo semlice accostato, con piani<br />

sfalsati raccordati da una scala volante.<br />

2) minimo numero di scale compatibile con i regolamenti e quindi<br />

economia sul costo del metro cubo costruito<br />

3) abolizione dei passaggi oscuri e non aerati<br />

4) accentramento di tutti i servizi e passaggi verso le scale interne, così<br />

che questi non appaiano dalle fronti a giardino e dalle strade<br />

5) per l'igiene: orientamento N-NE S-SO e vaste superfici sistemate a<br />

verde, ventilazione trasversale diretta di ogni singolo locale.»<br />

[<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>]


<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>, Mario Pucci<br />

Indagini sul problema delle<br />

abitazioni operaie nella<br />

provincia di Milano<br />

Milano, 1939


«Noi poniamo l'estetica all'ultimo posto dei nostri programmi non<br />

per negarne la fondamentale importanza, ma per indicare quali<br />

debbano essere le premesse – sociali, economiche, tecniche –<br />

indispensabili alla sua realizzazione. Altrimenti si rischia di fare<br />

un'altra volta dell'Accademia». [<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>]<br />

<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong><br />

Studi per la lottizzazione<br />

razionale e per la casa<br />

collettiva<br />

VI Triennale di Milano, 1936


<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong> e l'assessore Mario Venanzi, Milano 1946


