grecia - Frigerio Viaggi

SPAGNA 

Ne sanno qualcosa gli spagnoli che, tra BALEARI e CANARIE, dispongono di un 

ventaglio significativo di soluzioni. Ma ne sanno qualcosa anche i nostri connazionali 

che, dalla primavera all’autunno, sbarcano numerosi a Maiorca piuttosto che a Ibiza, a 

Minorca piuttosto che a Fuerteventura. “Per la prossima estate, sul medio raggio, consigliamo 

il Beach Swan Club di Minorca”, dice Elisabetta Pavanello, Responsabile 

Commerciale Italia di Swan Tour; “un villaggio che si adatta benissimo alle famiglie”. 

Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda Remo Bodrato, Amministratore Delegato 

e Direttore Generale Welltour, che parte proprio da Minorca per sottolineare come il 

Welltour Club Sol Parc si caratterizzi per l’ottimo rapporto qualità/prezzo: “La struttura 

è classificata due stelle ma ne vale sicuramente tre giacché presenta alcuni servizi 

particolari come la presenza di un cuoco italiano e un attrezzato miniclub per ragazzi 

fino a 17 anni. Inoltre i bambini fino a 12 anni (massimo due) non pagano e la spiaggia 

davanti alla struttura è senza dubbio una delle più belle di Minorca”. Sempre alle Baleari 

Welltour propone la grande Maiorca (con il Welltour Club Canyamel Classic, in 

prossimità di un’area naturale protetta e anch’esso molto raccomandabile sotto il profilo 

enogastronomico per la presenza di un cuoco italiano) e la piccola Formentera (con il 

Well Style Santi, dove non c’è solo il cuoco ma tutto il ristorante è a gestione italiana). 

Quest’ultima, a detta di Bodrato, è l’unica struttura Welltour non adatta a ospitare Gruppi 

e clientela MICE, essendo informale e di ridotte dimensioni. “È invece molto indicata per 

una vacanza romantica di coppia”, aggiunge. 

Formentera è una delle destinazioni offerte da Veratour, con l’Hotel Bellavista in località 

La Sabina, mentre due alternative le troviamo a Maiorca (con il VeraClub Palmira 

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Baleari & Canarie. 

Isabela, nel centro della località di Santa Ponsa) e a Ibiza, la più modaiola e 

festosa delle Baleari (con il VeraClub Ibiza, nella suggestiva baia di Cala 

San Vicente). “Nel primo caso”, spiega Andrea Gilardi, Product Development 

and Flights Manager di Veratour SpA, “il villaggio rispecchia fedelmente le 

esigenze del target Family, mentre il VeraClub Ibiza offre principalmente un 

davvero ottimo rapporto qualità/prezzo”. 

Il trittico Maiorca, Minorca, Ibiza viene offerto anche da InViaggi. “Il Dolce 

Farniente InViaggi di Maiorca si trova a sud-est dell’isola”, dice Isabella 

Candelori, Direttore Vendite, “a soli 3 chilometri da Cala d’Or e in prossimità 

dell’incantevole Cala Egos. Grazie al buon programma di animazione è indicato 

alle famiglie con bambini e ai giovani. A Minorca c’è, invece, il Carema Playa 

Minorca, che si trova a Playa de Fornells, direttamente sulla spiaggia di Cala 

Tirant, mentre a Ibiza proponiamo il Club Portinatx. In tutti e tre i casi si tratta 

di strutture adatte a un target Family”. 

“Il Bravo Cala Domingos di Maiorca”, interviene Bruna Gallo, Direzione 

Vendite Divisione Tour Operating di Alpitour SpA, “si caratterizza per l’estrema 

flessibilità delle soluzioni allo scopo di venire incontro alle famiglie 

numerose. Attraverso camere comunicanti, per esempio, o sistemazioni in trilocale 

con possibilità di alloggiare due adulti con quattro bambini”. “Sempre 

alle famiglie”, aggiunge Bruna Gallo, “consigliamo l’IClub Barcelò Pueblo di 

Minorca, nei pressi del litorale sabbioso di Punta Prima, che lo rende adatto a 

chi sceglie Minorca soprattutto per le sue belle spiagge, mentre per il top di 

gamma abbiamo due strutture particolari: il SeaClub Punta Reina a Maiorca 

e il SeaClub Princesa Playa a Minorca. Entrambi in splendide posizioni panoramiche, 

si connotano per il gusto e la ricercatezza degli ambienti”. 

Ben sei le proposte di Settemari alle Baleari: quattro rivolte specificamente 

al target Family (i SettemariClub Sol Falcò e Cala ‘n Bosch a Minorca, 

Iberostar Vell Marì a Maiorca e Sirenis 3 Carabelas a Ibiza) e due appetibili 

per il vantaggioso rapporto qualità/prezzo (i SettemariClub Barcelò Pueblo 

a Ibiza e Riu Tropicana a Maiorca). “Ma la nostra offerta non si ferma qui”, 

incalza Federico Gallo, Direttore Prodotto. “A Fuerteventura, nell’arcipelago 

delle Canarie, abbiamo due strutture ideali per le famiglie: il SettemariClub 

Melià Gorriones e il Settemari Barcelò”. Adatto allo stesso tipo di target è 

anche l’Ambar Beach Resort & Spa proposto da InViaggi sempre a Fuerteventura. 

“La struttura, accogliente e funzionale”, afferma Isabella Candelori, 

Direttore Vendite, “si trova nella penisola di Jandia, in posizione panoramica 

sulla bella spiaggia di sabbia bianca”. 

Alla destinazione Fuerteventura, dove per il target Family Veratour suggerisce 

il VeraClub Tindaya, situato nella rinomata zona turistica di Punta Calma, si 

affianca Tenerife, altra splendida isola delle Canarie. “In questo caso”, conclude 

Andrea Gilardi, Product Development and Flights Manager di Veratour 

SpA, “consigliamo il Club Amico Hotel Gala, nel centro di Playa de Las Americas, 

dal conveniente rapporto qualità/prezzo”. 

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MAIORCA 

LA REGINA DELLE VACANZE CHE ATTIRA TURISTI 

da tutto il mondo è celebrata per le sue bellezze paesaggistiche. 

Ma è capace di sedurre anche grazie a un clima meraviglioso 

e a una vitalità senza pari, che si esprime di giorno e di notte. 

LA CATTEDRALE 

DALLE TRE ANIME 

Stile gotico in salsa modernista 

Ci vollero tre secoli, dalla fine del XIV al XVII, 

per costruire la Cattedrale di Palma di Maiorca, 

la seconda cattedrale gotica più alta d’Europa, 

la cui mole possente si staglia sul mare. Poi, a 

metà dell’Ottocento, un terremoto la danneggiò 

pesantemente: fu quasi un fortuna, perché mezzo 

secolo dopo (1904-1914), al restauro dell’interno 

mise mano Antoni Gaudí, il geniale artefice della 

Sagrada Familia di Barcellona, che vi lasciò il 

segno inconfondibile della sua visionaria fantasia 

modernista. Quasi un secolo dopo, un altro artista ha 

firmato un intervento nella cattedrale: il maiorchino 

Miquel Barceló, che ha realizzato per la Cappella del 

Santissimo Sacramento un fantasioso rivestimento 

ad altorilievo in ceramica e cinque vetrate. Che vanno 

ad aggiungersi a quelle originali gotiche, attraverso le 

quali la luce abbagliante del Mediterraneo inonda le 

navate di riflessi variopinti. 

SPIAGGE E CALE PER 

TUTTI I GUSTI 

Se amate le calette rocciose, 

dovete andare a cercarle lungo i quasi 200 km 

di costa del versante occidentale di Maiorca. Se, 

invece, prediligete le classiche spiagge di sabbia ben 

attrezzate e con acque tranquille, e siete disposti 

a chiudere un occhio sull’affollamento, avete solo 

l’imbarazzo della scelta: nell’isola il sito ufficiale delle 

Baleari ne classifica ben 158, di cui 42 si fregiano 

della Bandiera Blu. Molte di queste spiagge “ecoblasonate” 

si trovano nei pressi di centri urbani o di 

grandi “urbanizzazioni” turistiche, perciò l’accessibilità 

è garantita. La palma della spiaggia “blu” più lunga 

spetta a El Arenal, il “lido” del capoluogo Palma: 4.600 

metri di arenile con acque tranquille, praticamente 

in città, con la più grande concentrazione di servizi 

IL CLIMA, VERO ASSO 

NELLA MANICA 

Una temperatura media 

annua di 17 gradi e una massima 

estiva di 27, garantite dalla presenza della Serra de 

Tramuntana che, nel Nord, blocca le fredde sferzate 

dell’omonimo vento. E ben 300 giorni di sole l’anno. 

