Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav
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PARTE II<br />
strutture formative consente di migliorare la qualità della formazione erogata da queste<br />
e facilita il reclutamento <strong>delle</strong> risorse umane da parte dell’impresa.<br />
Oltre alle relazioni di valore dirette, va richiamata l’attenzione sulle relazioni indirette,<br />
che estendono l’ambito dei processi di produzione, circolazione e uso della<br />
conoscenza ai quali una determinata organizzazione partecipa. Su questo principio si<br />
basa in particolare lo sviluppo di supply chains e di canali distributivi incentrati su<br />
un’elevata interazione comunicativa in tutte le interfacce tra soggetti collegati. Partendo<br />
dalle relazioni verticali, si pensi poi a un fornitore di servizi ad alta valenza strategica<br />
che risulta condiviso da un certo numero di clienti industriali, oppure a un produttore di<br />
macchine utensili che coinvolge in un progetto di innovazione alcuni fornitori di<br />
componenti, ciascuno dei quali ha sviluppato nel proprio campo di attività un elevato<br />
patrimonio di conoscenze e competenze specialistiche anche grazie alle learning<br />
relationships con altri clienti industriali, concorrenti o meno del produttore.<br />
Nella prospettiva della rete del valore, un aspetto di notevole importanza è il significato<br />
strategico che viene ad assumere la posizione della singola impresa nella rete. Il<br />
concetto di network position è stato approfondito in modo particolare da Johanson e<br />
Mattsson (1988; 1992) 10 , secondo i quali è necessario distinguere tra le microposizioni,<br />
ciascuna riferita alla relazione tra un’impresa e una specifica controparte, e la<br />
macroposizione, che si allarga all’insieme di relazioni che fanno capo a una<br />
determinata impresa focale. Precisamente, una macroposizione è caratterizzata da:<br />
1. il numero e l’identità <strong>delle</strong> altre <strong>imprese</strong> con cui l’impresa focale ha relazioni<br />
dirette e indirette;<br />
2. il ruolo svolto dall’impresa focale nell’ambito della divisione del lavoro di rete,<br />
con riferimento alle risorse specializzate che essa controlla;<br />
3. l’importanza (e quindi il potere) dell’impresa nella rete, in termini di quantità<br />
relativa di risorse controllate;<br />
4. la “forza” <strong>delle</strong> relazioni intrattenute dall’impresa focale, che dipende non solo<br />
da fattori strutturali ma anche da elementi di tipo soggettivo che influiscono sulle<br />
10 Entrambi gli autori appartengono alla cosiddetta scuola scandinava di industrial marketing,<br />
che ha focalizzato l’attenzione sulla natura interattiva <strong>delle</strong> relazioni venditore/acquirente nei<br />
mercati dei beni destinati alla produzione (Ford, 1990 e 2002). In effetti, l’approdo alla rete<br />
costituisce una “naturale” estensione ed evoluzione dell’approccio interattivo, sviluppato<br />
inizialmente con riferimento alle singole relazioni diadiche buyer-seller (Håkansson, 1987;<br />
Axelsson, Easton, 1992; Håkansson, Snehota, 1995).<br />
IRES VENETO – CRESCITA DIMENSIONALE E QUALITATIVA DELLE IMPRESE VENETE 62