<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong><br />

Quartiere QT8<br />

VIII Triennale<br />

Milano, 1947


«Il QT8 è un quartiere sperimentale e come tale ospita<br />

esperienze favorevoli e sfavorevoli, ma sempre utilissime ad<br />

una indicazione precisa del meglio che in esso, e anche<br />

altrove, si dovrebbe fare e del peggio che sarà da evitare.<br />

Il QT8 è un esempio di un quartiere che è libero dalle<br />

codificazioni regolamentari che vincolano altri quartieri<br />

della città, l'unico che a Milano presenti le condizioni<br />

urbanistiche ideali per l'archietttura moderna [...] Le<br />

esprerienze del QT8 hanno influenzato, e influenzano<br />

direttamente o indirettamente, certi aspetti della tecnica<br />

urbanistica al di fuoi dei suoi limiti territoriali.<br />

E citiamo i fatti: nel 1946-47 vi furono realizzate le prime<br />

case costruite ex novo a Milano nel dopoguerra per reduci e<br />

senza tetto costruendo undici modelli diversi di casette<br />

progettate, con concorso nazionale, da esimi architetti di<br />

tutta Italia. Modelli che furono variamente utilizzati nella<br />

ricostruzione italiana.<br />

Al QT8 fu realizzato nel 1948 un programma di<br />

sperimentazioni di prefabbricazione e montaggio in cantiere<br />

di case a 4 piani […] . Sono queste le uniche sperimentazioni<br />

fatte in Italia dal Ministero dei Lavori Pubblici.<br />

E' sorto al QT8 il primo campo gioco per ragazzi di Milano,<br />

campo che fu, tra l'altro, il propulsore della iniziativa degli<br />

altri campi di gioco cittadini.<br />

Sono in esperimento le formazioni delle zone verdi<br />

condominiali per lo svago dei ragazzi e il riposo degli adulti<br />

che mirano a risolvere il problema del giardino annesso alla<br />

casa con minimi di area.<br />

Al QT8 si è realizzata durante la IX Triennale la prima<br />

esposizione realistica di arredamenti economici popolari<br />

entro case reali e destinate ad essere abitate ».<br />

[<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>]<br />

<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong><br />

Quartiere QT8<br />

VIII Triennale<br />

Milano, 1947-54


«Il QT8 è un quartiere sperimentale e come tale ospita<br />

esperienze favorevoli e sfavorevoli, ma sempre utilissime ad<br />

una indicazione precisa del meglio che in esso, e anche<br />

altrove, si dovrebbe fare e del peggio che sarà da evitare.<br />

Il QT8 è un esempio di un quartiere che è libero dalle<br />

codificazioni regolamentari che vincolano altri quartieri<br />

della città, l'unico che a Milano presenti le condizioni<br />

urbanistiche ideali per l'archietttura moderna [...] Le<br />

esprerienze del QT8 hanno influenzato, e influenzano<br />

direttamente o indirettamente, certi aspetti della tecnica<br />

urbanistica al di fuoi dei suoi limiti territoriali.<br />

E citiamo i fatti: nel 1946-47 vi furono realizzate le prime<br />

case costruite ex novo a Milano nel dopoguerra per reduci e<br />

senza tetto costruendo undici modelli diversi di casette<br />

progettate, con concorso nazionale, da esimi architetti di<br />

tutta Italia. Modelli che furono variamente utilizzati nella<br />

ricostruzione italiana.<br />

Al QT8 fu realizzato nel 1948 un programma di<br />

sperimentazioni di prefabbricazione e montaggio in cantiere<br />

di case a 4 piani […] . Sono queste le uniche sperimentazioni<br />

fatte in Italia dal Ministero dei Lavori Pubblici.<br />

E' sorto al QT8 il primo campo gioco per ragazzi di Milano,<br />

campo che fu, tra l'altro, il propulsore della iniziativa degli<br />

altri campi di gioco cittadini.<br />

Sono in esperimento le formazioni delle zone verdi<br />

condominiali per lo svago dei ragazzi e il riposo degli adulti<br />

che mirano a risolvere il problema del giardino annesso alla<br />

casa con minimi di area.<br />

Al QT8 si è realizzata durante la IX Triennale la prima<br />

esposizione realistica di arredamenti economici popolari<br />

entro case reali e destinate ad essere abitate ».<br />

[<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>]<br />

<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong><br />

Quartiere QT8<br />

VIII Triennale<br />

Milano, 1947-54


«L'architettura rappresentativa della nostra epoca dovrà essere quella delle case<br />

operaie; sarà l'architettura che per la prima volta nella storia farà della 'casa per tutti'<br />

un mezzo di elevazione sociale e morale delle masse, finendo con questo di essere un<br />

elemento della speculazione individualistica per divenire un servizio della<br />

organizzazione collettiva». [<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>, 1941]


Programma sperimentale di<br />

prefabbricazione e montaggio<br />

in cantiere di case a 4 piani<br />

Quartiere QT8, Milano, 1948<br />

«La standardizzazione è la prova dell'esistenza<br />

e dello sviluppo di una civiltà. Il concetto di<br />

standardizzazione presuppone i concetti di<br />

grande produzione, educazione, selezione,<br />

perfezione».<br />

[<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>, La standardizzazione<br />

dell'abitazione collettiva, in “Quadrante” 1935]


Programma sperimentale di<br />

prefabbricazione e montaggio<br />

in cantiere di case a 4 piani<br />

Quartiere QT8, Milano, 1948


Programma sperimentale di<br />

prefabbricazione e montaggio<br />

in cantiere di case a 4 piani<br />

Quartiere QT8, Milano, 1948


Programma sperimentale di<br />

prefabbricazione e montaggio<br />

in cantiere di case a 4 piani<br />

Quartiere QT8, Milano, 1948


Programma sperimentale di<br />

prefabbricazione e montaggio<br />

in cantiere di case a 4 piani<br />

Quartiere QT8, Milano, 1948


P.<strong>Bottoni</strong>, M. Pucci, G. Ulrich<br />

Edificio polifunzionale in<br />

corso Buenos Aires,<br />

Milano, 1947-49


P.<strong>Bottoni</strong>, M. Pucci, G. Ulrich<br />

Edificio polifunzionale in<br />

corso Buenos Aires,<br />

Milano, 1947-49<br />

«L'edificio rientra nell'ipotesi di una ricostruzione<br />

aperta a soluzioni urbanistiche totalmente nuove e<br />

alla possibilità di applicare in concreto le<br />

numerose ipotesi che nel periodo tra le due guerre<br />

erano restate a livello teorico.».<br />

[<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>]


Edifici moderni in Milano:<br />

Dimostrazione e propaganda<br />

culturale


Edifici moderni in Milano:<br />

Dimostrazione e propaganda<br />

culturale


Edifici moderni in Milano:<br />

Dimostrazione e propaganda<br />

culturale<br />

Franco Albini, Ignazio Gardella,<br />

Quartiere Mangiagalli, Milano 1950-52


Edifici moderni in Milano:<br />

Dimostrazione e propaganda<br />

culturale<br />

«Questa antologia trae origine da un complesso di esigenze<br />

[...].<br />

Dalla necessità di dare ad architetti italiani e stranieri [...]<br />

una documentazione delle opere più notevoli e recenti<br />

dell'architettura moderna.<br />

Dal desiderio di trarre un primo bilancio critico […] dei<br />

risultati e delle conseguenze di quella battaglia per<br />

l'archietttura moderna […] della quale sono stato<br />

appassionato militante.<br />

Infine dall'urgenza di fornire a chi abita a Milano, nel<br />

groviglio della produzione edilizia, un filo indicativo di<br />

quello che è o non è archietttura moderna. […]<br />

Questa antologia, pur partendo da dati di base<br />

obbiettivamente storici e formativi, è per il fatto stesso di<br />

essere una scelta, l'indicazione di un determinato<br />

orientamento critico».<br />

[<strong>Piero</strong> <strong>Bottoni</strong>]


Edifici moderni in Milano:<br />

Dimostrazione e propaganda<br />

culturale


Edifici moderni in Milano:<br />

Dimostrazione e propaganda<br />

culturale<br />

- Lettura verticale<br />

Generalità<br />

Schema e caratteristiche del progetto<br />

Struttura<br />

Finiture<br />

Impianti

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