È stato questo invidiabile pedigree meteorologico 

a fare di Maiorca, l’isola più grande delle Baleari 

(da sola, costituisce l’80 per cento della superficie 

dell’arcipelago), la regina europea delle vacanze allyear 

round. Un primato che dura ormai da decenni, 

e che ha visto Maiorca dotarsi di un gran numero di 

hotel (ad oggi, oltre 1200), villaggi e urbanizzazioni 

costiere in grado di soddisfare ogni tipo di turisti. 

Una fiumana di visitatori che nell’isola, oltre alle 

spiagge e ai locali di divertimento, ormai apprezzano 

sempre più anche la ricca offerta culturale. Il 

capoluogo Palma vanta un magnifico centro storico 

ricco di testimonianze che, partendo dal Medioevo 

della dominazione araba, arriva fino ai giorni nostri 

con i più recenti interventi artistici nella Cattedrale. 

Ma uno spazio di tutto riguardo trovano, in una più 

moderna accezione di offerta culturale, anche le 

tradizioni gastronomiche, artigianali ed etnografiche, 

assolutamente ben rappresentate nell’isola. Inoltre, 

sorprendentemente Maiorca cela agli occhi dei turisti 

troppo frettolosi anche un apprezzabile patrimonio 

naturalistico, fatto di ben quattro parchi naturali tutti 

da scoprire: sono il Parc Natural de s’Albufera, il Parc 

Nacional Maritimoterrestre de Cabrera, il Parc Natural 

de Mondragò e il Parc Natural de sa Dragonera. 

turistici d’Europa. In giro per l’isola, comunque, 

sono numerose le spiagge ampie e di buona qualità 

ambientale: anche la località balneare di Muro mette 

a disposizione un nastro sabbioso di oltre 3 chilometri, 

profondo una trentina di metri . E nel Nord dell’isola, 

in un paesaggio ancora di grande bellezza benchè 

pesantemente urbanizzato, anche le località di Alcudia, 

Pollença e Santa Margalida associano la bandiera blu 

ad arenili molto ampi, bagnati da acque tranquille e 

con un alto livello di servizi. Per chi invece desidera 

andare alla scoperta di ciò che resta della Maiorca 

“delle origini”, la meta ideale è nel Sud-est dell’isola, 

dove la zona di Artà conserva una ventina di chilometri 

di litorale quasi intatto. 

IL PIACERE DELLO 

SHOPPING 

L’arte del souvenir 

Si chiama cordoncillo, ed è il prezioso pezzo forte di 

un artigianato d’arte dalle lontane influenze arabe, 

che a Maiorca si declina in mille specializzazioni, dai 

fiori artificiali al vetro soffiato, dal ferro battuto alla 

pelletteria, dalla tessitura alla gioielleria. In origine 

il cordoncillo era, appunto, un lungo cordoncino 

realizzato in oro, che andava avvolto varie volte 

intorno alla vita lasciando pendere per una ventina 

di centimetri un’estremità, alla quale era fissato il 

cestillo, un ciondolo a forma di croce: non una croce 

qualunque, bensì quella maiorchina, detta anche 

“croce di Calatrava”, impreziosita da una ricca 

lavorazione in filigrana e smalto. La stessa tecnica 

che si ritrova anche in altri, più economici souvenir 

in vendita nelle numerosissime botteghe dell’isola. 

Come i bottoni gioiello, una delle più caratteristiche 

produzioni del suo apprezzato artigianato d’arte. 

Qualche indirizzo? I maestri orafi Alberto Frau Canovas 

(Calle Azana 16) e Francesc Clapés Triviño (Plaça de 

Cort), entrambi a Palma di Maiorca. 

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PUNTI DI FORZA 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROMOZIONE FRANCOROSO 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PROMOZIONE BRAVO CLUB 

 

 

 

 

 

 

 

 

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family


 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROMOZIONI EDEN VIAGGI 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

WOW CHE PROMO 

 

 

 

 


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MINORCA 

UN PARADISO AZZURRO E VERDE NELLE BALEARI: 

l’incanto di una natura selvaggia e di splendide spiagge 

sabbiose lambite da un mare cristallino. La seconda isola 

dell’arcipelago è una vera perla del Mediterraneo. 

LA CUCINA 

DI MINORCA 

La ricetta delle Isole Baleari 

più conosciuta a livello internazionale 

è... la maionese. 

Sono in pochi a sapere che 

ha origini proprio da queste 

isole. In lingua spagnola è 

chiamata Salsa Mahònesa, e 

fu preparata per la prima volta 

a Mahon. 

Tra i principali prodotti locali 

possiamo ricordare il famoso 

gin Xoriguer risultato della distillazione 

negli antichi alambicchi 

di rame, di alcool vinico 

di alta qualità insieme alle 

bacche de ginepro selezionate, 

provenienti dalle montagne 

delle terre mediterranee ed 

altre erbe aromatiche. Queste 

ultime costituiscono il “segreto” 

gelosamente custodito 

dall’ originale bouquet. 

MANGIARE A MINORCA 

Se siete tra coloro che durante 

le vacanze amano scoprire 

i ristoranti tipici e caratteristici 

dei luoghi che visitate Minorca vi lascerà solamente 

l’imbarazzo delle scelta. 

Sono moltissimi infatti i locali dove è possibile trovare 

i piatti della tradizione minorchina come la “Caldereta 

de Langosta”, i “Mariscos” dell’isola, la “Sopa 

Oliaigua”, il pesce freschissimo condito con la salsa 

“Allioli” o le deliziose carni provenienti dalle fattorie 

(Fincas) dell’entroterra, come l’imperdibile “Solomillo 

al Queso de Mahon” o i rinomati “embutidos” (per i 

piatti e le ricette della cucina minorchina vi rimandiamo 

alla sezione ricette e gastronomia). 

RISERVA 

DELLA BIOSFERA 

Minorca si candida a Sede 

dell’Unesco 

Con un congresso sulle “zone costiere e le Isole 

della Riserva della Biosfera, che si è svolto a Minorca 

alla metà di febbraio, la seconda isola delle Baleari, 

dichiarata Riserva della Biosfera dal 1993, e Jeju (in 

Corea del Sud) si sono candidate a Sede Mondiale 

dell’Unesco per quanto riguarda queste aree. La scelta 

definitiva è attesa per la fine di maggio di quest’anno. 

Entrambe le isole, che concorrono all’importante carica, 

presenteranno progetti diversi: Minorca intende sviluppare 

le tematiche legate allo sviluppo sostenibile, mentre 

Jeju si concentrerà su progetti legati al cambio climatico. 

LA FESTA DI SAN 

JUAN A CIUTADELLA 

In tutte le feste di Minorca dedicate ad un Santo Patrono, 

i protagonisti sono il cavallo e il suo fantino. Questa 

festa risale al XIV° secolo e riprende i pellegrinaggi 

che i cardatori di lana facevano al santuario di San 

Juan de Missa a circa 5Km dalla città. Tutta la popolazione 

partecipa a questa cerimonia in cui i fantini 

passano per le vie del centro cittadino. In taluni casi 

i fantini entrano nelle case con il cavallo per rendere 

omaggio alle famiglie. 

Molti dei locali più conosciuti sono stati ricavati in 

vecchie case minorchine con il patio interno, convertiti 

in ristoranti di charme e di ottima cucina che 

vi consigliamo di non perdere come Ca’n Olga a Es 

Mercadal (semplicemente incantevole), 58 s’ Engolidor 

a Es Migjon Gran (difficile da trovare ma con una 

terrazza spettacolare che dà sulla campagna minorchina), 

Es Molì de Foc a Sant Climent ( cucina d’autore 

di ottima qualità e ambiente di grande fascino), 

Liorna a Ferreries (elegante e tipico allo stesso tempo 

con una cucina giovane e creativa), The Cobblers ad 

Alaior (molto frequentato soprattutto dagli inglesi), Sa 

Roca, località Puig de Sa Roca (stile coloniale, cucina 

eccellente per cenare tra i colori delle buganville e i 

profumi dei fiori di Minorca). 

Fernando Villalonga, ministro dell’ Economia e dell’Ambiente, 

e Santiago Tadeo, Presidente del Consell Insular 

de Menorca,,hanno proposto gli edifici di Sa Granja, 

nella Riserva Naturale di Es Grau, come luogo ideale 

per ospitare il centro nevralgico dell’eventuale Sede 

Unesco. “Abbiamo individuato Sa Granja”, spiegano 

entrambi, “ non solo perché si trova nei pressi del 

Parco di Es Grau, ma anche perchè finora la struttura 

è stata utilizzata per ospitare gli archivi della locale 

agenzia dell’Unesco”. Villalonga e Tadeo hanno anche 

aggiunto che l’attribuzione a Minorca di un ruolo tanto 

significativo quanto prestigioso farebbe sicuramente 

aumentare gli arrivi nell’isola dei veri amanti della 

natura e del cosiddetto “turismo attivo”. 

