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Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav

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PARTE I<br />

2. un’elevata propensione al rischio d’impresa si coniugava con un atteggiamento<br />

economico e sociale che non penalizzava il fallimento imprenditoriale.<br />

Di conseguenza, anche valutando la questione della prevalenza <strong>delle</strong> grandi o <strong>delle</strong><br />

piccole <strong>imprese</strong> all’interno dei settori basati sulla conoscenza, non bisogna dimenticare<br />

l’importanza del contesto istituzionale esterno. La diffusione dei brevetti e lo sviluppo<br />

dei mercati <strong>delle</strong> tecnologie, implicando una più precisa definizione dei diritti di<br />

proprietà, rendono perciò possibile anche una scala efficiente più ridotta (Arora, Fosfuri<br />

1999; Cesaroni 2004; Gambradella 2005; Giarretana 2004).<br />

7. Dimensione d’impresa e ambiente esterno: distretti, finanza e mercato del<br />

lavoro<br />

Del resto, il punto di vista interno all’impresa, seppur a lungo dominante, non è l’unico<br />

presente in economia e nell’ultimo ventennio del novecento si è assistito ad una<br />

riscoperta dei concetti di distretto e di economie esterne all’impresa così come<br />

inizialmente formulate da Marshall (1919). Non è detto che sia necessario concentrare<br />

grandi masse di lavoratori nello stesso stabilimento, i vantaggi della produzione su<br />

larga scala si possono sfruttare anche raggruppando in uno stesso distretto una gran<br />

numero di piccoli produttori, che creerebbero uno milieu produttivo capace di creare<br />

esternalità positive in termini di circolazione <strong>delle</strong> informazioni, di formazione di abilità<br />

personali specifiche, di riduzione dei comportamenti opportunistici e di un buon<br />

rapporto con il credito, tali da assicurare comunque alti livelli di redditività e produttività<br />

(Becattini, 1991).<br />

Proprio la domanda se la crescita <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong> possa essere frenata da fattori di<br />

carattere finanziario e giuridico - sia in termini di sovranità del diritto che degli incentivi<br />

che esso offre agli agenti economici – è un’ulteriore questione su cui la letteratura si è<br />

soffermata con attenzione. Demirgüc-Kunt e Maksimovic (1998) mostrano che grandi<br />

<strong>imprese</strong> che si trovano in paesi con un sistema finanziario e legale più evoluto ed<br />

efficiente riescono a trovare maggiori finanziamenti. Beck, Demirgüc-Kunt e<br />

Maksimovic (2003) trovano, invece, che i sistemi finanziari meno evoluti spingono le<br />

<strong>imprese</strong> ad internalizzare molte funzioni creditizie. Questo, però, non è sufficiente a<br />

favorire dimensioni d’impresa più grandi dato che gli stessi paesi che hanno sistemi<br />

finanziari meno sviluppati hanno anche sistemi legali e giudiziari più deboli, dove c’è<br />

meno tutela per i diritti di proprietà <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong> sui loro asset specifici, favorendone<br />

l’espropriazione da parte degli insider.<br />

IRES VENETO – CRESCITA DIMENSIONALE E QUALITATIVA DELLE IMPRESE VENETE 31

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