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Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav

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PARTE II<br />

mentre in altre situazioni la crescita <strong>qualitativa</strong> è costretta a “inseguire” la crescita<br />

<strong>dimensionale</strong>. In ogni caso, deve sussistere un matching appropriato tra le due<br />

dimensioni e il rispetto di questo vincolo non emerge in modo automatico. Lo dimostra<br />

il riscontro non infrequente di processi di crescita <strong>dimensionale</strong> che hanno come esito<br />

la crisi strutturale dell’impresa. Spesso, dietro questi insuccessi, vi sono appunto<br />

processi di “crescita senza qualità”.<br />

Le ultime proposizioni contenute nella fig. 4 sono state già formulate e analizzate nei<br />

precedenti paragrafi.<br />

Le capabilities aziendali, segnatamente le competenze trasversali e le competenze di<br />

interfaccia, supportano anche la crescita relazionale (P4a) e consentono di presidiare<br />

la dimensione <strong>qualitativa</strong> della stessa (P4b), individuando i partner dotati di valore<br />

competitivo (qualità dei soggetti) e utilizzando le relazioni al fine di trarre vantaggio da<br />

tale potenziale (qualità <strong>delle</strong> relazioni).<br />

Infine, la dimensione <strong>qualitativa</strong> della crescita relazionale consente di ampliare il pool di<br />

risorse cognitive a cui l’impresa può accedere (qualità dei soggetti) e ha ricadute<br />

positive sulle competenze aziendali nella misura in cui si instaurano <strong>delle</strong> learning<br />

relationships (qualità <strong>delle</strong> relazioni) (P5a). La stessa dimensione può anche<br />

contribuire direttamente alla crescita <strong>dimensionale</strong>, come accade con determinati<br />

fornitori di servizi di valenza strategica (P5b).<br />

Leggendo insieme le proposizioni P4 e P5, si può affermare che le competenze<br />

aziendali e le relazioni esterne non rappresentano risorse disgiunte, ma operano in<br />

modo congiunto e interdipendente come mezzi di governo della complessità nei<br />

percorsi di sviluppo <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong>.<br />

Un’implicazione importante del modello delineato in questa sezione consiste nel<br />

riconoscere l’esistenza di diverse “formule” di crescita aziendale. Semplificando, la fig.<br />

5 propone due formule opposte e una intermedia, che possiamo considerare come<br />

traguardi (sempre provvisori in ambienti competitivi caratterizzati da elevata variabilità)<br />

di percorsi divergenti:<br />

− la formula S (scala) è il risultato di una elevata crescita entro i confini<br />

proprietari e di una limitata crescita relazionale;<br />

− la formula R (rete) è invece il risultato di una elevata estensione della rete<br />

del valore e di una limitata crescita <strong>dimensionale</strong> 16 .<br />

16 I dati di bilancio possono rivelare le due formule sulla base del diverso rapporto tra fatturato e<br />

valore aggiunto aziendale.<br />

IRES VENETO – CRESCITA DIMENSIONALE E QUALITATIVA DELLE IMPRESE VENETE 71

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