CURIOSITÀ E LEGGENDE 

La leggenda di Xoroi 

Questa leggenda narra di un naufrago arabo di nome 

Xoroi che si rifugiò in una impervia grotta dell’isola 

per sfuggire alla cattura. A seguito di questo evento, i 

contadini della zona iniziarono a subire furti di prodotti 

alimentari. Nessuno capiva chi fosse il ladro in quanto 

Xoroi era scaltro e attento. Però il destino volle che 

in occasione di una scorribanda incrociò una giovane 

ragazza di cui si innamorò perdutamente. Un giorno, 

poco prima delle nozze, la ragazza sparì. Per anni non 

si seppe più nulla di costei fino a quando, in una stagione 

invernale particolarmente fredda nevicò. I locali 

scoprirono delle orme che generano dei sospetti per 

cui si organizzarono e le seguirono scoprendo così la 

grotta dove si era rifugiato Xoroi con la ragazza e tre 

bambini frutto del loro amore. Scoperto, Xoroi in preda 

alla paura si gettò assieme al figlio maggiore da un 

dirupo scomparendo nel mare. La donna e i rimanenti 

due figli furono portati ad Alaior dove, si dice, vivano 

ancora i discendenti di questa leggenda. 

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PROMOZIONE FRANCOROSSO 

 

 

 

 

 

 

 

 

WOW CHE PROMO 

 

 

 

 

 

 


TOP 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Spagna 

Minorca: punta prima. 

posizione: sulla costa sud orientale dell’isola, 

a circa 5 km da San Luis a 10 km circa 

dalla capitale Mahon e 13 km dall’aeroporto. 

Struttura: è composto da un corpo centrale 

e da 9 blocchi di 4 piani che si sviluppano 

attorno alla zona piscina, circondati da 

giardini. 

Spiaggia e piscine: a 300 m dalla bella 

spiaggia sabbiosa di Punta Prima. L’hotel 

dispone di 3 piscine di cui una, immersa nel 

verde, con zona relax per soddisfare appieno 

le esigenze di tranquillità e 2 per bambini, una 

delle quali particolarmente bella ed attrezzata 

con scivoli e giochi d’acqua. Utilizzo gratuito 

di lettini ed ombrelloni solo alle piscine. A pagamento: 

teli mare. 

Ristorazione: ristorante principale con 

servizio a buffet; angolo della pasta e show 

cooking. Settimanalmente verrà offerta una 

cena minorchina o spagnola. Bar e snack-bar 

alla piscina e nella zona relax. 

Camere: 374 camere suddivise in doppie 

(max 2 adulti), triple (min/max 2 adulti + 1 

Domenica 

Mercoledì 

Quota in doppia 

La quota non comprende: tutto quanto non specificato 

ne “la quota comprende”. 

*Soggetta a disponibilità limitata. 

Bambino gratis: per il 1°bambino, volo+soggiorno 

gratuito di una settimana per prenotazioni fino a 60 

giorni prima della partenza. A meno di 60 giorni e per 

eventuali notti extra, contributo fisso € 30 al giorno 

Quota prenotazione 

45 giorni 

ante partenza* 

QUOTE PER PERSONA A SETTIMANA 

Riduzione 3° letto 

bambini 2/12 n.c. 

(ad esaurimento posti in promozioni € 60 al giorno per 

la prima settimana ed € 30 al giorno per le successive). 

Per dettagli, vedi catalogo iClub. 

**Terzo e quarto letto adulto disponibile in camera 

quadrupla e in camera familiare con relativo supplemento; 

4/5°letto bambino disponibile in quadrupla o 

family con relativo supplemento. 

iClub Barcelo’ 

pueblo family 

Minorca**** 

punti di fOrza 

• Posizione privilegiata nei pressi del 

litorale sabbioso di Punta Prima 

• Elevato livello di infrastrutture e 

ottimo servizio, uno dei migliori 

dell’isola 

• Tantissime attività per bambini e 

ragazzi! 

• Nuovissimo centro Wellness 

La quota comprende: 

• Volo ITC a/r dai principali aeroporti 

+ trasferimenti 

• Trattamento Pensione Completa con 

bevande ai pasti 

• Sistemazione in doppia 

e tripla standard 

prOmOziOnE aLpitOur 

• supersconto primissimi 

Prenotazione anticipata entro 

31/03/2012 sconti fino a 220€ 

a pratica (fino ad esaurimento posti) 

• garanzia no-fuel 

Non paghi eventuale adeguamento 

carburante se prenoti entro il 

31/03/2012 

Riduzione 4/5° letto 

bambini 2/12 n.c. 

Supplemento singola 

(a notte) 

13/05 640 590 Gratis 50% 20 

27/05 720 660 Gratis 50% 20 

03/06 790 730 Gratis 50% 20 

17/06 910 850 Gratis 50% 20 

01/07 990 930 Gratis 50% 20 

22/07 1050 990 Gratis 50% 20 

05/08 1290 1220 Gratis 50% 20 

26/08 1050 990 Gratis 50% 20 

09/09 730 690 Gratis 50% 20 


bambino) e quadruple (min 2 adulti + 1 bambino 

o 3 adulti/max 3 adulti + 1 bambino). 

Le triple e le quadruple sono costituite da un 

unico ambiente e dispongono di un divano 

letto con letti estraibili; l’hotel propone inoltre 

camere familiari (min 3 adulti/max 4 adulti + 1 

bambino), composte da una camera doppia 

e una camera tripla divise da una porta scorrevole 

e con doppi servizi. Tutte dispongono 

di servizi privati, aria condizionata, asciugacapelli, 

telefono, minifrigo, TV satellitare con 

canali italiani e balcone. A pagamento: cassetta 

di sicurezza. 

Sport e attività: pallavolo, calcetto, 

ping-pong, tiro con l’arco e con la carabina, 

bocce, palestra. Accesso alla sala giochi. A 

pagamento: 1 campo da tennis in quick e 2 

da paddle tennis, minigolf, biliardo. 

a pagamento: modernissimo centro 

SPA, connessione Wi-Fi, internet point, lavanderia 

e parcheggio. Supermercato nelle 

vicinanze. 

WOW chE prOmO 

• prenota prima: prenota entro il 

15/04 e avrai uno sconto del 50% 

sulla quota di iscrizione WOW ed un 

esclusivo omaggio 

Settimana supplementare disponibile con quotazioni 

come da catalogo tour operator. 

Supplementi per persona a notte: Tutto Incluso 

adulti € 11, bambini € 6; Singola € 20; Familiare € 21 

(min.3 quote intere); quadrupla €9. 

Ulteriori supplementi e riduzioni come da catalogo 

iClub. 

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PROMOZIONI SWANTOUR 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


WOW CHE PROMO 

 

 

 

 


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IBIZA 

FORMENTERA 

LE SORELLINE CHE HANNO MOLTO DA OFFRIRE e che, infatti, 

riscuotono un crescente successo. Ibiza, la più mondana delle 

Baleari, con la sua movida praticamente ininterrotta, e Formentera, 

l’ambientalista, con la natura incontaminata e i fondali protetti 

NON SOLO SPIAGGE 

L’isola che non dorme mai 

Una cinquantina di spiagge superattrezzate, sparse 

per lo più lungo l’arco sabbioso che va da Sant’Antony 

de Portmany a Sant’Eulalia del Rio, sul versante 

meridionale dell’isola, dove si trova la maggior parte 

dei grandi complessi alberghieri. Ad esse fanno da 

contraltare, nel Nord, coste alte e rocciose dagli scorci 

mozzafiato, dove gli insediamenti turistici sono più rari. 

Sarebbero certo bastate queste credenziali, insieme al 

clima ideale, per assicurare a Ibiza (o Eivissa, come la 

chiamano gli ibizenchi doc), un ruolo da protagonista 

nel panorama del turismo internazionale. Ma l’isola 

delle Baleari ha superato se stessa, plasmandosi a 

colpi di beach-party, dj-set e “tormentoni” musicali 

dell’estate un target su misura, che le è fedele da 

decenni: quello del turismo giovane e discotecaro, 

in tutte le sue declinazioni più o meno trasgressive. 

L’isola offre ai suoi aficionados un numero imprecisato 

di discoteche, pub, chiringuitos e fantasmagoriche 

location che fanno a gara per offrire a ciclo continuo 

musica, divertimento e sballo a un popolo di vacanzieri 

che non conosce stanchezza. 

