Fujifilm Finepix Z20fd - Fotografia.it

Lab Test
Sottile e dal design
accattivante, la Finepix
Z20fd punta sulle
funzioni automatiche
e sull’ampia gamma
di colori per attrarre il
pubblico più attento alle
mode.
Non importa quanto piccole o compatte
possano essere le macchine fotografiche,
oggi il fotoamatore pretende un design
accattivante anche per un taccuino d’appunti
per le immagini, mentre i più giovani,
e soprattutto il pubblico femminile,
apprezzano la possibilità di scegliere tra
numerosi colori a seconda della propria
personalità. Assecondando questa esigenza
del mercato Fujifilm offre, anche
www.fotografia.it/labtest
Fujifilm
Finepix Z20fd
nella fascia bassa, una vasta gamma di
fotocamere dal design inconfondibile e
disponibili in numerose colorazioni.
Pur non essendo una entry-level, la
Finepix Z20fd è una macchina di fascia
bassa nel catalogo Fujifilm, ma ciò non
deve far pensare ad un prodotto povero
di contenuti in quanto sfoggia tutte le
ultime tecnologie studiate per rendere
più semplice la fotografia, compresa la
funzione di riconoscimento dei volti
e quella di stabilizzazione digitale;
quest’ultima però non può in alcun
modo sostituire lo stabilizzatore, meccanico
oppure ottico, delle macchine
di fascia più alta.
Il frontale della macchina è dominato
dalla vistosa placca a scorrimento
orizzontale con funzione di interruttore
d’accensione e di protezione
dell’obiettivo; quest’ultimo ha
un’escursione interna al corpo e una
focale pari a 35-105mm f/3,7-4,2.
Il meccanismo della placca-interruttore
appare solido e preciso.
I lati destro e sinistro non offrono particolarità:
il primo è dedicato alla sezione
audio della macchina (microfono e
altoparlante), mentre sul secondo, cromato,
troviamo il trasmettitore IR per la
connessione ad altre fotocamere Fujifilm
(o a cellulari); sul dorso, una placca d’alluminio
racchiude pulsante di scatto e
pulsante di accesso diretto alla funzione
di registrazione dei filmati.
Vista l’estrema pulizia del design appare
ovvio il relativo affollamento del dorso
con un pannello Lcd da 2,5” dalla risoluzione
ormai anacronistica di 115.200
punti; una volta presa confidenza con la
forma e la disposizione dei comandi, la
soluzione adottata da Fujifilm si rivela
funzionale, così come l’organizzazione
dei menù, che raccolgono tutte le regolazioni
della macchina in modo semplificato
rispetto alle macchine di fascia

Scheda Tecnica
FUJIFILM FINEPIX Z20FD
RUMORE DiSTorSione
Il grafico mette in relazione il rumore (Visual
Noise) misurato secondo lo standard ISO15739
con la risoluzione, mostrando quanto questa cali
per l’azione del filtro di riduzione rumore alle
diverse sensibilità.
riSoLUZione ViGneTTATUrA
La risoluzione misurata alle diverse focali secondo
lo standard CIPA DC-003. La misurazione al
centro e ai bordi consente di evidenziare l’uniformità
di resa sul fotogramma.
Sensore
CCD 1/2,3” - 10Mpxl
Sensibilità 64-1600 Iso
Obiettivo
eq. 35-105mm f/3,7-4,2
Stabilizzatore Digitale
Display
2,5” - 115.200 punti
Memoria schede
xD/SD/SDHC
Alimentazione
Acc. agli ioni di Litio
iMMAGini TeST
Su www.fotografia.it/labtest sono disponibili le
immagini a piena risoluzione del nostro set di
prova, riprese alle diverse sensibilità Iso.
Dimensioni
91x56x19mm
Peso 122g
Prezzo 189 €
Distribuzione:
FujiFilm Italia, Via
Dell’Unione Europea 4,
20097 San Donato
Milanese.
Tel. 02/67978181.
e-mail online@fujifilm.it
- www.fujifilm.it
La distorsione misurata alle diverse focali: a valori
negativi corrisponde una distorsione a barilotto
(tipica delle focali grandangolari) mentre a valori
positivi corrisponde una distorsione a cuscinetto
(tipica delle focali tele).
La vignettatura si manifesta come una caduta
di luce ai bordi dell’immagine ed è espressa in
valori EV.
AUTonoMiA
Autonomia: 218 scatti
L’autonomia viene misurata con monitor sempre
acceso e funzioni di risparmio energetico disattivate;
nell’uso pratico l’autonomia non può che
aumentare.
GIUDIZIO
La Z20fd è una macchina dalle prestazioni
ottiche modeste, con aberrazioni
cromatiche, purple fringing e rumore a
livelli elevati.
Tuttavia il prezzo è contenuto e il design
accattivante.
Prove di Laboratorio
più alta. Naturalmente sono completamente
assenti le funzioni manuali,
soppiantate da numerosissime scene
pre-impostate.
La Z20fd si rivela una macchina orientata
allo scatto, e per uscire da qualsiasi
menù basta la semplice pressione parziale
del pulsante di scatto, che può così
fungere anche da tasto di conferma.
Nonostante le dimensioni la piccola
Fujifilm offre una presa sicura e consente
l’inquadratura e la variazione di
focale anche con una sola mano, aiutata
in questo dal peso estremamente ridotto
e dalle ampie dimensioni del comando
di zoomata. Buona infine la velocità
operativa, soprattutto con schede di
memoria SD: meno di un secondo e
mezzo per l’accensione e meno di 2,5
secondi tra uno scatto e il successivo;
peccato per la raffica, praticamente inutile
con la sua cadenza di 1 fotogramma
al secondo per un massimo di 3 scatti.
La prova
Come la F100fd, anche la Finepix
Z20fd dispone di un’ottica non particolarmente
corretta dal punto di vista
della distorsione, ed in posizione tele
l’inquadratura mostra una evidentissima
distorsione a cuscinetto, che però
non si rileva sulle immagini registrate.
Anzi, la Z20fd dimostra di poter registrare
immagini praticamente esenti
dalla distorsione, che varia tra un inconsueto
0,35% in posizione grandangolare
ed un -0,11% a metà escursione, per
poi attestarsi su un valore praticamente
nullo in posizione tele.
La Z20fd mostra aberrazioni cromatiche
e purple fringing evidenti in qualsiasi
condizione di ripresa con soggetti a
contrasto medio-alto; è una prestazione
sotto la media. Il discorso non migliora
con la vignettatura, che supera i 2/3 di
EV sia in posizione grandangolare che
tele, fermandosi poco sotto il 1/2 EV a
metà escursione.
Date tali aberrazioni la risoluzione non
può certo essere elevata, e se consideriamo
l’uniformità di resa centro-bordi
le prestazioni sono sotto la media dei 10
Mpxl. Inoltre il disturbo è elevato già a
partire dalla sensibilità minima.
Andrea Nivini
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