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+ Moto Rettilineo + Moto Uniformemente Acceler - Fisica

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Modulo di Meccanica e Termodinamica<br />

1) Misure e unita’ di misura<br />

2) Cinematica:<br />

+ <strong>Moto</strong> <strong>Rettilineo</strong><br />

+ <strong>Moto</strong> <strong>Uniformemente</strong> <strong>Acceler</strong>ato<br />

[+ Vettori e Calcolo Vettoriale]<br />

+ Moti Relativi<br />

3) Dinamica:<br />

+ Forza e <strong>Moto</strong> (le leggi di Newton)<br />

+ Attrito<br />

+ Energia Cinetica e Lavoro<br />

+ Energia Potenziale<br />

4) Meccanica dei Sistemi<br />

5) Meccanica dei Fluidi<br />

6) Basi di Termologia e Termodinamica


Si e’ analizzata la meccanica del moto senza preoccuparsi delle<br />

cause che lo determinano (cosa puo’ provocare un cambiamento<br />

di velocita’) cioe’ abbiamo trascurato l’origine dell’accelerazione<br />

Introdurremo il concetto di forza, una grandezza fisica vettoriale<br />

che altera lo stato di moto<br />

La relazione tra forza e accelerazione e’ formalizzata nella<br />

meccanica Newtoniana, introducendo 3 principi base<br />

I limiti di applicabilita’ sono:<br />

1) dimensioni del problema maggiori della scala atomica<br />

2) velocita’ in gioco molto minori della velocita’ della luce


Modulo di Meccanica e Termodinamica<br />

1) Misure e unita’ di misura<br />

2) Cinematica:<br />

+ <strong>Moto</strong> <strong>Rettilineo</strong><br />

+ <strong>Moto</strong> <strong>Uniformemente</strong> <strong>Acceler</strong>ato<br />

[+ Vettori e Calcolo Vettoriale]<br />

+ Moti Relativi<br />

3) Dinamica:<br />

+ Forza e <strong>Moto</strong> (le leggi di Newton)<br />

+ Attrito<br />

+ Energia Cinetica e Lavoro<br />

+ Energia Potenziale<br />

4) Meccanica dei Sistemi<br />

5) Meccanica dei Fluidi<br />

6) Basi di Termologia e Termodinamica


prima legge di Newton<br />

“se su di un corpo non agisce alcuna forza allora esso<br />

persiste nel suo stato di moto rettilineo uniforme”<br />

considerate che:<br />

+ non e’ stato facile arrivare a questa formulazione<br />

(diverse osservazioni sperimentali nell’arco di secoli)<br />

+ possiamo definire sperimentalmente la forza<br />

+ possiamo definire i sistemi di riferimento inerziali


La forza<br />

definiamo l’unita’ di misura:<br />

prendiamo un corpo campione, disponiamolo su un piano<br />

orizzontale e privo di attrito, applichiamo una forza F che<br />

provoca un’accelerazione<br />

Definiamo il Newton (N) come la forza necessaria per<br />

accelerare di 1 m/s 2 se il corpo campione ha una massa di 1 Kg<br />

In generale possiamo ripetere l’esperimento applicando forze di diverse intensita’ ed agenti in<br />

diverse direzioni. Osserviamo dunque che:<br />

1) la forza e’ una grandezza vettoriale<br />

2) possiamo comporre le forze vettorialmente (principio di sovrapposizione delle forze)<br />

ri-enunciamo la prima legge di Newton come:<br />

Quando la forza netta agente su un corpo e’ nulla, la velocita’ del corpo non puo’ cambiare, cioe’<br />

l’accelerazione e’ nulla


sistemi di riferimento inerziali<br />

Un sistema di riferimento è inerziale se in esso vale la prima<br />

legge di Newton<br />

Esistono dei sistemi non Inerziali?<br />

Cioè esistono dei sistemi di riferimento dove il primo principio<br />

della dinamica non vale. Quali sono questi sistemi?<br />

Dato un sistema inerziale, tutti i sistemi che sono in quiete o si<br />

muovono con moto rettilineo uniforme rispetto al sistema<br />

iniziale, sono inerziali<br />

I sistemi non inerziali sono quelli che si muovono con moto<br />

diverso da quello rettilineo uniforme (rispetto ad un sistema<br />

inerziale)


inerziale o no ?