Eppure Ibiza, iscritta dall’Unesco nel “Patrimonio 

dell’Umanità”, può offrire molto anche a un target 

totalmente diverso, attratto anche dalle bellezze 

naturalistiche e da quelle monumentali. Qualche 

esempio? Dalt Vila, la straordinaria cittadella fortificata 

del capoluogo Eivissa, che si può visitare seguendo 

il giro dei Bastioni secenteschi. Oltre alla cattedrale 

e ad altri monumenti, conserva interessanti vestigia 

del passato fenicio e cartaginese dell’isola, da 

sempre crocevia di commerci marittimi. Sa Caleta, 

nella municipalità di Sant Josep, rappresenta invece 

un’importante testimonianza della struttura e 

l’organizzazione sociale delle colonie fenicie, mentre 

la necropoli di Puig des Molins, del VI secolo a.C., è 

considerata la più importante necropoli fenicia del 

Mediterraneo occidentale. 

IL BELLO DEL BALL 

PAGÈS 

Nell’arida estate ibizenca non 

è raro assistere, presso le fonti d’acqua e i pozzi 

dei villaggi rurali, a vivaci feste popolari. Allietate 

dalla distribuzione delle tradizionali frittelle al 

limone - bunuelos e oreilletes - queste sagre vedono 

protagonista l’antica danza detta “ball pagès”, nella 

quale l’uomo invita a ballare la donna con un forte 

colpo di nacchere. I ballerini indossano abiti vistosi 

e gioielli tradizionali chiamati “emprendadas”. Nel 

periodo pasquale e in quello natalizio, invece, il 

meglio della tradizione isolana si esprime nelle chiese 

rurali, teatro dei concerti dei sonadores (cantori) 

accompagnati da strumenti d’epoca. Da non perdere, 

per gli appassionati di etnografia, il Museo Etnografico 

di Santa Eulalia del Rio, ospitato in un’ex casa colonica. 

UNO STUFATO DA 

GOURMET 

Si chiama “guisat de peix”, 

ed è una specialità marinara ibizenca diffusa anche 

nella vicina Formentera. Vera delizia per gli amanti del 

pesce, è la variante locale dello stufato mediterraneo 

e va cucinato nella “greixonera”, la casseruola di 

terracotta tipica delle Baleari. Tra gli ingredienti, patate 

tagliate a quarti, frutti di mare e crostacei e diverse 

varietà di pesce, tra le quali la principale è la cernia, 

cui si affiancano l’orata, la razza, il pesce spada, 

l’aragosta e i gamberi. Un’altra specialità locale molto 

apprezzata è il “peix sec”, pesce essiccato che viene 

utilizzato anche nelle insalate. 

FONDALI PROTETTI 

Un patrimonio di posidonie 

La Reserva marina de es Freus de Eivissa y 

Formentera, creata nel 1999, abbraccia l’estremo sud 

di Ibiza, il nord di Formentera e lo spazio marino che 

separa le due isole, formando una sorta di rettangolo 

che va dalla Punta des Jondal (Ibiza) alla Punta 

de la Gavina (Formentera), da lì alla Punta Prima 

(Formentera) e per concludere alla Punta de sa Mata 

(Ibiza). La Riserva tutela fondali che raggiungono i 

60 metri di profondità, le cui praterie di posidonie, 

presenti fino a 35 metri, sono state dichiarate 

dell’Unesco “Patrimonio dell’umanità”. Fanno parte 

della riserva alcuni piccoli isolotti (Porcs, Penjats, 

Ses Espalmador, Castaví), resti del passato geologico 

nel quale le due isole maggiori erano unite. Con una 

superficie di 13.617 ettari, nelle acque mediterranee 

spagnole la Riserva marina di es Freus è seconda per 

dimensioni solo a quella del Migjorn, a Maiorca. 

CHIRINGUITO, CHE 

PASSIONE! 

Da Ibiza a Formentera si 

arriva in mezz’ora di ferry, ma 

lo stretto braccio di mare che separa la più piccola e 

più meridionale delle Baleari dalla chiassosa vicina 

basta a disperdere le ritmiche incalzanti e i raggi 

laser delle sue discoteche. Al porto di La Savina 

si sbarca in un altro mondo. Quest’isoletta dalla 

forma irregolare, le cui due alture separate da un 

istmo sfiorano appena i 200 metri, è infatti meta 

fin dagli anni 70 di un turismo alternativo e easygoing 

che, pur non perdendo di vista il divertimento, 

ha sempre apprezzato soprattutto la tranquillità 

dei suoi pochi villaggi e dei suoi 20 chilometri di 

spiagge sabbiose, considerate tra le più belle del 

Mediterraneo occidentale. Alcune di esse, come la 

lunghissima Migjorn sulla costa sud, la meravigliosa 

Illetes nel Nord, e quelle di Llevant, Tramuntana e Sa 

Roqueta, sono frequentate dai naturisti, in linea con 

la vocazione al turismo “naturale” di cui Formentera 

ha fatto la propria bandiera. Da Illetes, poi, basta una 

breve uscita in barca per raggiungere le solitarie 

cale di S’Espalmador e delle altre isolette satellite, 

comprese nella Riserva marina di es Freus. 

Ma siamo pur sempre in Spagna, perciò tranquillità 

e sostenibilità strizzano l’occhio al divertimento. 

Così, dopo una languida giornata di relax tra sole e 

mare, una passeggiata nell’accecante bagliore delle 

saline o una pedalata tra gli arbusti della macchia 

mediterranea, dal tramonto in avanti l’isola raccoglie 

le proprie energie in vista della notte. E il ritmo lento 

del giorno inizia a pulsare più forte nei chiringuitos, 

i chioschi da happy hour sulla spiaggia divenuti 

l’emblema della vacanza a Formentera. Da qualche 

anno l’amministrazione ne ha limitato gli orari serali, 

ma quattro chiacchiere tra un cocktail e una sangria 

a suon di musica, a piedi nudi sulla sabbia, restano 

il miglior incipit per una serata che si preannunci 

fantastica. 



 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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GRECIA 

Grecia, il mito delle vacanze. Sempre molto gettonate da una clientela diversificata al 

suo interno (giovani, famiglie, impallinati del low cost, ma anche raffinati alla ricerca del 

top di gamma), le ISOLE GRECHE si accingono, come ogni anno, a fare il pieno di 

visitatori. “Naturale”, commenta Roberto Franchi, National Sales Manager Network & 

Key Client di Hotelplan Italia, “insieme a Cipro rappresentano le vacanze mediterranee 

per eccellenza, con una cultura che si avvicina molto alla nostra e una cucina eccellente. 

Senza dimenticare l’attrattiva del binomio mare-cultura e dell’accoppiata maredivertimento 

notturno”. Ecco, allora, i tre assi calati dal tour operator. “Come rapporto 

qualità/prezzo”, continua Franchi, “l’Ornos Beach di Mykonos è quasi imbattibile. Tre 

stelle esclusiva Turisanda, è un hotel di piccole dimensioni a gestione familiare, che 

si distingue per l’atmosfera intima e informale e per la cordialità dello staff. Vicino a 

Chora, è il massimo per chi ai tuffi del giorno intende accompagnare notti movimentate. 

Per il target Family spostiamoci, invece, a Rodi, al Lutania Beach, 4 stelle esclusiva 

Turisanda, sulla bella spiaggia di Kolymbia, lungo la costa est, a metà strada tra Rodi 

città e Lindos. Trattamento All Inclusive, piscina per bambini e miniclub tra i servizi 

caratterizzanti. Sempre a Rodi c’è infine, per il top di gamma, il TClub Aquagrand, 

struttura dal lusso discreto, inserita in un curato giardino di palme, orti botanici e ulivi, 

con arredi minimalisti e di charme e ambienti arricchiti da opere di artisti locali. I ragazzi 

sotto i 16 anni non sono ammessi e ciò a garanzia della tranquillità assoluta assicurata 

al soggiorno, che si avvale di un elevato standard di servizio e di un magnifico contesto 

fronte mare a solo un chilometro e mezzo da Lindos”. 

“Per il top di gamma abbiamo due proposte di prestigio”, afferma Bruna Gallo, Direzione 

Vendite Divisione Tour Operating di Alpitour SpA, “una a Mykonos e l’altra nell’isola 

di Kos. La prima è l’IClub Aphrodite Beach, sulla nota spiaggia sabbiosa di Kalafatis, 

adatta a chi ama le attività sportive e gli eventi in generale; la seconda, invece, è il Sea- 

Club Blue Domes, particolarmente consigliabile a chi desideri una vacanza all’insegna 

122 


Rodi, Creta, Kos, 

Mykonos, Santorini, 

Alonissos, Karpathos. 

del wellness in un contesto raffinato, di design innovativo ed elegante. Caratterizzato 

dai colori pastello tipici dell’architettura greca uniti al legno, il SeaClub 

Domes vanta una posizione privilegiata sulla splendida baia di Kardamena”. 

