Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav
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PARTE II<br />
all’avvio della relazione stessa. Tali attività richiedono, in misura correlata alla<br />
complessità degli obiettivi perseguiti, l’impegno (commitment) dei partner, nel duplice<br />
significato di disponibilità all’impiego di risorse e di promessa reciproca di continuità del<br />
rapporto. Proprio in questa accezione preventiva o prospettica, il concetto di impegno<br />
rivela la sua natura di prima dimensione rilevante della cooperazione, misurando in<br />
sintesi la disponibilità reciproca a collaborare da parte di due organizzazioni autonome.<br />
Sempre a fronte di obiettivi complessi, il commitment costituisce a sua volta la<br />
base da un lato per lo scambio di informazioni e di conoscenze tra i partner<br />
(trasparenza informativa), dall’altro per l’attivazione di un meccanismo di<br />
coordinamento che esula dalle normali transazioni di mercato tra <strong>imprese</strong>, ma<br />
che al tempo stesso risulta difficile formalizzare in rigide norme contrattuali. In<br />
merito a quest’ultimo aspetto, la complessità impedisce che la definizione di un<br />
programma condiviso, la realizzazione del programma e lo stesso controllo degli<br />
effetti ottenuti possano risolversi in una serie di automatismi pianificabili in<br />
partenza. Nella condizione data, queste attività disegnano invece un percorso di<br />
adattamento reciproco che ha la natura di un processo a elevata interattività.<br />
L’adattamento reciproco costituisce dunque la modalità di coordinamento tipica<br />
nello sviluppo di una relazione cooperativa e identifica la terza dimensione critica<br />
del modello, che si aggiunge all’impegno e alla trasparenza informativa (fig. 3).<br />
Gli strumenti che consentono di tradurre l’impegno preventivo in impegno effettivo,<br />
nelle forme indicate della trasparenza informativa e dell’adattamento reciproco,<br />
sono la definizione di codici e linguaggi comuni e la comunicazione interattiva.<br />
Una seconda fonte di complessità, che si aggiunge a quella associabile agli obiettivi da<br />
perseguire, è rappresentata dall’incertezza che può gravare sul progetto di conquistare<br />
in modo congiunto un vantaggio competitivo.<br />
L’incertezza, almeno per la parte derivante dalla razionalità limitata dei soggetti, può<br />
venire ridotta dall’interazione cooperativa. Si supponga a tal proposito che sussistano<br />
“teoricamente” opportunità vantaggiose per entrambi i partner. Tuttavia, queste<br />
opportunità potrebbero essere genericamente riconosciute ma non adeguatamente<br />
apprezzate da uno o entrambi gli attori, a causa di una ridotta comprensione dei<br />
vantaggi conseguibili e/o della sopravalutazione dei costi da sostenere. Inoltre, ciascun<br />
partner potenziale potrebbe risultare incerto sulle competenze e l’affidabilità dell’altro.<br />
Questi aspetti problematici possono bloccare l’avvio del progetto congiunto. D’altra<br />
parte, considerando la relazione come un processo che si dispiega nel tempo, la<br />
IRES VENETO – CRESCITA DIMENSIONALE E QUALITATIVA DELLE IMPRESE VENETE 67