Massa<br />

due corpi diversi, sottoposti alla stessa forza, subiscono accelerazioni differenti.<br />

Sperimentalmente se riesco ad eliminare tutti i fattori di diversita’, scopro che e’ la massa a<br />

determinare 2 diverse accelerazioni.<br />

Per determinare quantitativamente il ruolo sella massa usiamo un corpo campione m0 (assumiamo 1<br />

kg) ed uno incognito mx<br />

1) sottoponiamo m0 ad una forza in grado di imprimere a=1m/s 2 , cioe’ per definizone F0 =1 N e poi<br />

sottoponiamo la massa incognita mx alla stessa forza, misurero’ un’accelerazione ax= 0.25 m/s 2<br />

mx a0 a0 1 m/s 2<br />

= mx = m0 = = 4 Kg<br />

m0 ax ax 0.25 m/s 2<br />

2) Questa congettura e’ utile se continua a valere per ogni F, se ora applico 8 N alla massa campione<br />

misuro un’accelerazione di 8 m/s 2 e se sottopongo la massa incognita alla stessa forza misuro 2 m/s 2<br />

a0 8 m/s 2<br />

mx = m0 = = 4 Kg<br />

ax 2 m/s 2


Massa inerziale<br />

1) la massa e’ una caratteristica intrinseca del corpo<br />

2) la massa e’ una grandezza scalare<br />

3) la massa di un corpo e’ la caratteristica che mette in<br />

relazione la forza applicata al corpo con l’accelerazione<br />

che questo subisce<br />

In effetti l’unico modo per percepire la massa di un corpo<br />

e’ quello di applicare una forza ed osservare<br />

l’accelerazione impressa


la seconda legge di Newton<br />

La forza netta agente su un corpo e’ uguale al prodotto della sua<br />

massa per l’accelerazione<br />

F = ma<br />

definiamo quindi il Newton (N) come<br />

1 N = 1 kg*m/s 2<br />

Che come tutte le equazioni vettoriali equivale a 3 equazioni scalari:<br />

Fx = max<br />

Fy = may<br />

Fz = maz


es:<br />

disco da hockey su ghiaccio, senza<br />

attrito. m=0.2 kg, si muove lungo x<br />

F1 e F2 hanno modulo 4 e 2 N<br />

F3 ha modulo 1 N e forma un<br />

angolo di 30° con x<br />

qual’e’ l’accelerazione nel caso a,b<br />

e c ?


forze particolari<br />

gravita’<br />

La forza gravitazionale, Fg, e’ quella forza che attrae un corpo ad un altro solo per il fatto di<br />

possedere una massa.<br />

Vedremo piu’ avanti la natura di questa forza, per il momento sottintenderemo che il secondo corpo<br />

sia la terra e studieremo gli effetti su corpi in prossimita’ della superficie terrestre<br />

y<br />

Fg<br />

x<br />

lungo y:<br />

Fg = m*(-g), cioe’<br />

Fg = -mg


forze particolari<br />

peso<br />

definiamo come “peso” il modulo della forza netta che bilancia la forza gravitazionale, cosi’ come<br />

osservato sulla terra<br />

Fg<br />

per mantenere la lampadina in mano, ferma,<br />

l’androide deve esercitare una forza per<br />

bilanciare la forza di gravita’ che agisce sulla<br />

lampadina stessa<br />

P = |Fg| P = mg


forze particolari<br />

forza normale<br />

quando un corpo preme contro una superficie,<br />

questa si deforma e spinge il corpo con una forza<br />

normale FN alla superficie stessa<br />

FN - Fg = may<br />

FN - mg = may<br />

FN = mg + may = m(g+ay)<br />

dove ay e’ qualunque accelerazione blocco+tavolo<br />

(es: se fosse in un ascensore)<br />

se e’ fermo ay=0 e quindi<br />

FN = mg


forze particolari<br />

Tensione<br />

se tiro un filo fissato ad un corpo genero nel filo una “tensione”<br />

Il filo esercita una forza di trazione “T” sul corpo nel punto in cui e’<br />

fissato. La tensione del filo e’ il modulo |T| della forza agente sul<br />

corpo


la terza legge di Newton<br />

2 corpi interagiscono quando esercitano una forza l’uno sull’altro<br />

quando 2 corpi interagiscono le forze esercitate da un corpo sull’altro sono uguali in modulo e<br />

direzione ma opposte in verso<br />

FBC = - FCB<br />

coppia di forze azione-reazione<br />

la terza legge varrebbe anche nel<br />

caso B e C fossero in movimento


Modulo di Meccanica e Termodinamica<br />

1) Misure e unita’ di misura<br />

2) Cinematica:<br />

+ <strong>Moto</strong> <strong>Rettilineo</strong><br />

+ <strong>Moto</strong> <strong>Uniformemente</strong> <strong>Acceler</strong>ato<br />