Kos a misura di famiglie è l’offerta di Swan Tour. “Il Gaya Royal Swan 

Club”, dice Elisabetta Pavanello, Responsabile Commerciale Italia di Swan 

Tour, “nella bella zona di Mastichari, a 8 km dall’aeroporto e a 16 da Kos 

città, si affaccia direttamente sulla spiaggia e gode di trattamento All Inclusive. 

Direi che è ideale per chi viaggia con bambini e ragazzi, considerati anche i 

divertimenti e le attività previste. 

Oltre alle sei strutture Settemari Platinum si affianca a Creta, il SettemariClub 

Ikaros Beach costituendo così la grande offerta top di gamma di Settemari. 

Creta e Rodi anche per Welltour, ma con un distinguo tra le due situazioni. 

“Il Welltour Club Annabelle Village di Creta”, argomenta Remo Bodrato, 

Amministratore Delegato e Direttore Generale Welltour, “è un ambiente 

elegante, con servizi assolutamente puntuali e un’ottima posizione vicino a 

Hersonissos, tra una splendida passeggiata sul mare e i locali più affermati. Il 

Welltour Club Mistral di Rodi è concepito per la vacanza di tutta la famiglia, 

a disposizione della quale ci sono belle spiagge intorno all’hotel. Si tratta di 

due proposte che confermano la validità della nostra politica che è quella di 

concentrarsi sui valori essenziali e sulla concretezza, anche alla luce di una 

semplificazione e di una maggiore trasparenza dell’offerta”. 

In famiglia sì, ma questa volta a Creta. “Il VeraClub Creta”, sostiene Andrea 

Gilardi, Product Development and Flights Manager di Veratour SpA, “sorge 

nella parte nord-occidentale dell’isola, direttamente sulla lunga spiaggia di 

sabbia di Kavros-Georgioupolis, a soli 15 chilometri da Rethymno. La struttura 

è molto funzionale e assicura vacanze rilassanti e divertenti. Come rapporto 

qualità/prezzo segnalerei, in particolare, il VeraClub Alonissos Beach, nella 

splendida perla delle Sporadi, che non a caso ospita l’omonimo Parco Nazionale 

Marino. Infine, per i Gruppi e la clientela Incentive, la novità del VeraClub 

Kostantinos Palace di Karpathos costituisce la miglior scelta in quanto abbina 

una destinazione meravigliosa a elevati servizi alberghieri con una estrema 

cura del dettaglio”. 

Oltre alle sei strutture SettemariStar Platinum (Skiathos Princess a Skiathos, 

Royal Mykonian a Mykonos, Andronis Luxury Suites a Santorini, 

Lindian Village a Rodi, Diamond Deluxe a Kos e Aldemar Royal Mare 

a Creta), cui si affianca, sempre a Creta, il SettemariClub Ikaros Beach 

costituiscono la grande offerta per il top di gamma di Settemari. “Il meglio del 

meglio”, sottolinea Federico Gallo, Direttore Prodotto. Che aggiunge: “Anche 

per il target Family certo non lesiniamo in fatto di isole della Grecia”. L’elenco 

di strutture è, a questo riguardo, impressionante. Due sono a Creta (Aquila 

Rithymna Beach e Sirens Village), una a Rodi (Rodos Princess), due a 

Kos (Caravia Beach e Norida Beach), una a Paros (Porto Paros), una a 

Naxos (Naxos Imperial) e una ad Alonissos (Marpunta). Non c’è che l’imbarazzo 

della scelta e non è un modo di dire. 

Tutto sul target Family punta, invece, l’offerta greca di InViaggi. “Abbiamo 

cinque strutture particolarmente attrezzate per accogliere questo tipo di clientela”, 

spiega Isabella Candelori, Direttore Vendite. “Ciascuna in un’isola 

diversa. A Rodi c’è l’Orange Club Lippia Calipso Hotel, a Kos l’Euro Village 

Ackilleas, a Creta il Maya Beach, a Naxos il Kavuras e a Santorini 

l’Okeanis”. 


CRETA, RODI 

UN TUFFO EMOZIONANTE NELLA STORIA ANTICA, 

OLTRE CHE IN UN MARE MERAVIGLIOSO E CRISTALLINO: 

le due isole vantano un patrimonio culturale e archeologico immenso, 

circondato da spiagge, insenature e calette che lasciano senza fiato. 

QUEL POVERO 

COLOSSO CHE DURÒ 

SOLO 56 ANNI 

Chi dice Rodi, dice Colosso. 

Anche se, com’è noto, di quella statua che costituiva 

una delle sette meraviglie del mondo antico non 

è rimasta alcuna traccia. Vediamo, comunque, di 

ripercorrerne la storia. Il Colosso venne eretto nel 

292 a.C. per celebrare il fallito tentativo di Demetrio 

Poliorcete di espugnare la città. Tutto di bronzo, 

rappresentava il dio del Sole, Helios; era alto più di 

una trentina di metri e fungeva da faro. Non è sicuro 

che stesse a gambe larghe all’ingresso del porto di 

Mandráki, come vuole una certa iconografia turistica: 

qualcuno sostiene che, in realtà, la sua collocazione 

fosse sulla collinetta dove oggi sorge il Palazzo del 

Gran Maestro. Certo è, invece, che fu distrutto da 

un terremoto dopo appena 56 anni di vita. Nel 653 

d.C. i resti bronzei furono venduti dagli Arabi che 

occuparono l’isola a certi mercanti ebrei. Secondo una 

leggenda furono necessari addirittura 900 cammelli 

per trasportare l’intero carico. 

UN’ESCURSIONE 

CHE FA MOLTA… 

GOLA 

A Creta c’è un gioiello che 

non va assolutamente perso: 

è la Gola di Samariá, il cui percorso escursionistico 

offre un’esperienza indimenticabile. Con i suoi 16 

chilometri di lunghezza, è probabilmente la più lunga 

d’Europa. Scavata dalle acque del fiume, scorre tra 

due vette che si aggirano attorno ai 2 mila metri. Parco 

nazionale tutelato dall’Unesco fin dal 1962, la Gola 

ospita alcune specie a rischio d’estinzione, come la 

capra selvatica cretese, detta anche “kri-kri”, mentre, 

soprattutto nei mesi primaverili e all’inizio dell’estate, 

la flora selvatica regala una vera esplosione di colori. 

L’ISOLA 

DEI MONASTERI 

Non è possibile capire Creta 

in profondità senza visitare 

i tanti monasteri che nei secoli hanno 

custodito la fede, la cultura, il senso d’identità della 

sua gente. Il convento fortificato di Arkadi, nei pressi 

di Réthymno, nella parte occidentale, risale al secolo 

XVI ed è molto caro agli abitanti dell’isola per via di 

un tragico episodio di cui fu testimone nel 1866: un 

migliaio di cretesi si rifugiò, infatti, tra le sue mura 

per non cadere preda dei Turchi. Il convento venne 

assediato e i cretesi decisero di dare alle fiamme il 

magazzino della polvere da sparo, facendolo saltare 

in aria e decretando così la morte, oltre che degli 

QUANDO LA REGINA 

SI METTE A TAVOLA 

Rodi, la regina del 

Dodecaneso, offre 

praticamente tutti i piatti 

tipici della cucina greca. Due sono, invece, le 

specialità veramente locali: i pesciolini piccanti 

(marida pikantiki in greco) e i chilopites, che 

sono quadratini di sfoglia in casseruola. 

Anche i minuscoli gamberi della vicina isola 

di Sými sono da considerare una ghiottoneria 

rodiota. Quanto ai vini, a Rodi si può trovare 

dell’ottimo retina prodotto in loco, dal perfetto 

equilibrio tra profumo di vino e aroma 

resinoso. Per gustare un pranzo 

tradizionale il consiglio è 

quello di evitare i 

ristoranti sfacciatamente 

turistici di Rodi città per 

andare invece alla ricerca, 

nelle strade secondarie o nei 

villaggi, di locali più autentici, meglio 

se frequentati dalla gente del posto. 

