Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav
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3. Gli incentivi e gli ostacoli alla crescita <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong><br />
PARTE I<br />
Quali sono, allora, le ragioni che spingono un’impresa a crescere? Quali gli ostacoli<br />
che essa trova sul proprio percorso di crescita? Questa sezione è dedicata a<br />
rintracciare le risposte che la letteratura economica ha dato a queste domande.<br />
Per lungo tempo un contributo centrale per la teoria economica è stato Viner (1932).<br />
Secondo Viner, le <strong>imprese</strong> di ogni settore tenderebbero ad un’unica dimensione, sotto<br />
l’ipotesi che esse abbiano una funzione di costo di lungo periodo prima declinante e poi<br />
ascendente (assumendo una forma, come si è già visto, ad U). In equilibrio, l’entrata e<br />
l’uscita <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong> dal mercato contribuirebbero a stabilire come la produzione del<br />
settore è allocata alle varie <strong>imprese</strong>.<br />
Da questa teoria conseguono anche <strong>delle</strong> raccomandazioni di policy: <strong>imprese</strong> troppo<br />
piccole rispetto alla loro scala efficiente implicano dei costi che devono essere<br />
controbilanciati dai benefici derivanti dalla riduzione <strong>delle</strong> inefficienze del monopolio.<br />
Ricordiamo, infatti, che tanto più bassa è la concorrenza – o tanto più elevato il grado<br />
di monopolio – tanto meno il prezzo di equilibrio corrisponde ai costi marginali, con la<br />
produzione di extraprofitti a solo beneficio del produttore.<br />
La teoria di Viner (1932) ha ricevuto notevoli critiche, riassumibili in tre punti:<br />
1. non è direttamente applicabile alle <strong>imprese</strong> multi-prodotto;<br />
2. cambiamenti nella domanda per i prodotti portano spesso ad una variazione<br />
della dimensione dell’impresa piuttosto che all’entrata e all’uscita <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong><br />
da un settore;<br />
3. non sembra esistere una relazione inversa tra crescita dell’impresa e la sua<br />
dimensione iniziale (Lucas, 1972).<br />
In particolare per quanto riguarda il terzo punto, Simon e Bonini (1958) hanno mostrato<br />
dal punto di vista empirico che, sia pure con qualificazioni importanti, la probabilità di<br />
un dato accrescimento proporzionale, in un certo periodo, è la stessa per tutte le<br />
<strong>imprese</strong> di una data industria, indipendentemente dalla loro dimensione all’inizio del<br />
periodo.<br />
Lucas (1967) ha inoltre evidenziato il fatto che abbandonando l’ipotesi di una funzione<br />
di costo di lungo periodo a forma di U e presupponendo, invece, ritorni di scala costanti<br />
a livello di settore, ogni distribuzione della dimensione di impresa può essere un<br />
equilibrio competitivo e derivare dalla minimizzazione dei costi. Di conseguenza, una<br />
politica anti-trust non può che avere effetti benefici perché ridurrebbe le distorsioni<br />
derivanti dal monopolio senza indurre inefficienze di costo.<br />
IRES VENETO – CRESCITA DIMENSIONALE E QUALITATIVA DELLE IMPRESE VENETE 25