28.10.2013 Views

Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav

Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav

Crescita dimensionale e qualitativa delle imprese venete - Sito Siav

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

PARTE III<br />

Coerentemente con il veloce tasso di crescita che si voleva imprimere alla società, il<br />

management optò per una crescita per linee esterne. Infatti dal 2000 al 2002, le tappe<br />

di questo veloce percorso di crescita sono scandite da tre importanti eventi. Nel 2001<br />

venne creata una joint-venture tra Allison ed una società localizzata nel distretto<br />

dell’occhiale del Cadore specializzata nella produzione di montature in metallo. Nel<br />

2002, Allison acquisì un’azienda specializzata nella coloritura di occhiali in metallo<br />

nella zona di Pederobba (Valdobbiadene). Sempre nel 2002 venne acquisita Desil<br />

società specializzata nella produzione di occhiali in laminato oro.<br />

Al termine del 2002 Allison produceva l’80% del fabbisogno produttivo in Italia mentre il<br />

20% veniva importato da subfornitori Cinesi. Anche se la crescita dei volumi prodotti e<br />

del fatturato era evidente, la dinamica degli utili non fu altrettanto entusiasmante. I<br />

margini di guadagno erano infatti erosi dai costi troppo elevati della produzione. Il<br />

management optò quindi per un’altra decisione drastica: si decise di esternalizzare la<br />

maggior parte della produzione a subfornitori localizzati in Cina e, contemporaneamente,<br />

di ridurre radicalmente la produzione in Italia. Questa decisione fu supportata dalle<br />

seguenti considerazioni:<br />

- i costi di produzione in Italia erano alti e non permettevano di rimanere<br />

competitivi;<br />

- gli stabilimenti in Italia riducevano la flessibilità operativa in un settore in cui la<br />

flessibilità è strategica dato i cambiamenti repentini della moda;<br />

- la struttura produttiva Italiana non riusciva a industrializzare un numero di<br />

modelli sufficienti per far fronte alle richieste del mercato (800/1000 nuovi<br />

modelli l’anno circa).<br />

Accanto a questo cambiamento nell’architettura della rete del valore dell’impresa,<br />

venne triplicato il numero di persone dedicate alla ricerca e allo sviluppo del prodotto,<br />

assumendo nuovi tecnici, nuovi designers e altrettanti product managers. Si concentrò<br />

a Padova il design, la ricerca e lo sviluppo dei modelli, delocalizzando in Cina la sola<br />

produzione per circa il 70% del fabbisogno produttivo.<br />

Oltre agli ovvi vantaggi in termini di costo e di flessibilità operativa, la delocalizzazione<br />

permise all’azienda di allentare i vincoli derivanti dalla capacità produttiva installata<br />

negli impianti produttivi in Italia. Come riportato dal direttore logistica e produzione di<br />

Allison “le aziende Italiane produttrici di occhiali in conto terzi difficilmente superano le<br />

100 unità di personale dipendente mentre in Cina, un’azienda produttrice di occhiali è<br />

considerata piccola quando ha 600/800 persone nel proprio organico”. In altre parole, i<br />

subfornitori Cinesi offrivano a Allison una capacità tale da gestire qualsiasi picco di<br />

IRES VENETO – CRESCITA DIMENSIONALE E QUALITATIVA DELLE IMPRESE VENETE 116

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!