Si può accedere alla Gola, la cui ampiezza varia da 

3 a 150 metri, dall’altopiano di Omalós, scendendo 

attraverso scale di pietra e legno in località Xilóscalo, 

inizio di un sentiero ben segnalato. Prima di partire 

per l’escursione è bene informarsi sulle condizioni 

climatiche: talvolta, infatti, per l’eccessiva calura la 

Gola viene chiusa alle visite. 

assedianti, anche propria: si salvò soltanto una 

bambina che si dice abbia vissuto fino a tarda età in 

un villaggio nelle vicinanze. All’esterno del monastero 

ci sono due busti: uno ricorda quella donna e l’altro 

l’abate che ordinò di dar fuoco alle polveri. Nella parte 

centrale di Creta c’è da segnalare Moní Préveli, che 

sorge in posizione spettacolare e isolata sopra una 

delle spiagge più famose del litorale che fronteggia la 

Libia. Anche questo monastero, che si trova in fondo 

alla Gola di Kourtaliótis, fu un importante centro della 

resistenza contro gli Ottomani. Nella parte orientale, 

infine, merita una visita Moní Toploú, nei dintorni della 

città di Sitía, dove si può ammirare, tra l’altro, una 

splendida icona settecentesca decorata con ben 61 

scene in miniatura ispirate a una preghiera ortodossa. 

SULLA COSTA 

ORIENTALE C’È 

LA CURVA WOW! 

La maggior parte delle 

lunghe spiagge di Rodi si trova 

lungo la costa orientale, regno indiscusso delle 

vacanze balneari. Il mare è davvero molto bello e 

in certi giorni, al largo, appare caratterizzato da 

sfumature viola-cobalto, il “colore del vino” per 

riprendere alcune descrizioni omeriche. La spiaggia di 

Ladikò viene chiamata dalla gente del posto “spiaggia 

di Anthony Quinn” perché prediletta dal famoso attore; 

poi ci sono Kolymbia e Tsambika, la lunga baia di 

Afandou, Stegná, Haraki, e quindi Vliha. Ecco, poco 

dopo Vliha, c’è una curva che viene detta “curva 

Wow!”: sembra un omaggio alla nostra pubblicazione, 

in realtà è perché si dice che nessun turista resista a 

un grido di ammirazione per la bellezza dello scenario 

che gli si presenta. 


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MYKONOS 

SANTORINI 

DUE ISOLE DAL GRANDE TEMPERAMENTO: 

la prima è disinvolta, modaiola, spregiudicata e non conosce 

divieti. La seconda è, invece, più riservata, introversa, 

un tantino sofisticata. Sarà forse per la sua origine vulcanica… 

LA POMPEI DELL’EGEO 

CHE POTREBBE 

ESSERE ATLANTIDE 

L’ipotesi è suggestiva e 

affascinante. Non solo che 

Atlantide, il mitico continente sommerso dalle 

acque di cui scrisse a più riprese l’antico filosofo 

greco Platone, sia effettivamente esistito, ma che la 

sua localizzazione coincidesse, in realtà, con quella 

attuale di Santorini e non fosse, dunque, da ricercare, 

al di là delle Colonne d’Ercole come lo stesso Platone 

pensava. In effetti nel XVII secolo a.C. il Mare Egeo 

registrò un’immane catastrofe naturale, un cataclisma 

vulcanico preceduto da un sisma, che sommerse 

sotto una spessa coltre di ceneri un fiorente abitato 

di cultura minoica. Santorini, con la sua caldera, è 

proprio la parete di un vulcano sommerso. L’ipotesi 

della coincidenza tra i due episodi - la scomparsa 

di Atlantide e l’eruzione vulcanica dell’Egeo - venne 

affacciata nel Novecento da un archeologo di nome 

Spìros Marinàtos, che, scavando a sud-est dell’isola, 

trovò e portò alla luce l’antica città di Akrotìri, la 

“Pompei dell’Egeo”, come venne definita. 

LO SPETTACOLO 

DEL SOLE 

CHE SI CONGEDA 

Santorini è celebre per i suoi 

tramonti. Il villaggio di Oía, conosciuto anche 

con il nome di Páno Meriá, all’estremità settentrionale 

dell’isola, è famoso, a questo proposito, perché da lì 

si può godere, con una vista ampia, priva di ostacoli 

o fastidi di sorta, il sublime spettacolo del sole che 

lentamente scompare sotto la linea dell’orizzonte. Il 

villaggio sorge sul ripido fianco della caldera che, con 

la sua parete a picco di rocce multicolori, è davvero 

impressionante. Numerose abitazioni di Oía sono 

ricavate all’interno di nicchie scavate nella roccia 

vulcanica. Uno spettacolo nello spettacolo. 

LE MILLE SPIAGGE 

DELL’ISOLA 

CHE NON DORME MAI 

A Mykonos non c’è solo il 

Paradiso, c’è anche il Super 

Paradiso. Si tratta delle due spiagge più 

note e gettonate dell’isola - Paradise e Super 

Paradise, appunto - frequentate da giovani in cerca 

di mondanità sin dalle prime ore del pomeriggio. A 

Super P, come viene chiamata dagli habitué, c’è anche 

una zona interamente riservata agli omosessuali, 

come peraltro nella spiaggia, non lontana e altrettanto 

nota, di Paragá. I tre arenili, che si trovano sulla 

costa meridionale, si possono raggiungere anche 

in caicco, imbarcandosi a Platýs Gialós. Sempre in 

I PRESTIGIOSI VINI 

BIANCHI DI UNA 

TERRA VULCANICA 

Nera, rocciosa e vulcanica, 

la terra di Santorini regala 

grandi vini bianchi e profumati, secchi o 

frizzanti. L’Assyrtico è un vero portento e proviene 

dalla tipiche vigne dell’isola, piccole e basse per 

resistere al Meltemi, il forte vento che d’estate soffia 

sulle Cicladi. Da quelle stesse vigne provengono, 

del resto, anche le uve Athiri e Aidani 

che entrano da protagoniste nella 

produzione del famoso Vinsanto 

locale, un vino ambrato da dessert 

molto quotato. A Santorini 

la produzione enologica è 

giustamente ritenuta un 

punto di forza anche in chiave 

turistica ed è per questa ragione 

che viene incoraggiato il turismo 

enologico, a base di visite di 

cantine, degustazioni guidate e 

passeggiate tra i vigneti. 

caicco ci si può spingere fino alle spiagge di Agrari 

ed Elia, più a est, anch’esse convertitesi al credo 

mondano. Chi preferisce non allontanarsi troppo 

dal capoluogo può, invece, scegliere le spiagge di 

Toúrlos, Aghios Stéfanos, Ornós e Aghios Ioánnis. 

E, comunque, Mykonos nel suo complesso offre 

spiagge deliziosamente incastonate in scenari naturali 

magnifici. Un’annotazione conclusiva: il naturismo è 

tollerato e diffuso in tutte le aree balneari. 

LA MOVIDA 

SENZA SOSTA 

DI MYKONOS 

“Se al caffè siete seduti 

vicino a uno che sembra 

Mick Jagger, quello è Mick 

Jagger!”: la battuta che, qualche anno fa, 

illustrava un opuscolo dell’ente del turismo di Mykonos 

rendeva perfettamente l’idea di quello che questa isola 

delle Cicladi aspira a essere. Mondana, trasgressiva, 

vivace, esagerata, in preda a una continua movida, a 

una “festa mobile”, come avrebbe detto Hemingway. In 

effetti il tratto essenziale, la cifra stilistica di Mykonos è 

proprio l’eccentricità. Qui si viene per partecipare al rito 

collettivo del divertimento, per vedere e farsi vedere, 

per sentirsi sempre e comunque sotto i riflettori. Le 

strade di Hóra, porto e capoluogo dell’isola, sono piene 

di negozi trendy, gioiellerie, gallerie d’arte, music e 

american bar, discoteche, locali per tutti i gusti (molti 

dedicati alla clientela omosessuale). Farsi largo a fatica 

tra la folla vociante è la norma. Ma a Mykonos questa 

consuetudine non viene vissuta come un fastidio, bensì 

come un pregio. 

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KOS 

NAXOS 

I GIOIELLI DEL DODECANESO E DELLE CICLADI 

si offrono in tutto il loro splendore per un soggiorno 

che intenda abbinare mare, scoperta, cultura e relax, 

cioè il meglio che si possa chiedere a una vacanza. 

KOS, IL FASCINO 

DELLA STORIA 

(E DELLA MEDICINA) 

Salute, che isola! Kos, 

gioiello del Dodecanneso, 

secondo il mito fu cara al dio della salute, Asclepio, 

in onore del quale fu eretto un santuario. Non a caso 

l’isola diede i natali al padre della medicina moderna, 

quell’Ippocrate divenuto famoso per il giuramento che 

tuttora vincola chiunque eserciti la nobile professione 

e che diede spunto per la fondazione di una celebre 

scuola di medicina, quella appunto detta degli 

Asclepiadi. La prima fioritura dell’isola ebbe luogo in 

epoca minoica (XVII-XV secolo a.C.) e poi micenea 

(XIV-XII secolo a.C.). Il successivo arrivo dei Dori 

QUEI VILLAGGI 

DELLA TRADIZIONE 

CHE RACCHIUDONO 

UN MONDO 

Distese di ulivi costeggiano 

la strada che sale a Filòti, 

alle pendici del Monte Zas, oggi il più popolato tra 

i villaggi della tradizione di Náxos. Qui un tempo 

venivano a caccia i diplomatici di Costantinopoli. 

