Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav
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PARTE II<br />
esterne, ad esempio un’agenzia di pubblicità e una società specializzata in ricerche di<br />
mercato.<br />
Come si vedrà nel successivo paragrafo, le <strong>imprese</strong> tendono a sviluppare con gli<br />
interlocutori ad elevato valore competitivo rapporti di natura cooperativa. In definitiva, la<br />
dimensione <strong>qualitativa</strong> della crescita relazionale può essere riassunta in due punti: la<br />
qualità dei partner (il loro valore competitivo) e la qualità <strong>delle</strong> relazioni 13 .<br />
Ricongiungendo i due aspetti o sotto-dimensioni della crescita <strong>qualitativa</strong>, si può allora<br />
parlare di qualità <strong>delle</strong> risorse interne o esterne coinvolte nel processo di crescita<br />
aziendale.<br />
In quest’ottica, è opportuno rilevare che le relazioni intrattenute dall’impresa nella rete<br />
del valore rientrano, insieme alle conoscenze e alle competenze capitalizzate,<br />
nell’ambito della dotazione di risorse immateriali di cui dispone l’impresa. Rullani<br />
(1992) le definisce mezzi di governo della complessità. Quando la complessità<br />
dell’ambiente competitivo cresce, la necessità di affrontarla spinge infatti l’impresa in<br />
due direzioni: da una parte, a sviluppare i circuiti cognitivi interni (produzione,<br />
distribuzione e utilizzazione <strong>delle</strong> informazioni e <strong>delle</strong> conoscenze all’interno<br />
dell’impresa); dall’altra, a sviluppare relazioni efficaci con soggetti esterni, detentori di<br />
conoscenze e competenze rilevanti per il vantaggio competitivo dell’impresa.<br />
Con riferimento alle capabilities aziendali, ai fini della nostra analisi esse possono<br />
venire classificate in tre principali categorie:<br />
a. le classiche competenze funzionali, come la produzione, il marketing o la<br />
gestione <strong>delle</strong> risorse umane;<br />
b. le competenze di interfaccia o relationship management capabilities;<br />
c. le competenze che hanno valenza più generale rispetto alle precedenti e<br />
possono essere definite trasversali.<br />
Dalle competenze di interfaccia dipende la crescita relazionale e la sua dimensione<br />
<strong>qualitativa</strong>, con riferimento quindi alla ricerca attiva dei soggetti esterni, alla loro<br />
selezione e alla qualità <strong>delle</strong> relazioni. Lo sviluppo di queste competenze, in quanto<br />
componente della dimensione <strong>qualitativa</strong> interna alla crescita <strong>dimensionale</strong>, segnala in<br />
modo emblematico l’interdipendenza tra crescita relazionale e crescita <strong>dimensionale</strong>.<br />
La fig. 2 illustra le competenze relative alla gestione <strong>delle</strong> relazioni con riferimento alle<br />
13 Nel contesto della nostra analisi, il riferimento è alle relazioni con i soggetti detentori di<br />
conoscenze e competenze rilevanti per il vantaggio competitivo dell’impresa, anche se l’impresa<br />
deve gestire in modo efficiente ed efficace (con qualità) tutte le relazioni della rete del valore.<br />
IRES VENETO – CRESCITA DIMENSIONALE E QUALITATIVA DELLE IMPRESE VENETE 64