28.10.2013 Views

Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav

Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav

Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

PARTE III<br />

modo sinergico e non conflittuale le diverse aree della gestione aziendale (funzione<br />

tecnico/produttiva, funzione amministrativa e funzione commerciale).<br />

Alla fine degli anni ’60 la crescita dell’azienda ricevette un forte impulso da alcuni<br />

grandi gruppi distributivi (es. Marks&Spencer) che cominciarono ad acquistare grossi<br />

volumi (nel 1971, l’80% del prodotto Mainetti veniva esportato sui mercati Inglese,<br />

Francese e Tedesco). Proprio in questi anni l’azienda conobbe una primo periodo di<br />

crisi causato, da un lato, dalla scarsa capacità dei fratelli Mainetti di relazionarsi con le<br />

grosse catene internazionali e, dall’altro, dall’esplosione della concorrenza<br />

internazionale trainata dalla crescita del mercato <strong>delle</strong> confezione.<br />

La concorrenza internazionale fu inoltre supportata dallo svilupparsi della filiera della<br />

gruccia in plastica. Mentre negli anni ’60 l’azienda vicentina svolgeva internamente<br />

tutte le fasi del processo produttivo (dallo stampaggio della plastica alla produzione di<br />

ganci in ferro) duranti gli anni ’70 cominciarono a comparire diverse figure specializzate<br />

nella realizzazione di singole fasi del processo produttivo come la produzione di stampi<br />

e di ganci. La creazione di questo indotto costituì un efficace viatico per la nascita di<br />

<strong>imprese</strong> specializzate nella produzione di grucce.<br />

All’interno di questo scenario competitivo nacque l’esigenza di localizzare le attività di<br />

produzione più vicino ai clienti in modo da minimizzare i costi logistici che, dato il basso<br />

valore unitario del prodotto, avevano una incidenza rilevante sul costo del prodotto.<br />

Una produzione vicina ai mercati di destinazione avrebbe permesso inoltre di ridurre i<br />

tempi di fornitura.<br />

Le necessità di lavorare con i mercati esteri e di spostare la produzione spinse i fratelli<br />

Mainetti a cedere, all’inizio degli anni ’70, la maggioranza <strong>delle</strong> azioni dell’azienda a<br />

una società finanziara Indiana. Questa acquisizione permise all’azienda di accedere<br />

sia a risorse finanziarie sia a competenze manageriali e relazionali necessarie a<br />

supportare il processo di crescita internazionale. Negli anni successivi al take-over<br />

indiano, l’azienda infatti inizia un percorso di internazionalizzazione attraverso<br />

investimenti diretti che l’avrebbe portata nel giro di pochi anni a diventare una grande<br />

realtà multinazionale.<br />

Nel 1974 nacquero due nuove aziende del gruppo, Mainetti UK e Mainetti Francia.<br />

Entrambe le aziende erano dotate di autonoma capacità produttiva e vennero costituite<br />

ex-novo (greenfiled) con a capo management esclusivamente locale.<br />

Sempre nel 1974 Mainetti avviò la sua prima divisione produttiva estera in Scozia<br />

rafforzando la vocazione alla crescita dell’azienda che tuttavia era ancora fortemente<br />

radicata nel nord-Europa dove vendeva circa il 60% della produzione. Durante anni ’80<br />

IRES VENETO – CRESCITA DIMENSIONALE E QUALITATIVA DELLE IMPRESE VENETE 226

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!