E la cacciagione è tuttora il piatto principale delle 

taverne della zona. Tutto in salita, il borgo belle case 

veneziane, qualche dimora nobiliare, un castelletto 

merlato e una splendida chiesa. Un sentiero di montagna 

parte dall’abitato per chi voglia salire sul monte. 

Apìranthos, famoso per i tessuti e uno strano dialetto 

locale che mescola idiomi cretesi e bizantini, si trova 

tra le montagne di Phanaria, dove la vite prevale 

sull’ulivo e dove, stando a un proverbio del posto, dalla 

roccia non scaturirebbe acqua bensì vino. Folcloristico 

quanto basta (ospita un Museo del Folclore), il villaggio 

viene anche chiamato “villaggio di marmo” per il largo 

uso che viene fatto di questo prezioso materiale per 

la costruzione di edifici non solo residenziali: anzi, 

il marmo da queste parti lo calpestano pure come 

testimonia la cosiddetta “paralìa”, una passeggiata 

lastricata che attraversa il borgo e conduce a una bella 

piazzetta. 

Koronìs, infine, merita di essere visto perché 

letteralmente aggrappato alle pareti di un burrone. 

comportò lo sviluppo della cultura artistica geometrica, 

oltre che la nascita di un primo centro urbano che, 

nel 366 a.C. venne rifondato, al culmine di un periodo 

di prosperità che durò per secoli. Tutto ciò per 

sottolineare l’importanza che quest’isola riveste nella 

storia e che fa sì che una delle attrattive principali 

sia costituita proprio dal patrimonio archeologico 

accumulato. Il consiglio è quello di sottrarre qualche 

ora alle piacevoli attività balneari per dedicarsi alla 

visita dell’antica pòlis nel centro storico del capoluogo, 

degli scavi del grandioso santuario di Asclepio e 

del museo archeologico, sempre a Kos città, dove è 

custodita una famosa statua d’Ippocrate. 

A CACCIA 

DI STATUE 

NELLE CAVE 

Nelle cave di marmo 

dell’isola ci sono statue da 

ammirare. Ad Apóllonas, località che 

offre anche una bellissima spiaggia e un fantastico 

lungomare, nella cava di marmo arcaica giace la 

colossale statua incompiuto di un “kouros”, cioè un 

giovane, forse un simulacro di Dioniso, alta più di 10 

metri e databile nella seconda metà del VI secolo a.C. 

Altri due “kouros” si trovano invece nell’antica cava 

di Melanès. 

UNA CITTÀ 

CAVALLERESCA 

E SEDUCENTE 

Da Kos città partono 

imbarcazioni dirette a varie 

località dell’isola e ad altre isole 

vicine. Come Kálymnos, Psérimos, Nísyros. Le 

barche per queste escursioni sono ormeggiate sul 

lato meridionale di Akti Koundourioti. Ma anche il 

capoluogo merita senza dubbio qualche attenzione. 

A partire dal porto, assai pittoresco, con il Castello 

dei Cavalieri dell’Ordine Militare Ospedaliero di San 

Giovanni Battista, di Gerusalemme, di Cipro, di Rodi e 

di Malta (questa la denominazione completa, di solito 

abbreviata in quella di Cavalieri di Malta) arroccato 

in posizione dominante. Un tempo inespugnabile, 

oggi il Castello si può visitare accedendovi attraverso 

un ponte. Orlata di palme, pini, oleandri e ibischi, 

Kos città seduce il viaggiatore con la sua vivacità, 

il suo ricco patrimonio archeologico disseminato 

praticamente ovunque e la sua atmosfera piacevole e 

rilassata che ben si addice a una vacanza per quanto 

inframmezzata da interessi culturali. 

NÁXOS, ANCHE 

L’ENTROTERRA 

STRAPPA STUPORE 

Il mare, d’accordo, è di quelli 

che più blu non si può. E le 

spiagge, OK, sono da cartolina tropicale, 

candide, soffici, vaporose. Come dite, le calette? Certo 

una delizia, nascoste come sono dietro promontori e 

dune di sabbia quasi a voler stupire a tutti i costi chi 

si avvicina. Ma Náxos, la più estesa delle Cicladi, è 

anche la più sorprendente (i suoi abitanti aggiungono 

che è pure la più bella). Allora, per favore, uscite 

per un attimo dall’acqua, ripiegate per qualche ora 

la vostra sdraio e volgete le spalle al mare. Puntate 

diritto verso l’entroterra e scopritelo: ammirerete 

così un susseguirsi di distese di frutteti, di giardini 

segreti, di canyon e burroni, di villaggi caratteristici e 

di montagne vere, serie, alte insomma, come nel caso 

del Monte Zas (che poi sarebbe Zeus), il quale supera 

i mille metri stabilendo in tal modo il primato di vetta 

più elevata dell’arcipelago. 

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NORD 

Egitto & Tunisia. 

“Noi proponiamo”, dice Isabella Candelori, Direttore Vendite di InViaggi, “due strutture 

particolarmente adatte alle famiglie: il Tropicana Sea Beach di Sharm el Sheikh, 

in località Nabq Bay, e il Sol y Mar di Marsa Alam. Si tratta di strutture collaudate, che 

soddisfano con la loro impostazione le esigenze di una clientela che viaggia con bambini 

al seguito e che cerca un buon rapporto qualità/prezzo. La caratteristica principale di 

InViaggi è, d’altra parte, quella dell’estrema attenzione a questo aspetto, ragion per cui 

ci riuscirebbe difficile, se non impossibile, operare distinzioni a tale riguardo tra i nostri 

prodotti. Piuttosto cerchiamo di adattare la nostra politica di vendita alle esigenze di 

flessibilità che si fanno sempre più pressanti. Non a caso una delle novità di prodotto 

di InViaggi è proprio la realizzazione di un apposito catalogo, “Fruit”, rivolto a un viaggiatore 

dinamico con un’offerta amplissima di soluzioni sul medio raggio. Trip different 

è il pay off che traduce l’idea che sta dietro a questa linea”. Alla flessibilità si aggancia 

anche Settemari, che nel Mar Rosso propone quattro SettemariClub, due a Sharm (il 

Sea Club e l’Iberotel Fanara, quest’ultimo affacciato in posizione dominante sulla 

scogliera di Ras Um Sid) e due a Marsa Alam (il Floriana Dream Lagoon e il Floriana 

Blue Lagoon, il primo, elegante e maestoso, per il top di gamma e il secondo, più 

informale e improntato allo stile nubiano, per il target Family). “Noi vendiamo la nostra 

programmazione anche in solo land”, argomenta Federico Gallo, Direttore Prodotto, 

“così da permettere anche a chi volesse provvedere autonomamente al trasporto di 

scegliere i SettemariClub”. 

“Straordinario per il rapporto qualità/prezzo”, si inserisce Elisabetta Pavanello, Responsabile 

Commerciale Italia di Swan Tour, “è il Blue Reef Swan Club di Marsa 

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AFRICA 

Alam. Mentre per il target Family segnalo il Laguna Vista Swan Club di scoprire l’entroterra ancora poco conosciuto dal grande turismo. Il resort si 

Sharm che, tra l’altro, è aperto per l’intera stagione. Si tratta di prodotti molto compone di 50 enormi ville indipendenti, ciascuna su due piani. In più c’è un 

richiesti dai Gruppi sia per i prezzi sia per le strutture di cui dispongono. Per centro benessere con area fitness. Sempre a Lahami proponiamo, inoltre, un 

trovare i Caraibi a due ore di volo”, conclude Pavanello, “consiglierò sempre il 5 stelle esclusiva Turisanda, il Lahami Bay Beach Resort, ottimo per le 

Carols Beach Swan Club di Marsa Matruh, ormai noto e richiestissimo Swan famiglie anche per la facilità di accesso al mare in più punti. Infine, come otti- 

Club posizionato nel più cristallino punto di mare della costa mediterranea mo rapporto qualità/prezzo, segnaliamo a Marsa Alam il Brayka Bay Beach 

dell’Egitto”. 

