Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav
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PARTE II<br />
dalla normativa comunitaria 1 . I settori di riferimento inclusi nell’indagine sono quelli<br />
manifatturieri.<br />
L’edizione 2005 presenta i dati relativi al periodo 1996-2002 e registra 3.893 medie<br />
<strong>imprese</strong>, ricordando che questo numero non comprende le medie <strong>imprese</strong> italiane<br />
controllate da società di grandi dimensioni italiane ed estere (Mediobanca -<br />
Unioncamere, 2005 e 2006).<br />
Del totale di 3.893 <strong>imprese</strong>, 886 sono a capo di un gruppo e presentano conti<br />
consolidati: l’area di consolidamento comprende 4.027 società operative. Ne discende<br />
che, riportando i gruppi aziendali alle unità che li compongono, l’area della media<br />
impresa risulta decisamente più estesa come numero di <strong>imprese</strong> coinvolte rispetto al<br />
totale di 3.893, che assume infatti come unità di riferimento la società singola o, se<br />
presente, il gruppo aziendale. Va sottolineato che, nell’elaborazione dei dati,<br />
l’indagine utilizza i conti consolidati, ove disponibili, e quindi consente di fotografare<br />
l’area della media impresa nella sua reale consistenza 2 . In ogni caso, il numero <strong>delle</strong><br />
medie “<strong>imprese</strong>” (in effetti, <strong>imprese</strong> o gruppi) risulta sottostimato dall’indagine<br />
Mediobanca - Uniocamere per la presenza di gruppi che, solo in quanto tali, superano<br />
le due soglie dimensionali di occupati e fatturato.<br />
Tra il 1998 e il 2002 il numero <strong>delle</strong> medie <strong>imprese</strong> italiane è aumentato di 533 unità.<br />
Tra le componenti positive e negative che hanno determinato questo significativo<br />
incremento, quella più consistente è rappresentata dai passaggi dalla piccola alla<br />
media dimensione 3 . Come mostra la fig. 1, le entrate dall’area <strong>delle</strong> piccole <strong>imprese</strong><br />
sono infatti 1.633 nel quadriennio considerato. Da notare anche i 291 passaggi dalla<br />
media alla grande dimensione. I due dati evidenziano che i processi di crescita<br />
<strong>dimensionale</strong> caratterizzano in modo esteso le dinamiche dell’industria italiana nel<br />
periodo recente. Va però aggiunto che anche le regressioni dalla dimensione media a<br />
quella piccola sono numerose (738 casi), a segnalare che l’ambiente competitivo nel<br />
quale le <strong>imprese</strong> operano risulta fortemente selettivo, determinando il<br />
1 I limiti della media impresa stabiliti dalla normativa comunitaria e vigenti dall’inizio del 2005<br />
sono: fatturato da più di 10 milioni a 50 milioni di euro, numero di addetti da 50 a 249, totale di<br />
bilancio da più di 10 milioni a 43 milioni di euro.<br />
2 Solo i dati per regione sono stati elaborati assumendo i bilanci <strong>delle</strong> singole società (3.966 nel<br />
2002), allo scopo di limitare l’effetto dei gruppi plurilocalizzati.<br />
3 Tutti i flussi rappresentati nella fig. 1 includono le eventuali acquisizioni e gli scorpori, anche<br />
se questa componente presenta un’incidenza non trascurabile solo nei passaggi dalla media<br />
alla grande dimensione (acquisizioni) e in quelli inversi (scorpori). Aggiungiamo che i flussi in<br />
oggetto non portano al saldo di 533 <strong>imprese</strong>, per la presenza di nuove costituzioni, fusioni e altri<br />
tipi di variazioni.<br />
IRES VENETO – CRESCITA DIMENSIONALE E QUALITATIVA DELLE IMPRESE VENETE 55