Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav
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PARTE III<br />
aveva bisogno, continuando a mantenere <strong>delle</strong> alte tolleranze sulla qualità non più<br />
ammesse sul mercato di Anodica 15 .<br />
Agli inizi del 2000 il mercato divenuto sempre più esigente costringe l’azienda a portare<br />
all’interno sia la fase di anodizzazione, attraverso l’investimento in un nuovo impianto,<br />
sia una parte della fase di pulitura (spazzolatura), che veniva prima svolta al 100%<br />
esternamente 16 .<br />
L’attività svolta in outsourcing ha quindi iniziato progressivamente a ridursi, pur<br />
restando ancora importante, e oggi rappresenta il 20% del fatturato.<br />
Nel 2005 le fasi svolte internamente dall’azienda sono quindi gran parte dell’attività<br />
meccanica e alcune fasi di finitura (l’anodizzazione e una piccola percentuale di<br />
pulitura che verrà implementata a partire dal 2006). All’esterno sono state invece<br />
mantenute le fasi di verniciatura e le galvaniche, mai internalizzate perché<br />
richiederebbero investimenti troppo elevati rispetto ai volumi marginali di produzione<br />
previsti<br />
Avendo dovuto investire negli ultimi anni in impianti di finitura, l’azienda, non avendo<br />
più capitali da investire negli impianti di meccanica, si è vista però costretta a portare<br />
all’esterno una parte di questa fase. Con i nuovi investimenti di quest’anno,<br />
quest’ultima fase dovrebbe comunque tornare quasi completamente interna.<br />
La politica di integrazione verticale attuata dall’azienda in questi ultimi anni è stata<br />
quindi essenzialmente sviluppata a partire dalla mancanza sul territorio di fornitori<br />
capaci di seguire l’azienda nel suo percorso di crescita, anche dal punto di vista dei<br />
prezzi ormai non più competitivi sul mercato globale, ma anche dalla necessità di<br />
accorciare i flussi produttivi per ridurre i lead times di produzione ed i magazzini,<br />
migliorando la capacità di risposta e servizio al cliente.<br />
La necessità di competere sul mercato globale ha inoltre spinto Giorgio Zanchetta a<br />
cercare nuove risorse produttive in nuovi territori geograficamente più competitivi<br />
attraverso i progetti di internazionalizzazione che sta attuando autonomamente e<br />
tramite il progetto Unieldom.<br />
15 Con questo fornitore l’azienda tenta senza successo di intessere qualche forma di rapporto più stretto.<br />
Giorgio Zanchetta era infatti disposto a contribuire, con qualche forma di partecipazione, ad un<br />
ammodernamento degli impianti dell’azienda ormai obsoleti.<br />
16 Anche nella fase pulitura Giorgio Zanchetta, prima di decidere di internalizzare, aveva tentato di<br />
ampliare la gamma di fornitori per trovare chi fosse in grado di garantirgli un certo standard tecnologico e<br />
di qualità, ma la ricerca si è conclusa negativamente e ha portato alla decisione di ridurre l’attività di<br />
outsourcing.<br />
IRES VENETO – CRESCITA DIMENSIONALE E QUALITATIVA DELLE IMPRESE VENETE 138