Resort, un 5 stelle esclusiva Turisanda. Si tratta di una struttura costruita 

Nei pressi di Marsa Matruh, affacciato sulla splendida baia di Almaza, c’è in pietra locale intorno all’omonima baia privata, con una bellissima spiaggia, 

anche il Bravo Almaza Beach che, sostiene Bruna Gallo, Direzione Vendite assai lunga, che si getta in mare tra due ali di corallo”. 

Divisione Tour Operating di Alpitour SpA, “con la sua formula tutto incluso è Hammamet, Djerba e Mahdia sono, invece, le località di tendenza della 

ideale per le famiglie”. 

TUNISIA per il 2012. “Abbiamo due strutture, una a Mahdia e una a Djerba”, 

Nella splendida baia di Marsa Matruh troviamo, inoltre, il VeraClub Jaz sottolinea Cisini di Hotelplan, “che si propongono al target Family ma che, al 

Oriental. “Si tratta di una struttura rivolta al top di gamma, che tuttavia viene tempo stesso, si segnalano per il vantaggioso rapporto qualità/prezzo: si tratta, 

spesso richiesta dai segmenti MICE e dai Gruppi, i quali necessitano di spazi rispettivamente, dell’Hotel Caribbean World di Mahdia e dell’Hotel Carib- 

dedicati e/o di attività esclusive”, dice Andrea Gilardi, Product Development bean World Thalasso di Djerba, due esclusive 4 stelle Turisanda, entrambe 

and Flights Manager di Veratour SpA. “A Marsa Alam, invece, il VeraClub con miniclub con area giochi attrezzata e animazione per bambini e ragazzi 

Elphistone presenta un vantaggioso rapporto qualità/prezzo e si rivolge alle da 4 a 14 anni”. 

famiglie vantando, tra l’altro, un efficiente miniclub”. 

Molto originale negli ambienti comuni ispirati al famoso architetto spagnolo 

Tre strutture, tutte sul Mar Rosso, una per tipologia di target, per Hotelplan. Gaudì, il SeaClub Rimel Djerba viene proposto, come chiarisce Bruna Gal- 

“Nella splendida baia di Lahami, 180 km a sud di Marsa Alam”, afferma Marlo, Direzione Vendite Divisione Tour Operating di Alpitour SpA, tenendo conto 

co Cisini, Direttore Generale Hotelplan Italia, “il TClub Berenice, al top di del buon rapporto qualità/prezzo, mentre per Isabella Candelori, Direttore Ven- 

gamma, è un’oasi di pace per chi cerca il contatto con la natura e desidera dite di InViaggi, il Paradis Palace di Hammamet è a misura di famiglia. 


TUNISIA 

EGITTO 

SI FA PRESTO A DIRE NORDAFRICA: 

nei paesi della Primavera araba la storia ha composto un 

variegato mosaico. E tra Mediterraneo e Mar Rosso, 

le sponde del Nilo ne hanno vista passare di acqua… 

MAR ROSSO, CHE 

PASSIONE 

Le stelle del diving 

Le apripista sono state Sharm-El-Sheikh, oggi 

gettonatissima stazione balneare “non solo 

diving”all’estremità della penisola del Sinai, e 

Hurghada, sulla costa sahariana dell’Egitto. Poi, negli 

anni, nuove destinazioni come Dahab, Nuweiba e Taba 

hanno portato i diver nel Golfo di Aqaba, braccio più 

settentrionale del Mar Rosso, mentre nella direzione 

opposta gli insediamenti di El Gouna, Makadi Bay, 

Safaga, Soma Bay, el-Kuseir, Marsa Alam e Berenice 

hanno spostato sempre più a sud la linea di traguardo 

dei sub alla ricerca di fondali sempre nuovi da 

esplorare. Che oggi da Hamata, piccolo porto presso 

Berenice, s’imbarcano per le crociere dirette ai siti 

d’immersione più remoti del Mar Rosso, come l’isola di 

Zabargad, paradiso subacqueo della biodiversità. 

DJERBA, LA PERLA 

DEL SUD 

Non c’è più traccia dei fiori 

di loto con i quali i compagni di Ulisse 

s’inebbriarono fino a dimenticare il passato. Nell’isola 

di Djerba, l’omerica “terra dei lotofagi”, oggi sono 

le palme da dattero, gli ulivi e gli alberi da frutta - 

albicocchi, fichi e agrumi - a regalare all’isola i loro 

dolci tesori. E il desiderio del relax a tutto campo 

non ha certo bisogno di sostanze stupefacenti per 

avverarsi: basta concedersi una vacanza sulle sue 

lunghe spiagge di sabbia, dove la latitudine e l’aria 

calda che sa di Sahara dilatano piacevolmente la 

stagione estiva. Vicinissima alla costa dell’estremo 

Sud tunisino, cui la collega un ponte romano lungo 

sei chilometri, questa grande isola ha uno sviluppo 

costiero di ben 133 chilometri, dove le spiagge 

attrezzate degli insediamenti turistici si alternano 

alle dune. Houmt-souk, il capoluogo, è uno dei centri 

urbani più pittoreschi del paese maghrebino. Con una 

ALLA SCOPERTA 

DELLA CITTÀ DI 

ANNIBALE 

Appena fuori Tunisi, l’area 

archeologica di Cartagine invita 

a un emozionante viaggio tra le vestigia di un passato 

remoto tra i più gloriosi del Mediterraneo. Della 

città - fondata dai Fenici nel 814 a.C., distrutta dai 

Romani dopo la Terza guerra punica (146 a. C.) e da 

essi ricostruita per diventare uno dei centri più floridi 

del bacino mediterraneao - restano testimonianze 

interessanti come l’Anfiteatro, il Teatro e le Ville 

Romane, le Terme di Antonino, i porti punici, la basilica 

Domus-el Karita, le Cistrene di Malga e il Santuario del 

Tophet. Un appassionante museo aiuta a ripercorrere 

popolazione di circa 150.000 abitanti, perloppiù di 

etnia berbera, si sviluppa intorno all’area del mercato, 

variopinto paradiso dello shopping turistico. Dagli 

abiti tradizionali ai monili dalle lavorazioni artigianali, 

dagli articoli di pelle alle ceramiche, le bancarelle del 

souk offrono una ghiotta occasione per i cacciatori di 

souvenir. Che, dopo questo primo assaggio, possono 

approfondire la conoscenza dell’isola visitando il Museo 

del folklore e dell’arte popolare e la fortezza storica di 

Borj el-Kebir, una cittadella araba del XV secolo. 

la storia della città di Annibale, il generale cartaginese 

che seppe sconfiggere l’esercito romano. 

EGITTO 

Viaggio a ritroso sul fiume 

della memoria 

Erodoto lo chiamò “dono del Nilo”, a ragion veduta. 

L’Egitto, con la sua antichissima civiltà, deve tutto 

all’apporto vitale del suo fiume. E tuttora il miglior 

modo per conoscerne le straordinarie vestigia e 

assaporarne i paesaggi è la navigazione lungo quel 

placido nastro d’acqua. Non fa niente se è ormai 

andata persa l’atmosfera avventurosa dei tempi in cui 

Agatha Christie ambientò il suo “Assassinio sul Nilo” a 

bordo di una delle navi a vapore che già negli anni “30 

ospitavano i turisti, ancora ignari dei futuri pacchetti 

all inclusive. Oggi la maggior parte delle crociere sul 

Nilo copre un tratto di 300 chilometri, compreso tra 

Assuan a Luxor. Si parte in vista della Grande diga, 

la cui costruzione negli anni “70 del secolo scorso 

rese necessario lo spostamento del complesso 

archeologico di Philae. Smontato pezzo per pezzo, 

il tempio dedicato al culto di Iside venne ricostruito 

sulla vicina isola di Agilika, per evitare che venisse 

inghiottito dalle acque del Lago Nasser, formatosi 

a monte della diga. Oltre Philae e la vicina Isola 

Elefantina, la navigazione prosegue lenta alla volta dei 

siti di Kom Ombo, Edfu ed Esna, per terminare a Luxor, 

“gran finale” dello spettacolo scritto e recitato migliaia 

di anni fa dai Faraoni e dai loro sudditi. A Luxor il Nilo 

separa l’una dall’altra la “città dei vivi”, con il tempio 

di Karnak, tanto grande da poter ospitare al proprio 

interno la cattedrale di Notre-Dame, e la “città dei 

morti”, con le valli dei Re e delle Regina, il tempio di 

Hatshepsut e i colossi di Memnone. E Abu Simbel? 

Situato sulla sponda occidentale del Lago Nasser, il 

più famoso dei siti egizi dopo le Piramidi è in genere 

meta di un’escursione da Assuan, cui ben pochi turisti 

rinunciano. Perché l’emozione di trovarsi al cospetto 

dei quattro colossi di Ramsete II scolpiti nella facciata 

del tempio è indimenticabile. 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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