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SAUSSURE ESPERANTISTA - Federazione Esperantista Italiana

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komenci uzadi) la lingua proposta come lingua viva – senza avere in mano la<br />

chiave e non solo in casi di estremo bisogno. 8<br />

Inizialmente Zamenhof gestì il movimento esperantista 9 cercando di<br />

ufficializzarne i membri, ovvero chiese agli “adepti” di registrarsi, senza però<br />

rinunciare all'aspetto globale della lingua e alla sua diffusione anche al di fuori<br />

dell'ambiente strettamente esperantista.<br />

Questo tipo di dualismo fu realizzato “chiedendo agli «adepti» di adoperarsi<br />

nel far firmare una dichiarazione in cui il sottoscrivente prometteva di<br />

imparare l’esperanto se almeno altre dieci milioni di persone avessero<br />

firmato, cifra che indicava la massa critica dopo la quale il mondo non<br />

avrebbe potuto rifiutarsi di adottare ufficialmente la lingua. Questo dualismo<br />

accompagnerà tutta la storia dell’esperantismo: alcuni accentueranno<br />

l’aspetto elitario della comunità dei parlanti, altri invece privilegeranno<br />

l’aspetto di massa, ricordando la vocazione ausiliaria. Entrambi gli aspetti<br />

sono indispensabili l’uno all’altro: senza la vocazione ausiliaria nessuno si<br />

avvicina all’esperanto e senza una rete sociale di relazioni affettive di<br />

supporto difficilmente la spinta ideale rimane a lungo.” 10<br />

Nel tentativo di “allargare la partecipazione” al di fuori dell'ambiente<br />

8 Gobbo, Federico, opera cit. pag. 86<br />

9 Una chiara definizione del termine esperantismo è quella fonitaci da Gobbo (opera cit.): “Per<br />

esperantismo si intende lo spirito della lingua o Sprachgeist, ovvero l'insieme delle credenze<br />

condivise dagli esperantisti riguardo l'essere e il dover-essere della lingua, come sistema ma<br />

soprattutto come veicolo d'identità. (…) L'idea principale da cui partire per poter<br />

comprendere l'esperanto e il movimento esperantista è che i due aspetti, la lingua e<br />

l'ideologia, non posso essere analizzati separatamente: ogni presa di posizione linguistica ne<br />

implica una ideologica.”<br />

10 Ludovikito, Senlegenda biografio de L. L. Zamenhof, Ludovikito, Kioto 1982, letto in Gobbo,<br />

Federico opera cit. pag. 86<br />

10

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