28.10.2013 Views

Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav

Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav

Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

PARTE III<br />

limitavano a produrre gli stampi dei portabiti e esternalzzavano l’intero processo<br />

produttivo a subcontractors localizzati vicini agli stabilimenti dei clienti. Questa strategia<br />

era finalizzata a servire il cliente globalmente attraverso una maggiore flessibilità<br />

operativa e una riduzione dei rischi legati agli investimenti in capitale fisso. Tuttavia<br />

comportava uno scarso controllo del processo produttivo, un aumento dei costi di<br />

transazione legati alla gestione di un network globale e un potenziale peggioramento<br />

dei tempi di risposta al cliente.<br />

Per rispondere a queste nuove sfide, il gruppo Mainetti cambia la sua strategia. Se per<br />

tutti gli anni ’70 e ‘80, Mainetti aveva mantenuto una struttura produttiva con base in<br />

Europea e di tipo multidomestico, dagli anni ’90 le sue scelte localizzative<br />

cominciarono a estendersi fuori dall’Europa proprio per soddisfare le esigenze dei<br />

clienti (sia le grosse catene distributive sia i produttori) che avevano ormai una<br />

importante presenza produttiva in quelle aree.<br />

Innanzitutto si aggredì il mercato Cinese. La domanda per portabiti in Cina era<br />

soddisfatta, a partire dal 1987, tramite l'esportazione di portabiti dalla sede inglese a<br />

Hong Kong e da qui i prodotti venivano distribuiti nell'entroterra. Nel 1989 la ditta di<br />

importazione fu sostituita da un ufficio commerciale che si affidava a un fornitore locale<br />

per la produzione degli appendiabiti.<br />

L'espansione continuò in altre parti dell'Asia, con la costituzione di stabilimenti in<br />

Singapore nel 1992 ed in Sri Lanka nel 1993. Mentre nel primo caso fu costituita una<br />

unità ex-novo nel secondo caso si sviluppò una partnership con un partner locale. Per<br />

far fronte al continuo aumento nella produzione di indumenti in Cina e nel mercato<br />

Asiatico, il gruppo Mainetti avviò un altro stabilimento manifatturiero, a Shanghai, nel<br />

1998.<br />

Un altro forte impulso alla globalizzazione del gruppo fu l’acquisizione, nel 1994, del<br />

gruppo olandese Pendì che aveva già un’articolazione produttiva globale (in Spagna,<br />

Olanda, Portogallo e Cina).<br />

A metà degli anni ’90 i clienti del gruppo Mainetti erano, per circa il 60%, retailer e, per<br />

il restante 40%, produttori. La Mainetti UK era nel frattempo diventata più grande<br />

(copriva circa il 60% del fabbisogno dei clienti inglesi) della Mainetti Italia anche a<br />

causa del proliferare in Italia di piccole <strong>imprese</strong> che si specializzarono nel soddisfare il<br />

fabbisogno dei produttori nazionali.<br />

Nel 1996, per rispondere all'aumento <strong>delle</strong> richieste provenienti dall'organizzazione<br />

aziendale nacque Mainetti Tecnologie come scorporo di una officina di Mainetti Italia.<br />

L’azienda si specializzò nella realizzazione di impianti e attrezzature robotiche ed<br />

IRES VENETO – CRESCITA DIMENSIONALE E QUALITATIVA DELLE IMPRESE VENETE 228

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!