Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav
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PARTE II<br />
di scala su base mondiale. In questo tipo di settore, il corrispondente modello<br />
organizzativo:<br />
a. tratta le attività estere come appendici logistiche per operare nel mercato<br />
globale, al contempo unificato e omogeneo;<br />
b. centralizza le risorse, le responsabiltià e le decisioni;<br />
c. esercita un controllo stretto ed esteso sulle sedi estere.<br />
Esiste anche un terzo tipo di settore mondiale, che Bartlett e Ghoshal denominano<br />
internazionale. In un tale contesto, la competenza strategica dominante è costituita<br />
dalla capacità di trasferire le conoscenze dalla casa-madre alle sedi periferiche.<br />
Quando l’appropriatezza organizzativa non è rapportabile al problema dell’efficienza<br />
globale o della reattività locale, ma deve misurarsi con l’obiettivo dell’apprendimento a<br />
livello mondiale (anche se solo nella forma del trasferimento<br />
unidirezionale centro-<br />
periferia), il modello vincente assume caratteristiche intermedie tra i due modelli<br />
precedenti: le attività estere configurano appendici “intelligenti”<br />
nel complessivo<br />
sistema aziendale, alle quali la casa-madre decentra risorse, responsabilità e decisioni,<br />
ma entro le maglie di un collegamento/controllo stretto e generalmente formalizzato.<br />
A partire dalla seconda metà degli anni ottanta queste distinzioni vengono travolte da<br />
mutamenti che coinvolgono tutti i settori, sia dal lato della domanda che dell’offerta. Per<br />
la singola impresa, il risultato consiste in un notevole incremento della complessità da<br />
gestire nell’ambiente competitivo di riferimento, che non può più essere affrontato da<br />
un orientamento strategico uni<strong>dimensionale</strong>.<br />
L’impresa transnazionale (o globale nel significato non restrittivo del termine)<br />
rappresenta la risposta sul piano <strong>delle</strong> competenze strategiche e del modello<br />
organizzativo a tale incremento di complessità.<br />
Sotto il primo profilo, essa cerca di<br />
mettere a sintesi esigenze differenziate e di risolvere i relativi trade-offs, optando per<br />
un approccio<br />
pluri<strong>dimensionale</strong>, orientato allo sviluppo integrato di efficienza globale,<br />
flessibilità<br />
multinazionale e apprendimento internazionale.<br />
Il modello organizzativo è quello di una rete integrata “interna”. In quest’ottica,<br />
l’impresa non sceglie univocamente la centralizzazione <strong>delle</strong> risorse (<strong>delle</strong><br />
responsabilità e <strong>delle</strong> decisioni), oppure la loro decentralizzazione, ma opera con una<br />
logica selettiva. L’impresa transnazionale centralizza pertanto alcune risorse nel paese<br />
di origine, mentre altre vengono centralizzate in altri (specifici) contesti nazionali, e<br />
altre ancora risultano distribuite tra le <strong>imprese</strong> del gruppo-rete aziendale. In generale,<br />
si ottiene una configurazione diffusa <strong>delle</strong> risorse e <strong>delle</strong> capacità, insieme alla loro<br />
relativa specializzazione (fig. 8).<br />
IRES VENETO – CRESCITA DIMENSIONALE E QUALITATIVA DELLE IMPRESE VENETE 87