Serie di Protocolli di Indicatori Diritti umani - Global Reporting Initiative
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<strong>Serie</strong> <strong>di</strong> <strong>Protocolli</strong> <strong>di</strong> In<strong>di</strong>catori: HR<br />
IP<br />
HR7 Attività con alto rischio <strong>di</strong> ricorso<br />
al lavoro forzato o obbligato e misure<br />
intraprese per contribuire alla sua<br />
abolizione.<br />
1. Rilevanza<br />
Non essere assoggettato al lavoro forzato o obbligato è<br />
un principio fondamentale dei <strong>di</strong>ritti <strong>umani</strong> sancito dalla<br />
Dichiarazione Universale dei <strong>Diritti</strong> Umani delle Nazioni<br />
Unite e oggetto della Convenzione 29 & 105 dell’OIL.<br />
Questa tipologia <strong>di</strong> lavoro può manifestarsi sotto<br />
svariate forme e i dati forniti in<strong>di</strong>cheranno l’impegno<br />
dell’organizzazione a contribuire all’abolizione del lavoro<br />
forzato e obbligato.<br />
2. Compilazione<br />
2.1 Identificare le attività considerate ad alto rischio <strong>di</strong><br />
episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro forzato o obbligato. Il processo<br />
<strong>di</strong> identificazione deve riflettere l’approccio<br />
dell’organizzazione alla valutazione dei rischi<br />
legati a tale tematica e può derivare da fonti<br />
d’informazione internazionalmente riconosciute<br />
come i Rapporti dell’OIL.<br />
2.2 Riportare le attività considerate ad alto rischio <strong>di</strong><br />
episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro forzato in termini <strong>di</strong> uno tra:<br />
• tipologia <strong>di</strong> attività (ad esempio, siti<br />
manifatturieri);<br />
oppure<br />
i lavoratori in uno stato <strong>di</strong> lavoro forzato. Trattenere<br />
documenti <strong>di</strong> identità, richiedere depositi obbligatori<br />
o indurre sotto minaccia <strong>di</strong> licenziamento i lavoratori al<br />
lavoro straor<strong>di</strong>nario – non preventivamente concordato<br />
– sono esempi <strong>di</strong> lavoro forzato.<br />
4. Documentazione<br />
Le possibili fonti d’informazione includono la funzione<br />
legale, compliance e risorse umane dell’organizzazione.<br />
5. Riferimenti<br />
• Convenzione 29 dell’OIL, “Convenzione sul lavoro<br />
forzato”, 1930.<br />
• Convenzione 105 dell’OIL, “Convenzione<br />
sull’abolizione del lavoro forzato”, 1957.<br />
• Società delle Nazioni (poi Nazioni Unite)<br />
“Convenzione sulla Schiavitù”, 1927.<br />
• Convenzione supplementare delle Nazioni Unite<br />
sull’abolizione della schiavitù, del commercio <strong>di</strong><br />
schiavi e sulle istituzioni e pratiche assimilabili alla<br />
schiavitù, 226 U.N.T.S.3, 1957.<br />
• Dichiarazione universale dei <strong>di</strong>ritti <strong>umani</strong><br />
(Risoluzione della Assemblea Generale delle<br />
Nazioni Unite 217 A (III) del 10 <strong>di</strong>cembre 1948),<br />
articoli 4 & 5.<br />
• Dichiarazione dell’OIL sui Principi e <strong>Diritti</strong><br />
fondamentali nel lavoro, 86 a Sessione, 1998.<br />
• Paesi o aree geografiche con siti operativi<br />
considerati a rischio.<br />
2.3 Riportare le misure prese dall’organizzazione per<br />
contribuire all’eliminazione del lavoro forzato<br />
o obbligato nel periodo <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione.<br />
Per ulteriori riferimenti si veda la Dichiarazione<br />
Tripartita dell’OIL e le linee guida dell’OCSE.<br />
3. Definizioni<br />
Lavoro forzato o obbligato<br />
Tutti i lavori e servizi estorti da qualsiasi persona<br />
<strong>di</strong>etro minaccia <strong>di</strong> qualunque punizione e per i quali<br />
la suddetta persona non si è offerta volontariamente<br />
(Convenzione 29 dell’OIL, “Convenzione sul lavoro<br />
forzato”, 1930). Gli esempi più estremi sono lavoro in<br />
schiavitù, lavoro in prigionia e lavoro in servitù, ma<br />
i debiti possono anche essere usati per mantenere<br />
Versione 3.0<br />
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