SAUSSURE ESPERANTISTA - Federazione Esperantista Italiana

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27.10.2013 Views

dall’ esperantismo. Nel 1910 a Washington (primo congresso extraeuropeo) Zamenhof si occupò meno degli aspetti ideali dell’esperanto, ormai definiti, per delineare le due strade attraverso cui l’esperanto avrebbe potuto raggiungere la vittoria finale (fina venko), ovvero il momento in cui tutto il mondo parlerà la lingua: o per decreto dei potenti o attraverso il lavoro dei singoli, delle «masse popolari». Quest’ultima, secondo Zamenhof, è la via privilegiata 20 . “Homarano significa, etimologicamente, “membro dell’umanità (ano de homaro)”, e, secondo le parole dello stesso Zamenhof, “membro della famiglia umana”. Se l’Homaranismo è una filosofia, o una religione, o una visione del mondo è difficile dire: è almeno il frutto del percorso di riflessione di un uomo che ha dedicato gratuitamente la vita a un ideale che, se non ha prodotto bene vistoso, certo non ha generato male. Criticando ogni tipo di nazionalismo e di particolarismo, centrandosi intorno ai concetti di reciproka frateco, egaleco e justeco, intende porre su un piano di assoluta parità le credenze di tutti gli essere umani, nella speranza di giungere alla realizzazione di un universalismo che garantisca pace, prosperità e benessere per l’intera umanità.”. 20 Chiaramente questa seconda introduziona ha lo scopo di rendere chiaro il contesto storico in cui è calata la vita di René de Saussure e dare un quadro della storia della nascita del movimento. La storia del movimento esperantista continua ancora, ed episodi recenti ne sono la testimonianza: è interessante, ad esempio, il caso della micronazione Isola delle Rose, una piattaforma artificiale nel mar Adriatico, 500m fuori dalle acque territoriali italiane, che nel 1968 venne proclamata dal suo fondatore, l'ignegnere bolognese Giorgio Rosa, Stato Sovrano. L'esperienza durò poche settimane, ma è uno dei simboli più tangibili dell'esistenza del movimento esperantista che oggi conta membri e delegazioni attivi in tutto il mondo. (fonte: “Libero Stato dell'Isola delle Rose”, Fabio Vaccarezza, in “Il Collezionista” n.12/2006 pag.29). 14

dall’ esperantismo. Nel 1910 a Washington (primo congresso extraeuropeo)<br />

Zamenhof si occupò meno degli aspetti ideali dell’esperanto, ormai definiti,<br />

per delineare le due strade attraverso cui l’esperanto avrebbe potuto<br />

raggiungere la vittoria finale (fina venko), ovvero il momento in cui tutto il<br />

mondo parlerà la lingua: o per decreto dei potenti o attraverso il lavoro dei<br />

singoli, delle «masse popolari». Quest’ultima, secondo Zamenhof, è la via<br />

privilegiata 20 .<br />

“Homarano significa, etimologicamente, “membro dell’umanità (ano de homaro)”, e, secondo<br />

le parole dello stesso Zamenhof, “membro della famiglia umana”. Se l’Homaranismo è una<br />

filosofia, o una religione, o una visione del mondo è difficile dire: è almeno il frutto del<br />

percorso di riflessione di un uomo che ha dedicato gratuitamente la vita a un ideale che, se<br />

non ha prodotto bene vistoso, certo non ha generato male. Criticando ogni tipo di<br />

nazionalismo e di particolarismo, centrandosi intorno ai concetti di reciproka frateco, egaleco<br />

e justeco, intende porre su un piano di assoluta parità le credenze di tutti gli essere umani,<br />

nella speranza di giungere alla realizzazione di un universalismo che garantisca pace,<br />

prosperità e benessere per l’intera umanità.”.<br />

20 Chiaramente questa seconda introduziona ha lo scopo di rendere chiaro il contesto storico in<br />

cui è calata la vita di René de Saussure e dare un quadro della storia della nascita del<br />

movimento. La storia del movimento esperantista continua ancora, ed episodi recenti ne sono<br />

la testimonianza: è interessante, ad esempio, il caso della micronazione Isola delle Rose, una<br />

piattaforma artificiale nel mar Adriatico, 500m fuori dalle acque territoriali italiane, che nel<br />

1968 venne proclamata dal suo fondatore, l'ignegnere bolognese Giorgio Rosa, Stato Sovrano.<br />

L'esperienza durò poche settimane, ma è uno dei simboli più tangibili dell'esistenza del<br />

movimento esperantista che oggi conta membri e delegazioni attivi in tutto il mondo. (fonte:<br />

“Libero Stato dell'Isola delle Rose”, Fabio Vaccarezza, in “Il Collezionista” n.12/2006<br />

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