[+ Vettori e Calcolo Vettoriale]<br />

+ Moti Relativi<br />

3) Dinamica:<br />

+ Forza e <strong>Moto</strong> (le leggi di Newton)<br />

+ Attrito<br />

+ Energia Cinetica e Lavoro<br />

+ Energia Potenziale<br />

4) Meccanica dei Sistemi<br />

5) Meccanica dei Fluidi<br />

6) Basi di Termologia e Termodinamica


approfondiamo ora 3 concetti che aiuteranno a rendere<br />

piu’ realistici i modelli che svilupperemo:<br />

Attrito, Resistenza del mezzo e Forza centripeta


attrito<br />

partiamo da un esperimento e interpretiamo i risultati.<br />

Facciamo scivolare un libro sul tavolo applicando una<br />

forza F, analizziamo il moto<br />

osserviamo:<br />

1) il libro rallenta e poi si ferma<br />

2) per far muovere il libro a v costante devo applicare<br />

una forza<br />

allora:<br />

da 1) esiste una forza parallela al tavolo e opposta a v,<br />

definiamo questa come forza d’attrito<br />

da 2) se v e’ costante allora la forza di attrito bilancia<br />

esattamente la forza esterna applicata F


osserviamo ancora:<br />

3) esiste una forza limite oltrepassata la quale il<br />

libro comincia a muoversi e per mantenere il<br />

moto con velocita’ costante e’ sufficiente<br />

applicare una forza F ’


Proprieta’ dell’attrito<br />

1) se il corpo non e’ in moto allora fs = - F, dove F e’ la componente parallela<br />

alla superficie delle forze agenti sul corpo<br />

2) l’intensita’ di fs puo’ raggiungere un massimo:<br />

fs,max = μs*FN (scalare)<br />

definiamo μs coefficiente di attrito statico (adimensionale)<br />

3) quando il corpo comincia a muoversi lungo la superficie la forza di attrito<br />

decresce fino a:<br />

fk = μk*FN (scalare)<br />

definiamo μk coefficiente di attrito dinamico (adimensionale)<br />

μs e μk sono adimensionali e specifici per la coppia di materiale a contatto<br />

(ad esempio si parla di μs tra legno e ferro)<br />

In realta’ μk dipende dalla velocita’ anche se in prima approssimazione (per gli<br />

scopi di questo corso) lo considereremo indipendente


esistenza del mezzo<br />

Definiamo come fluido un mezzo capace di scorrere, un gas o un liquido.<br />

Se un corpo si muove in un fluido su di esso agisce una forza di resistenza del<br />

mezzo (nel caso di un gas si parla di forza aerodinamica).<br />

Consideriamo il seguente caso:<br />

1) il mezzo e’ l’ARIA<br />

2) il corpo e’ “tozzo” (non affusolato)<br />

3) moto turbolento<br />

allora la resistenza D (e’ una forza!) e’ legata alla velocita’ v da:<br />

D = (1/2)CρAv 2<br />

ρ = densita’ dell’aria<br />

A = area efficace della sezione trasversale<br />

C = coefficiente aerodinamico


Conseguenza: un corpo in caduta libera in aria (o in generale in un fluido)<br />

raggiunge una velocita’ limite<br />

D-Fg = ma = 0 cioe’ non accelera piu’<br />

(1/2)CρAv 2 - mg = 0 da cui:<br />

vt =<br />

2mg<br />

CρA


forza centripeta<br />

ricordiamo che un corpo in moto circolare uniforme e’ soggetto ad<br />

un’accelerazione pari a v 2 /R, dove v e’ la velocita’ scalare ed R il raggio di<br />

curvatura. Ogni accelerazione deve essere generata da una forza, definiamo la<br />

forza centripeta<br />

consideriamo ora 2 esempi:<br />

1) auto in curva.<br />

La forza centripeta e’ l’attrito tra gomme ed asfalto. Un passeggero sperimenta<br />

una forza che lo “schiaccia” alla portiera<br />

2) cosmonauta in orbita attorno alla terra.<br />

La forza centripeta e’ l’attrazione gravitazionale ma non percepisce nessuna forza<br />

perche’?<br />

la differenza e’ nella natura delle 2 forze centripete, nel primo caso e’ una forza<br />

di contatto (la macchina e’ vincolata dall’attrito e il corpo viene compresso sulla<br />

portiera) nel secondo caso e’ di volume, la forza gravitazionale agisce su ogni<br />

atomo del corpo e non genera alcuna compressione.<br />

La forza centripeta in se’ non esiste.

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